Martin Eden
Titolo originale: | Martin Eden |
Conosciuto anche come: | |
Nazione: | Italia, Francia |
Anno: | 2019 |
Genere: | Drammatico |
Durata: | 129' |
Regia: | Pietro Marcello |
Sito ufficiale: | |
Cast: | Luca Marinelli, Jessica Cressy, Denise Sardisco, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi, Autilia Ranieri |
Produzione: | AvventurosaAvventurosa, IBC Movie, Rai CinemaIBC Movie, Rai Cinema |
Distribuzione: | 01 Distribution |
Data di uscita: | 04 Settembre 2019 (cinema) |
Trama:
Dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto in casa della famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la bella sorella di Arturo, e se ne innamora al primo sguardo. La giovane donna, colta e raffinata, diventa non solo un'ossessione amorosa ma il simbolo dello status sociale cui Martin aspira a elevarsi. A costo di enormi fatiche e affrontando gli ostacoli della propria umile origine, Martin insegue il sogno di diventare scrittore e – influenzato dal vecchio intellettuale Russ Brissenden – si avvicina ai circoli socialisti, entrando per questo in conflitto con Elena e con il suo mondo borghese...
IL PARERE DEL BLOGGER: Corali osanna della critica, coppa Volpi all'interprete Marinelli come miglior attore, 1 milione di euro di incasso che per una pellicola simile sono un miracolo di San Gennaro ( e' ambientato a Napoli il film e il Santo si deve essere dato da fare per mandare gente in sala ). Il risultato? Secondo la mia opinione un papocchio intelletuale della peggior specie, una rilettura lenta e noiosa dei film cultural politici degli anni 70. Liberamente e molto liberamente sottolineo, tratto dal libro di Jack London Martin Eden, trasportato in una Napoli che sbilancia tra gli anni 10 o 20 del 900 quando e' ambientato nell'alta società partenopea e gli anni 70 quando si e' nei quartieri popolari, il film dovrebbe trarre forza dal personaggio di Marinelli in bilico tra l'essere individualista o affascinato dal socialismo ( individualista nei 70 e socialista negli anni 20 ). Ma la storia prende un cote' ridicolo quando in un comizio socialista appare un simil Mussolini prima contro la prima guerra mondiale e poi qualche settimana prima dell'ingresso in guerra dell'Italia , interventista ( e questa e' verità storica) . Il finale scivola ve
locemente nel grottesco drammatico con apparizione finale di un manipolo di fascisti sulla spiaggia e anche di un gruppo di immigrati appena sbarcati, forse un omaggio a Salvini,; insomma, un film che se girato su un piano temporale unico e che poteva essere puntato sull'ardente desiderio di un proletario di scalata al successo tramite il suo talento per la scrittura con l'aiuto dell'amata aristocratica, diventa un RIDICOLO TENTATIVO DI RIESUMARE I FILM MILITANTI DEGLI ANNI 70.
Ridicola anche la colonna sonora tra i neomelodici, Teresa De Sio e, sconcertante in un film ambientato a Napoli, Joe Dassin, star francese molto famoso in patria nei 70 , qui presente con Salut, scritta e prodotta per lui dal nostro Toto Cutugno, insomma anche le canzoni sono un papocchio. Marinelli premio immeritato per una interpretazione troppo sopra le righe e a tratti ridicola.
NON ANDATE A VEDERE IL FILM, E' UN CONSIGLIO DA AMICO.
Mauro Novo
mauro at large
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