lunedì 6 luglio 2009

I LOVE RADIO ROCK


Due volte in 10 giorni, sono le volte che ho visto questo film favoloso, I LOVE RADIO ROCK (in originale THE BOAT THAT ROCKED), diretto da Richard Curtis ( 4 matrimoni e un funerale, Notting Hill, Love actually e scusate se è poco....) , film inglese con molti interpreti: Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ivans, Nick Frost e molti altri, è un film corale, musicale, una festa per gli occhi e soprattutto per le orecchie.

Sono gli swinging sixties, siamo a bordo di una nave ancorata nel mare del Nord, forse qualcuno di voi avrà capito che la trama del film è liberamente tratta dalla storia vera della prima radio pirata inglese: Radio Caroline , che appunto trasmetteva proprio da una nave, visto che sul territorio metropolitano britannico nessuno, tranne la BBC radio, poteva emettere suoni o parole, la BBC trasmetteva solo 45 minuti al giorno di musica rock pop, ecco che invece Radio Caroline ne trasmetteva a bizzeffe.

Siamo nel magico periodo del pop rock britannico, Beatles, Stones, Hollies, Cream, il soul di Dusty Springfield, la musica americana dei Turtles e dei neri della Motown di Detroit , vestono il film come un abito da sera , segnando i momenti piu' belli della pellicola.

Un manipolo di pazzi dj's vivono sulla barca, capitanati dal manager della stazione radio, un dandy sempre in giacca e cravatta molto Regimental, mentre loro, i dj's vestono abiti sgargianti e multicolori, ospitano il sabato molte ragazze sulla nave, si sposano per poi subito separarsi, vivono questo periodo essendo consapevoli che sarà il migliore della loro vita (bellissimo il momento in cui uno di loro dice questa frase durante una notte d'estate mentre in sottofondo c'è la meravigliosa canzone THE END OF THE WORLD di Skeeter Davis).

Filo conduttore della storia è il giovane Carl, la svogliata madre dopo che lui viene espulso dal college, lo manda in esilio su questa nave rock, forse sperando di svegliare in lui qualche tipo di orgoglio,
per Carl sarà tutto una scoperta, la musica, l'amore, il sesso, tutto riassunto nella nipote del manager.

Intanto sulla terraferma il governo vuole fermare il fenomeno radio pirata e alla fine ci riuscirà, ma nulla oramai potrà fermare il rock, nemmeno quando la barca......non ve lo racconto, ma il finale è davvero eclatante, sottolineato da una canzone epocale A WHITER SHADE OF PALE dei Procol Harum,

Altra curiosità per il pubblico italiano, sono le canzoni, alcune ebbero fortunatissime cover italiane, quella sopra era senza luce dei Dik Dik (meglio i Procol pero'...., ) Eleanore dei Turtles , importantissima nel film è Scende la pioggia di Morandi e Girl don't come di Sandie Shaw ebbe una cover italiana cantata splendidamente dalla stessa con titolo ...E ti avro'.

I love radio rock non è solo un film sugli anni 60, ma sono gli anni 60 impersonificati, di tutto e per tutto.

Forse non sapete che anche l'Italia ebbe una specie di Radio Caroline, era la vecchia Radiomontecarlo, sulle gloriose onde medie, la stazione trasmetteva in italiano dal principato , visto che la pubblicità su cui si soteneva arrivava dall'Italia non era quindi del tutto legale , ma quei dj's oramai mitici hanno lasciato il segno come quelli del film sopracitato.

Mi ricordo da bambino molto piccolo, sul balcone di casa mia con il mio piccolo transistor bianco a incantarmi con la voce di Robertino, Awana gana e Herbert Pagani, poi arrivo' Luisella Berrino che ancora adesso sta ai microfoni dopo 40 anni di fedelta' alla stazione che pero' ha perso quella magia un po' piratesca di allora, canzoni che la RAI non trasmetteva, americane , inglesi e molte francesi, tutto andava in onda.

I love radio rock è quindi la celebrazione di un periodo, ma anche la celebrazione della musica e delle radio, un film da vedere assolutamente , uscirete dalla sala divertiti e un po' commossi.

Mauro Novo
mauroatlarge.blogspot.com

2 commenti:

  1. Eccomi qui a post-censire il film di Novo.
    Già meglio dei filmetti precedenti, divertente, la musica c'è ma non risalta molto.
    Bello il finale, con un'atmosfera semitragica da Titanic.
    Da vedere una volta, due volte per gli appassionati del genere trash.
    Il paragone con Radio Montecarlo è forzoso, altro genere di trasmittente. Paragonerei più a Capodistria o alla Svizzera, anche se erano TV. (per chi c'era già)
    Saluti
    Saint-Just

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  2. guardi saint just..mia madre ascoltava anche radio monteceneri sulle onde medie.....ho continuato anch'io ad ascoltarla fin quando hanno spento il ripetitore nel luglio dello scorso anno, una bella radio di qualità e di cltura tutta italiana.....

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