CARI LETTORI , HO RICEVUTO OGGI POMERIGGIO UNA MAIL CHE VI PUBBLICO, COME E' GIA' SUCCESSO ANNI FA, UN GRUPPO DI LAVORATORI DI VERSALIS CRESCENTINO HA DECISO DI RIVOLGERSI AL BLOG PER COMUNICARE ALCUNI LORO DISAGI
Mauro buongiorno, dopo anni di silenzio io e i miei colleghi vogliamo riaccendere il dibattito sulla situazione della Versalis di Crescentino, e quale modo migliore, se non quello di usare il tuo fantastico blog.
Ovviamente vogliamo mantenere l'anonimato per paura di ripercussioni sul posto di lavoro, ma ti possiamo garantire che la situazione non è bella. Dall'ultima volta che ti abbiamo scritto, ormai quasi 4 anni fa, la situazione non è cambiata, l'impianto di produzione del bioetanolo non funziona (vengono testati materiali particolari come scarti alimentari per brevi periodi, che nulla hanno a che fare con le produzioni originali ovvero paglia e legno), e l'unica cosa che va è la centrale elettrica a cippato. in pratica ci siamo trasformati in una centrale elettrica, con la metà del personale che lavora poco o niente, e quindi sarà sacrificabile, visto che la centrale elettrica impiega solo una parte delle maestranze.
Versalis ormai sta ristrutturando tutti i propri siti, chiudono tutto Priolo, chiudono parte delle produzioni a Brindisi, Marghera, Ferrara e Mantova, ed anche qui a Crescentino iniziano a girare voci strane, su chiusure, ridimensionam
enti ecc, ovviamente senza che l'azienda dica niente.In tutti gli altri siti, sono convocati tavoli in regione, i sindacati chiedono notizie, la politica si muove. A Crescentino per ora tutto tace, abbiamo chiesto ai sindacati di chiedere chiarezza in azienda, ma nessuno muove un dito.
Noi avevamo lanciato l'allarme ormai 4 anni fa, Crescentino senza il bioetanolo non avrà futuro. Avevamo anche dato delle soluzioni, avevamo parlato con i sindacati, ma nessuno ha fatto niente, ed oggi siamo allo stesso punto di 4 anni fa, con la differenza che sono stati persi milioni di euro visto che l'impianto di produzione del bioetanolo non è mai ripartito a regime.
Ora speriamo, attraverso il tuo blog, di smuovere ancora qualche giornalista (la sesia aveva fatto un pò di domande scomode all'azienda), visto che il sindacato è inerme, forse al soldo della stessa azienda, e la politica, oltre a mettere in dubbio la nostra veridicità, poco ha fatto.
Grazie Mauro
Gruppo RVC
In origine la centrale doveva essere solo al servizio dell'impianto a bioetanolo ed utilizzare le scorie della distillazione (lignina). Perché adesso è possibile far funzionare la centrale elettrica con altri materiali? Crescentino non ha bisogno di una pura e semplice centrale termoelettrica che produce solo inquinamento. Cosa dice Sellaro?
RispondiEliminatermoe
Regà, non vi preoccupate che versalis è main sponsor del carnevale. Chissenefrega se intanto vi chiede se volete andare a lavorare in altri stabilimenti perchè li siete troppi.
RispondiEliminaSenza la centrale il sito sarebbe già chiuso e ci sarebbero un centinaio di disoccupati in piu'. Versalis ha cambiato le autorizzazioni in provincia ed ora si può bruciare il legname, anche senza lo scarto del bioetanolo( la lignina) dato che l'impianto di produzione del bioetanolo non funziona. Purtroppo ormai siamo diventati una centrale elettrica a biomasse, è giusto che la gente lo sappia, come è giusto che la gente sappia che dal 2018, quando è arrivata la Versalis, l'impianto di produzione del bioetanolo, non è mai andato in marcia per incompetenza dei dirigenti che sono rimasti a Crescentino.
RispondiEliminaQualche dirigente dovrebbe spiegare a noi operai, perchè l'impianto di produzione del bioetanolo, che con tanta fatica era stato messo in marcia nel 2015/16/17, oggi non funziona piu', e dopo l'arrivo di Versalis è stato cambiato tutto il processo produttivo che prima funzionava.
Le autorizzazioni sono state cambiate dalla provincia o dal comune di Crescentino? Informarsi prego.
RispondiEliminaIl comune non c’entra niente, le autorizzazioni ambientali sono in capo alla provincia e l’ufficio V.I.A.
EliminaInformarsi prego!
EliminaMolto interessante e preoccupante l' e-mail di alcuni lavoratori ENI VERSALIS, ma la politica locale tace. E' comprensibile, siamo vicini al carnevale ed è meglio festeggiare che preoccuparsi dei posti di lavoro. Nulla di nuovo! Da diversi anni confondiamo l'amministrazione comunale con il comitato festeggiamenti.
RispondiEliminaPartendo dal fatto che quell'impianto nasceva dall'idea di usare delle canne, che non erano qui.....e poi paglia di riso....che ai risicoltori non interessava regalare per questo tipo di produzione, finché c'era una forte spinta all' idea "green" per addizionare alla benzina bio-etanolo, c'erano anche potenti politici a Bruxell, da cui nasceva il mood e ne tiravano le leve e traevano le convenienze.
RispondiEliminaNon penso che ci possa essere un futuro commerciale di questo tipo di prodotto senza forzature del mercato, senza le basi politiche, un prodotto locale che possa essere utilizzato a costi profittevoli, senza stravolgere l'ambiente in cui viviamo.
Sfruttate le vostre competenze o coltivatele per fare altro, pare che li più che finire in ammortizzatori sociali e in minestre per allungare il brodo non ci siano alternative.
L'idea precedente di utilizzo del sito per la logistica...dato lo scalo ferroviario, forse sarebbe stato più lungimirante, ma anche li la politica ne tira le leve...
Con quello che costa l'energia in Italia in questo momento non mi stupirebbe se vi mettessero su delle biciclette 8 ore al giorno a produrla!
Piena solidarietà a questi lavoratori lasciati in balia degli eventi
Jimmy Fontana
Eni naviga con la politica, in questo momento non sono quiete le acque internazionali, figuriamoci le nostre dove ci sono stati cambi di bandiera, devono ancora fare un pò di pipì in giro per marcare il territorio, poi sapremo quali rubinetti chiudono o aprono. Dipende anche dai lavoratori di questi siti "propietà di pantalone" le decisioni sono molto influenzate dal colore politico che sventolano.
RispondiEliminaLuana Corno