“ A FACCIA A
FACCIA CON LA GUERRA”
Proprio a “faccia a
faccia”, anzi con gli occhi negli occhi, si sono ritrovati i ragazzi di seconda e terza media dell' IC
“Serra” di Crescentino con un giovane siriano, ingegnere di professione prima
della guerra e ora nella condizione di profugo,
ospite a Trino, a cura dell'Oftal.
Martedì 26 ottobre una lezione speciale ha accolto i ragazzi
del Comprensivo: atteso , idealizzato, anche da alcuni inizialmente un po'
sottostimato, quando l'ing. si è “materializzato” ha catalizzato i visi e i
cuori dei ragazzi.
Sentire dal vivo quello che la guerra porta via e non ti
ridà più; vedere e capire attraverso cartine geografiche e video che solo un
mare, il mare Mediterraneo, li distanzia da
tanto orrore; ascoltare in diretta quanto dolore, quanta
nostalgia e rimpianto si possa provare per una vita prima normale,
quotidiana, per parenti e amici che forse non si rivedranno mai più... tutto
questo hanno ascoltato questa generazione di adolescenti che si affacciano alla
Vita, annoiati dalla normale quotidianità, guardando negli occhi chi la guerra,
quella vera, l'ha proprio vista e se la porta tutta addosso.
Mille domande, alcune più ingenue, altre più ragionate: “..come
si è salvato?; ..la sua famiglia dov'è? ..come è arrivato qui?..cosa pensa di
fare?..” : tutte hanno avuto la risposta adeguata.
E la risposta concreta dei ragazzi non è stata da meno:
ognuno, nel suo piccolo e nella completa libertà e anonimato, ha fatto una
piccola rinuncia giornaliera e l'ha destinata al nuovo amico venuto da lontano.
Se scopo della Scuola è quello di “trasformare specchi in
finestre” (cit), martedì, la scuola media di Crescentino ha avuto tutte le sue pareti trasformate in
finestre spalancate sul Futuro: e di questo la società deve esserne orgogliosa
ma anche un po' riconoscente!
Come l'anno scorso i ragazzi delle medie crescentinesi renderanno omaggio il 4 Novembre ai Caduti nella giornata a loro dedicata con una piccola ma toccante cerimonia al Monumento, ci saranno letture e riflessioni con la presenza di Alpini e Protezione Civile locale.
Testo a cura della Professoressa Milena Ortello, ripubblicato con autorizzazione della medesima.
Complimenti agli insegnanti che hanno pensato un evento di questa portata pur nella sua semplicità . Come spesso accade la scuola è più avanti della società "" civile". Penso che sia una cosa bellissima vedere come i ragazzi siano aperti ad esperienze che non li risparmiano dal dolore e che generano compassione permettendo loro di crescere come spesso non è consentito loro, così iperprotetti. Perché non pensare ad iniziative analoghe fuori della scuola?
RispondiEliminaAncora bravissimi grazie per averci fatto partecipi, continuate così.