venerdì 7 giugno 2024

GIUSEPPE ARLOTTA: PERCHE' VOTARE ERNESTO MONCHIETTO








PERCHE’ VOTARE ERNESTO MONCHIETTO

Breve disgressione: personalmente sono stato sempre convinto che i punti di vista differenti possono essere materia di riflessioni suscitando approvazioni e parimenti critiche compiute, disgraziatamente a Crescentino alcuni, affini di qualcun altro, non cogliendo la molteplicità delle opinioni (giuste o sbagliate è poco importante) da me espresse, preferiscono attraverso profili fake, lamentare banalmente la lungaggine dei miei scritti, o peggio ancora, cercare di oltraggiarmi scadendo nell’insulto gratuito ( “Questi sciaurati, che mai non fur vivi” Dante Alighieri – Inferno – canto III), inconsapevoli che ogni volta che cito , come in questo caso, una frase tratta da un volume qualsiasi, li costringo ad eseguire atti che avrebbero dovuto fare (e non hanno fatto) a scuola, ovvero aprire e leggere un libro.
Chiarito questo, a poche ore dal silenzio elettorale, confermo l’intenzione di votare l’amico Ernesto Monchietto che con coraggio, coerenza ed impegno rappresenta il tentativo di ridare dignità a quella politica locale ormai da troppo tempo priva di riferimenti valoriali. Credo che tra i motivi che hanno dettato questa mia scelta, debba essere evidenziato come Ernesto, da “vecchio” crescentinese, riesca a farsi carico delle ansie ed aspettative di una buona parte dei cittadini e con la calma che lo contraddistingue, abbia la capacità di prospettare soluzioni diverse dai frastagliati percorsi della politica cittadina dell’ultimo quinquennio – avvalendosi del dialogo per promuovere ed esporre le proprie idee con la giusta semplicità, facendo appello al senso di responsabilità dell’elettorato e proponendo, a fronte delle tante necessità e richieste emerse durante gli incontri pubblici, un programma reale e serio, retto da una scrupolosa fattibilità - a differenza di chi invece, timoroso di non ricevere consensi, ha avuto bisogno, negli anni, di orpellarsi con piantumazioni di aiuole, avvitamenti di lampadine, biciclettate pro voto e per ultimo, ha mischiato pubblico e privato, cercando di mimetizzare grossolanamente un meeting elettorale dietro una costosa esibizione canora.
Naturalmente l’appello al voto è rivolto a tutti i crescentinesi ma in particolar modo è indirizzato a quell’elettorato che si riconosce nel centro/destra che, confuso, è tentato dall’astensione od addirittura dal dare il proprio consenso all’amministrazione uscente, non riesce purtroppo ad elaborare che la versione vercellese di Fratelli d’Italia ormai sganciata da qualunque criterio di legittimità ha agevolato in tutti i modi possibili l’attuale Sindaco e soprattutto ha tentato di impedire la formazione di una lista alternativa allo stesso – ed è per questo che, mai come adesso, le donne e gli uomini che non si riconoscono nella sinistra ed in questo modo ambiguo di far politica, hanno l’opportunità di decidere liberamente e autonomamente da chi essere rappresentati, senza dover sottostare alle imposizioni calate in maniera anomala da una segreteria provinciale di partito disposta a tutto pur di raggiungere i propri scopi.
VOTARE Ernesto Monchietto significa: appoggiare un progetto di governo che attraverso l’impegno politico condiviso, superi la logica dell’uomo solo al comando ed anche e soprattutto avere la certezza della disponibilità a recepire i bisogni e le esigenze di tutti (inclusi quelli dei residenti nelle frazioni di cui l’attuale amministrazione, si ricorda solo nell’imminenza elettorale).
VOTARE Ernesto Monchietto è scegliere un’amministrazione più vicina alla gente.
Come ho sempre sostenuto e scritto, IL VOTO PUO’ ESSERE UN DIRITTO E NELLO STESSO TEMPO UN DOVERE, MA E’ SOPRATTUTTO UNA SCELTA DI LIBERTA’ E LA LIBERTA’ NON SI DELEGA ALLE DECISIONI DEGLI ALTRI.

GIUSEPPE ARLOTTA

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