giovedì 7 maggio 2015

COSA C'E' NELL'ALDILA', UNA ESPERIENZA DI PRE MORTE, COSA NE PENSANO I MEMBRI DELLA CHIESA DI GESU' CRISTO DEGLI ULTIMI GIORNI, BY D'ANGELO


Con questi due post, uno pubblicato oggi e il secondo giovedi 17 maggio, Maurizio D'Angelo si addentra nel mistero della morte e di cosa viene dopo,  


LA GLORIA DI DIO E’ L’INTELLIGENZA (COSA C’E’ NELL’ALDILA’? - UN ESPERIENZA DI PRE-MORTE) – PRIMA PARTE – cosa ne pensano i membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni

Una definizione, dal dizionario, della parola intelletto, è: “La facoltà di ragionamento e comprensione oggettiva, in particolare per quanto riguarda le questioni astratte o accademiche.” Un sinonimo per la parola intelletto è “intelligenza”, ovvero “la capacità di acquisire e applicare conoscenze e abilità.” Nella Sacra Bibbia, nel libro dei Proverbi dell’Antico Testamento, il figlio di re Davide, Salomone, impartisce la sua intelligenza attraverso le parole di saggezza.

In Proverbi 1:2-6 sono registrate queste parole:
“Perché l’uomo conosca la sapienza e l’istruzione, e intenda i detti sensati; perché riceva istruzione circa l’assennatezza, la giustizia, l’equità, la dirittura; per dare accorgimento ai semplici, e conoscenza e riflessione al giovane. Il savio ascolterà, e accrescerà il suo sapere; l’uomo intelligente ne ritrarrà buone direzioni per capire i proverbi e le allegorie,
le parole dei savi e i loro enigmi”.

E poi nel versetto 7, di questo stesso capitolo, si trovano queste parole che meritano un attento esame: “Il timore del Signore è il principio della scienza: gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione.” “Il timore del Signore” non è da prendere come l’essere un tipo tremante di paura, ma piuttosto ciò che Salomone insegna è che avere riverenza, o un profondo rispetto per il Signore, è l’inizio di ogni conoscenza o intelletto.

Nella rivelazione moderna, in alcune scritture utilizzate dai membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (più comunemente nota come chiesa mormone), sono scritte queste parole, in Dottrina e Alleanze 93:36 (una delle loro Sacre Scritture extra-bibliche, assieme al Libro di Mormon e alla Perla di Gran Prezzo): “La gloria di Dio è l’intelligenza, ossia, in altre parole, luce e verità”.

La rivelazione dei giorni attuali, insegna anche che “se una persona guadagna maggiore conoscenza e intelligenza in questa vita, mediante la sua diligenza e la sua obbedienza, essa ne avrà altrettanto vantaggio nel mondo a venire” (DeA 130:19). E così, sembrerebbe che uno degli scopi principali della mortalità è di imparare per acquisire conoscenza e intelligenza, per “cercare l’istruzione, sia con lo studio ed anche mediante la fede” ( vedere DeA 88:118).

Se questo è il caso, risulterebbe essere intellettualmente esatto affermare che credere in Dio, in suo Figlio, il Signore Gesù Cristo, e nella sua Chiesa non indica in alcun modo che l’intelligenza di una persona venga diminuito o gettati via, ma piuttosto la possibilità che ottenere tale conoscenza di luce e verità, migliori il suo intelletto.

Il dr. Alexander Eben, un neurochirurgo, una volta ha commentato:
“Anche se mi consideravo un fedele cristiano, ero così più di nome che per una fede vera e propria. Io non invidiavo coloro che avevano voluto credere che Gesù era più di un semplice uomo buono, che aveva sofferto per mano del mondo. Ho simpatizzato profondamente con coloro che hanno voluto credere che ci fosse un Dio, da qualche parte, là fuori, che ci ha amati incondizionatamente.

In realtà, io invidiavo, però, queste persone per la sicurezza che quelle convinzioni, senza dubbio, fornivano. Ma, come scienziato, ho semplicemente scoperto, poi, che era meglio credere in me stesso”.
Tuttavia, nell’autunno del 2008, dopo sette giorni di coma, durante il quale la parte umana del suo cervello, la neocorteccia, è stata inattiva, questo modo di pensare è stato presto modificato, mentre egli ha provato l’esperienza di un viaggio verso l’aldilà. In seguito ha raccontato l’esperienza e le seguenti parole sono state estratte da tale racconto
FINE PRIMA PARTE,  LA SECONDA SARA' PUBBLICATA GIOVEDI PROSSIMO 14  MAGGIO


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