La stagione 2013/14 si chiude con la
rappresentazione de “L’Avaro”, la commedia più riuscita di
Molière, un classico in un nuovo e raffinato allestimento di Claudio
Di Palma; e se è forse vero che, a sentore di pubblico, dopo 2500
anni di rappresentazioni molte opere classiche possono avere fatto il
loro tempo e si preferisce oggi puntare sul valore della Leggerezza,
a cui peraltro si è adeguato l’intero cartellone dell’Angelini,
tuttavia i veri capolavori conservano una straordinaria attualità e
meritano di essere rappresentate e viste.
La storia narra intrighi e sotterfugi
di Arpagone, che desidera unicamente preservare la propria ricchezza;
è un vecchio avaro tanto attaccato al danaro da sacrificare,
servendosi di trucchi e inganni, i propri affetti con matrimoni
imposti e sgraditi, alleanze, furti, progetti sfumati ed equivoci, in
un intreccio i cui dialoghi sono diventati pezzi celebri del teatro
comico di tutti i tempi. Tra battute e scene incalzanti, alla fine
Arpagone si dimostrerà prigioniero e vittima del proprio vizio e
perderà molto più di quanto sia riuscito a trattenere.
Scenografia avveniristica di grande
impatto, con teche di vetro contenenti sedie preziose che nessuno può
toccare né tantomeno occupare, costumi imponenti d’epoca con ampie
gonne a ruota, parrucche e cappelli sfarzosi, ma anche scene da gioco
circense e abiti da post 2000, questo “Avaro” non dimostra
affatto i suoi 345 anni e attraversa il tempo e lo spazio
rappresentando un vizio che appartiene all’uomo di tutti i tempi.
L’interpretazione di Lello Arena, di
esilarante comicità, rende una grande umanità al protagonista,
facendolo apparire quasi simpatico nella sua totale incapacità di
donare se stesso agli altri.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Cartolibreria Cipolla 0161 843194 cell. Talìa 380 1239062
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