mercoledì 21 aprile 2010

ASSOCIAZIONE LE GRANGE : COMUNICATO RISORGIMENTO

COMUNICATO STAMPA RISORGIMENTO

Manca poco meno di un anno al 150° anniversario dell’Unità d’Italia e allora…
“Parliamo di Risorgimento”. L’iniziativa, proposta dall’Associazione Culturale Le Grange, presieduta da Magda Balboni, alle classi del triennio dell’Istituto Calamandrei di Crescentino, è stata accolta con molto favore ed interesse dal dirigente prof. Botta e dai docenti di storia, che ringrazio per la preziosa collaborazione.
L’appuntamento vuole essere una tappa di avvicinamento al centocinquantenario, e porta all’attenzione degli studenti eventi fondamentali di due anni fondamentali per la storia d’Italia: il 1859 e il 1860.
Il 23 aprile prossimo, quindi, con inizio alle ore 10 presso il teatro Angelini, Irene Gaddo, giovane ricercatrice presso il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università del Piemonte Orientale, terrà una relazione dal titolo: “Non solo guerra e diplomazia: il 1859 e il processo di unificazione italiana”, durante la quale porrà l’accento sul fatto che l’Italia, all’inizio del 1859 ancora politicamente divisa in veri e propri stati sovrani, in meno di due anni si troverà unificata sotto un unico sovrano, Vittorio Emanuele II e tenderà a dimostrare che la straordinaria rapidità di questo risultato non fu semplicemente frutto di guerra e diplomazia o di fortuna, ma che l’unificazione italiana fu il risultato di un processo lungo e laborioso; senza tralasciare i riferimenti alla storia risorgimentale del territorio vercellese.
Allo scopo di far comprendere agli studenti che le idee e gli ideali che hanno caratterizzato e spinto la “grande storia” venivano partecipati, discussi, approvati o avversati anche nelle più piccole realtà periferiche, che hanno tutte dato il loro contributo di azioni e di pensiero, lo storico Mario Ogliaro presenterà poi alcuni “Personaggi crescentinesi nel Risorgimento.

Nella seconda parte della mattinata, con inizio alle 11,30, l’Associazione propone alle classi lo spettacolo teatrale: “ Francesca e l’eroe. La terza moglie di Garibaldi racconta e si racconta”, una creazione del gruppo teatrale “Casa degli Alfieri”, per la regia di Luciano Nattino e l’interpretazione della bravissima Patrizia Camatel.
Ricorre infatti quest’anno il 150enario dell’impresa dei Mille, la spedizione che, nell’immaginario collettivo nazionale e internazionale, sancì Garibaldi “ eroe dei due mondi ”.
Francesca Armosino, di origine astigiana, fu testimone diretta degli ultimi sedici tormentati anni di vita a Caprera, dal 1866 alla morte, nel 1882.
Il suo racconto dell’epopea garibaldina è quello di un’umile balia piemontese diventata moglie di uno dei personaggi più importanti del Risorgimento italiano e dell’Ottocento europeo e mondiale.
Dallo spettacolo emerge, attraverso un linguaggio semplice e genuino, costellato di piemontesismi, il volto noto di Garibaldi, ma anche il suo lato più privato, intimo, poco conosciuto ai più.

magda balboni

Associazione L e Grange




6 commenti:

  1. Speriamo che non sia la solita lezione di piena di retorica.

    Parleranno dei referendum truffa in Veneto ed Emilia?

    Dei morti causati sparando sulla folla a Torino perchè protestava contro lo spostamento della capitale a Firenze?

    Delle repressioni sanguinose del "brigantaggio" meridionale, che tale non era ma avversione ai piemontesi?

    Difficile, la propaganda ha sepolto la realtà.
    Saluti
    Saint-Just

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  2. Saint Jean,

    lei che è il vate in ogni post, una mina di saggezza, un uomo giusto, perchè non dice nulla sui diserbi che gettano di notte a go' go'?

    Spero solo che sia una calunnia questa...non mi intendo di diserbi nè tanto meno posso andare in giro di notte a vedere cosa fanno i contadini dal diserbo facile...i trattori di notte li ho visti però cosa gettassero non so e non voglio giudicare dalle apparenze.

    Padre Natura

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  3. Scusate molto ho sbagliato post....
    Mi scusi Saint volevo dirlo in altra sede.

    Padre Natura

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  4. ecco meglio padre natura, dirlo in altro post o in un altro blog, questo post è dedicato ad una iniziativa sul risorgimento, le pare che si parli di diserbi? Sicuramente un problema, ma magari segnalarlo con una mail alla posta del blog invece di invadere post su iniziative culturali?

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  5. I contadini sono strani, tempo fa affermarono che dopo una certa ora non mietono perchè c'è l'umidità. Al che, osservando gli occhioni luminosi che vagavano sferragliando nelle risaie al buio, ho dedotto che erano le lucciole giganti causate dalle mutazioni radioattive.

    Speravo in qualche commento sui fatti cancellati dalla retorica risorgimentale....
    Saluti
    S.J.

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  6. Sarà sicuramente come tu dici S.J. La propaganda e la retorica risorgimentale hanno nascosto la realtà, quella dura e drammatica di quel periodo storico. Io ho sicuramente qualche anno più di te e ho subito, durante i miei primi anni di scuola, questa retorica; ci raccontavano montagne di frottole su strani personaggi, eroi del risorgimento. Ovviamente queste storie erano più frutto della fantasia che della realtà. Nell'ora di musica non si faceva altro che cantare canzoni risorgimentali.
    Credo che dopo 150 anni sia ora di dire la verità, non parlare solamente di Cavour, di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II°, è ora di parlare delle sofferenze della povera gente che fu la vera protagonista del risorgimento.
    Conoscendo gli organizzatori di questa manifestazione, ho poca fiducia che si parli di verità. Speriamo S.J.
    Teofrasto Bombast

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