mercoledì 18 settembre 2019

IL FILM DEL GIORNO: MARTIN EDEN...vi voglio bene, non andate a vedere il film, e' un papocchio




Martin Eden

Titolo originale: Martin Eden
Conosciuto anche come:  
Nazione: Italia, Francia
Anno: 2019
Genere: Drammatico
Durata: 129'
Regia: Pietro Marcello
Sito ufficiale:  

Cast: Luca Marinelli, Jessica Cressy, Denise Sardisco, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi, Autilia Ranieri
Produzione: AvventurosaAvventurosa, IBC Movie, Rai CinemaIBC Movie, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 04 Settembre 2019 (cinema)

Trama:
Dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto in casa della famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la bella sorella di Arturo, e se ne innamora al primo sguardo. La giovane donna, colta e raffinata, diventa non solo un'ossessione amorosa ma il simbolo dello status sociale cui Martin aspira a elevarsi. A costo di enormi fatiche e affrontando gli ostacoli della propria umile origine, Martin insegue il sogno di diventare scrittore e – influenzato dal vecchio intellettuale Russ Brissenden – si avvicina ai circoli socialisti, entrando per questo in conflitto con Elena e con il suo mondo borghese...


IL PARERE DEL BLOGGER:  Corali osanna della critica, coppa Volpi all'interprete Marinelli come miglior attore,  1 milione di euro di incasso che per una pellicola simile  sono un miracolo di San Gennaro ( e' ambientato a Napoli il film e il Santo si deve essere dato da fare per mandare gente in sala ). Il risultato?  Secondo la mia opinione un papocchio intelletuale della peggior specie,  una rilettura lenta e noiosa dei film cultural politici degli anni 70.  Liberamente e molto liberamente sottolineo,  tratto dal libro di Jack London Martin Eden, trasportato in una Napoli  che sbilancia tra gli anni 10 o 20 del 900 quando e' ambientato nell'alta società partenopea e gli anni 70 quando si e' nei quartieri popolari, il film dovrebbe trarre forza dal personaggio di Marinelli  in bilico tra l'essere individualista o affascinato dal socialismo (  individualista nei 70 e socialista negli anni 20 ). Ma la storia prende un cote' ridicolo quando in un comizio socialista appare un simil Mussolini prima contro la prima guerra mondiale e poi qualche settimana prima dell'ingresso in guerra dell'Italia  , interventista ( e questa e' verità storica)  .  Il finale scivola ve
locemente nel grottesco drammatico  con apparizione finale di un manipolo di fascisti sulla spiaggia e anche di un gruppo di immigrati appena sbarcati,  forse un omaggio a Salvini,;  insomma,  un film che se girato su un piano temporale unico e che poteva essere puntato sull'ardente desiderio di un proletario di scalata al successo  tramite il suo talento per la scrittura con l'aiuto dell'amata aristocratica,  diventa un RIDICOLO TENTATIVO DI RIESUMARE I FILM MILITANTI DEGLI ANNI 70.
Ridicola anche la colonna sonora  tra i neomelodici,  Teresa De Sio e,  sconcertante in un film ambientato a Napoli,  Joe Dassin,  star francese molto famoso in patria nei 70  , qui presente con Salut, scritta e prodotta per lui dal nostro Toto Cutugno,  insomma anche le canzoni  sono un papocchio.  Marinelli  premio immeritato per una interpretazione troppo sopra le righe e a tratti ridicola.
NON ANDATE A VEDERE IL FILM, E' UN CONSIGLIO DA AMICO.

Mauro Novo
mauro at large

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