Il tempo incerto di stamane dopo la pioggia serale- notturna ha consigliato l'amministrazione comunale di spostare la Messa in memoria dei 9 Martiri della follia nazi fascista dalla piazza alla chiesa parrocchiale, ma il corteo accompagnato dalla banda Luigi Arditi si e' svolto all'aperto con un buon afflusso di crescentinesi, oltre alle autorità di maggioranza al corteo anche i consiglieri di minoranza Allegranza e Mosca. Una corona di alloro e' stata posta sotto la lapide alla stazione.
Al monumento ai Caduti dopo Il Silenzio suonato dalla banda, il Sindaco Fabrizio Greppi ha annunciato che entro la ricorrenza del 4 Novembre ( giorno della Memoria dei Caduti di tutte le guerre ) il monumento di Viale 9 Martiri sarà restaurato rispettandone le forme e i colori originali, si cercherà anche di mettere mano anche al monumento posto in Piazza Vische sulla Torre Civica.
Marilena Vittone, dell'ANPI locale ha brevemente raccontato la storia della genesi del monumento ai Caduti che fu costruito nel 1947 ed inaugurato lo stesso anno. La professoressa Vittone
ha ricordato come la sua forma venne condivisa da tutta la cittadinanza e fu il risultato di decisioni condivise dai politici locali rispettando le idee di tutti.
Al corteo hanno partecipato alcuni profughi ospiti nella nostra città in una cooperativa. I mediatori culturali che li seguono sono convinti che coloro che sono giunti da noi debbano conoscere la nostra storia, percio' verranno accompagnati anche a visitare la mostra allestita all'auditorium Angelini nell'occasione dell'anniversario del martirio dei 9 crescentinesi.
Presente alla Commemorazione anche l'artista crescentinese Francesco Cappa che ha regalato al blog nei giorni scorsi un suo intenso pensiero, Cappa che e' testimone oculare di cio' che avvenne 73 anni fa ha voluto ricordare la disperazione dei congiunti e dei parenti delle vittime nelle ore successive alle stragi, "le urla delle donne " ha detto Cappa "rimarranno nella mia testa fin quando scampo."
Cronaca e fotografie di Mauro Novo per mauro at large
Bene i profughi al corteo. Invece quelli che vogliono difendere l'italianitá come mai non erano a ricordare la storia della patria? Incoerenti
RispondiEliminaHo osservato che la Banda Luigi Arditi composta da ben 5 residenti a Crescentino nell'occasione ha suonato le marcette invece degli inni tradizionali della resistenza. Che vergogna......
RispondiEliminaStonato
Che senso ha stare sempre a vedere chi non c'è', noi c'eravamo e chi era lì' ha onorato la loro memoria. E con noi la banda che ha fatto un' ottima figura. Marilena Vittone ci sorprende sempre con le sue ricerche, e' bello sentire che il monumento e' nato, fortemente voluto, in tempi difficili , con scarse risorse da un enorme sforzo collettivo per trasmettere ad imperitura memoria i tanti lutti portati dalle 2 guerre.
RispondiEliminaUna cosa mi è spiaciuta : che nessuno abbia cantato all' inno di Mameli suonato dalla banda. Speriamo che al 4 Novembre ritorni la memoria.
Bella ciao
Al 4 novembre ci sarebbero altri inni da suonare in onore dell'occorrenza.
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