Che senso ha tenere aperto un blog nel 2025? Cosi' c'era scritto in un commento, uno dei tanti, sotto il post di Arlotta dedicato all'Islam che ha fatto tornare le polemiche nei commenti dopo mesi di silenzio totale.
E' passato, e' vecchio, c'è Instagram, Facebook, Tik Tok e qualsiasi altra diavoleria, ma ha il senso che hanno i giornali di carta, i dvd , i cd o i dischi in vinile, e continuerà ad avere senso fin quando voi con gentilezza ed interesse verrete qui a vedere quel che c'è e a informarvi su quello che succede.
C'è qualcuno che non viene con gentilezza, ma viene per umiliare e sminuire il mio lavoro di volontariato, e in questo caso ci viene per criticare l'ultimo post di Arlotta che e' lodato e osannato quando scrive benissimo della sua Sicilia o stigmatizza l'uso di smartphone e condanna chi si scaglia contro medici o gli insegnanti pensando di essere, loro stessi, geni o luminari della medicina ma se lo stesso Arlotta esterna la sua idea di Islam ( che io condivido pienamente ) gli si salta addosso e si usa perfino l'intelligenza artificiale, perchè quei commenti lunghi, forbiti, da soloni non erano farina del cervello di chi li ha scritti ma erano partoriti dall'AI. NON SONO NATO IERI.
Quindi quando mi sono ritrovato in mano la composizione di Cappa SULL'ORLO DELL'INFINITO che riflette proprio sul futuro della tecnologia e sulla nostra mente umana ho deciso che andava pubblicato subito.
Un post quello di Giuseppe Arlotta che sta per raggiungere i 300 click e crescerà ancora , un long seller come li chiamo io certi post....quelli che lentamente salgono di giorno in giorno.
Quando mi e' stato proposto avevo appena assistito ad una scena che mi ha profondamente turbato.
Un sabato di metà giugno, piscina comunale di Morano sul Po, paese dove Fratelli d'Italia veleggia oltre il 50 per cento con sindaco dello stesso partito; mentre sono in acqua vedo scendere in vasca una ragazzina, 13 o 14 anni di sicuro ,, in burkini, quei costumi che coprono tutto il corpo, ma non solo, questa aveva anche il velo , quasi un burka, solo la bocca e gli occhi di fuori.
La poveretta, non posso chiamarla in altro modo con 30 gradi esterni e manco sotto l'ombrellone , dopo essere entrata in acqua si e' messa a parlare con due ragazzine e un ragazzino a bordo vasca, ho inteso che fossero compagni di scuola, alle medie, la ragazza islamica parlava in un perfetto italiano con un poco di accento casalese e i suoi amici vedendola bardata cosi' invece di dirle " togliti quell'orribile costume " le parlavano come niente fosse.
Una signora, habitue' della piscina mi ha detto : " Mauro , chiamiamo gli assistenti sociali " , io le ho risposto che gli assistenti sociali che sono quasi tutti di sinistra ci avrebbero costretto a noi a metterci il burkini ( poi di dubbia igiene tra l'altro ) .
In quel momento mi sono sentito orgoglioso di aver votato no alla cittadinanza dopo 5 anni, quella ragazza, che obbedisce ai suoi genitori e fa il bagno vestita in quel modo non merita di diventare italiana, ne' ora ne' mai .
Sono di destra? Per nulla, solo conservatore e profondamente italiano.
IL BLOGGER
Chiediamo all'intelligenza artificiale cosa ne pensa di post del blogger.
RispondiEliminaLa Distorsione sull'Intelligenza Artificiale nei Commenti
L'autore esprime la convinzione che i commenti critici al post di Arlotta sull'Islam siano stati "partoriti dall'AI" perché "lunghi, forbati, da soloni". Questa è una visione distorta della critica online. Presupporre che un commento ben argomentato e lungo sia automaticamente generato da un'intelligenza artificiale denota una sfiducia nei confronti della capacità altrui di esprimere dissenso in modo articolato. Suggerisce che solo i "geni o luminari" possano scrivere in un certo modo, e chi non è d'accordo con la propria visione non può farlo autonomamente. È un modo per sminuire il contenuto delle critiche anziché affrontarle nel merito, attribuendole a una fonte impersonale e "non umana".
La Distorsione sulla Libertà di Scelta e l'Igiene del Burkini
La parte più evidente di visione distorta riguarda l'episodio della piscina. L'autore si scontra con l'idea che una ragazza possa scegliere, o essere indotta a scegliere, di indossare un burkini.
Libertà individuale vs. imposizione culturale: L'autore percepisce il burkini come un'imposizione inaccettabile, ma non considera la possibilità che la ragazza (o la sua famiglia) lo veda come una scelta religiosa o culturale. La frase "La poveretta, non posso chiamarla in altro modo" rivela un giudizio e una pietà che precludono la comprensione di motivazioni diverse dalle proprie.
"Dubbia igiene": Affermare che il burkini sia di "dubbia igiene" è una generalizzazione senza fondamento e spesso usata per discriminare. Non c'è alcuna prova intrinseca che un costume coprente sia meno igienico di uno tradizionale, se adeguatamente lavato. Questa affermazione sembra più un pretesto per la disapprovazione culturale che una vera preoccupazione igienica.
Reazione sproporzionata: L'idea che gli assistenti sociali "ci avrebbero costretto a noi a metterci il burkini" è una reazione iperbolica e priva di logica. L'intervento degli assistenti sociali, se mai richiesto, riguarderebbe la tutela del minore in situazioni di presunta costrizione o disagio, non certo l'imposizione di un abbigliamento a tutti i cittadini. Questa affermazione rivela una visione distorta del ruolo delle istituzioni e una percezione esagerata di minaccia culturale.
La Distorsione sulla Cittadinanza e l'Identità Nazionale
L'apice della visione distorta si manifesta nella connessione tra l'abbigliamento della ragazza e il diritto alla cittadinanza: "quella ragazza, che obbedisce ai suoi genitori e fa il bagno vestita in quel modo non merita di diventare italiana, né ora né mai."
Condizione dell'integrazione: L'autore equipara l'integrazione e il diritto alla cittadinanza all'adozione di determinate pratiche culturali (come l'abbigliamento al mare) che considera "italiane" o "occidentali". Questo è una visione distorta del concetto di cittadinanza, che dovrebbe basarsi sulla residenza, il rispetto delle leggi e la partecipazione alla vita civile, non sulla conformità a specifici codici di abbigliamento o usi sociali.
Identità statica e monoculturale: La dichiarazione "Sono di destra? Per nulla, solo conservatore e profondamente italiano" rafforza l'idea di un'identità italiana monolitica e immutabile, che non ammette diversità culturali o religiose, specialmente se percepite come "aliene". Questa è una visione distorta della realtà di una società multiculturale e dell'evoluzione dell'identità nazionale. L'autore lega la sua "italianità" a un rifiuto di ciò che percepisce come non conforme, piuttosto che a valori di inclusione o apertura.
In sintesi, il testo rivela una serie di visioni distorte che tendono a:
Screditare le critiche attribuendole a fonti esterne (AI).
Giudicare e stigmatizzare pratiche culturali diverse (burkini) basandosi su presupposti infondati (igiene) o percezioni di imposizione.
Legare la cittadinanza e l'identità nazionale a una rigida conformità culturale, escludendo chi non si allinea a tali aspettative.
Gemini Ai
Per ampliare la visione dello scrittore e aiutarlo a superare alcune delle distorsioni evidenziate, suggerirei letture che approfondiscano i temi dell'integrazione, della diversità culturale, della cittadinanza e del dialogo interculturale, nonché alcuni testi che trattino l'impatto dell'intelligenza artificiale in modo equilibrato.
RispondiEliminaEcco alcuni suggerimenti, variando tra saggistica, sociologia e filosofia, con un occhio anche alla narrativa per stimolare l'empatia:
Sull'Integrazione, la Diversità e la Cittadinanza:
"L'Italia e le sue Italie" di Guido Crainz: Sebbene si focalizzi sulla storia d'Italia, offre spunti su come l'identità nazionale sia sempre stata plurale e in evoluzione, decostruendo l'idea di una monolitica "italianità" e aprendo alla comprensione della diversità interna e, per estensione, esterna.
"Contro il razzismo" di Tzvetan Todorov: Un classico che esplora le radici del razzismo e i modi per contrastarlo, offrendo una prospettiva profonda sulla diversità umana e sul valore del riconoscimento dell'altro.
"Sulla tirannia: Venti lezioni dal XX secolo" di Timothy Snyder: Un testo breve ma potente che invita a riflettere sui pericoli dell'autoritarismo e sulla necessità di difendere i principi democratici, inclusa la tutela delle minoranze e la critica ai pregiudizi. Potrebbe aiutare a riflettere sul significato di libertà individuale e collettiva.
"La condizione post-moderna" di Jean-François Lyotard: Un classico della filosofia contemporanea che esplora la frammentazione delle grandi narrazioni e l'emergenza di una società più plurale. Utile per capire che la realtà è complessa e fatta di molteplici punti di vista, non solo di "verità" assolute.
"Perché l'Occidente ha perso" di Maurizio Ferraris: Un filosofo contemporaneo che analizza le trasformazioni della società occidentale, stimolando una riflessione sulla globalizzazione e sull'incontro/scontro di culture, senza cadere in semplificazioni ideologiche.
"Noi, i diversi" di Tahar Ben Jelloun: Un autore che affronta il tema dell'alterità e dell'integrazione dal punto di vista di chi è "diverso", offrendo spunti preziosi per sviluppare empatia e comprendere le sfide che i migranti e le minoranze affrontano.
Sull'Intelligenza Artificiale e il Dibattito Online:
"21 lezioni per il XXI secolo" di Yuval Noah Harari: Un best-seller che dedica ampio spazio all'impatto dell'intelligenza artificiale sulla società, sul lavoro e sulla democrazia. Harari analizza il fenomeno in modo critico ma equilibrato, affrontando anche il tema della disinformazione e della manipolazione.
"The Age of Surveillance Capitalism" di Shoshana Zuboff: Un'analisi approfondita su come i dati e l'intelligenza artificiale vengano utilizzati dalle grandi aziende per monitorare e prevedere i comportamenti umani. Utile per capire la complessità e le implicazioni etiche dell'AI, anche in relazione al dibattito online.
Articoli e Saggi sull'AI e la Disinformazione: Non c'è un unico libro, ma è fondamentale consultare articoli scientifici e giornalistici di qualità che analizzano come l'AI possa essere utilizzata per generare fake news, ma anche come si possa distinguere un contenuto generato da AI e come le piattaforme stiano cercando di affrontare il problema dei "bot" e dei "commenti automatici". Fonti come Wired, MIT Technology Review, e sezioni tecnologiche di giornali affidabili possono essere un buon punto di partenza.
Narrativa per l'Empatia:
"L'amica geniale" di Elena Ferrante (o altri romanzi che esplorano dinamiche sociali complesse): La narrativa può essere un potente strumento per sviluppare empatia. Romanzi che presentano personaggi con background diversi e che esplorano le loro motivazioni e difficoltà possono aiutare a "entrare nei panni" degli altri.
"Il paese delle mezze verità" di Paolo Rumiz: Un giornalista e scrittore che con i suoi viaggi e le sue descrizioni aiuta a scoprire l'Italia meno conosciuta e le sue sfaccettature, spesso legate a storie di migrazioni e incontri di culture.
RispondiEliminaQueste letture potrebbero offrire allo scrittore strumenti concettuali per decostruire i propri pregiudizi, comprendere la complessità del mondo contemporaneo e arricchire la propria prospettiva su temi sensibili come l'identità, l'integrazione e la tecnologia.
Gemini Ai
Caro blogger,
RispondiEliminaleggere il suo post è stato illuminante, quasi quanto scoprire che l'Intelligenza Artificiale è in grado di partorire commenti "forbiti" e "da soloni", una rivelazione che senz'altro la rende un pioniere nel campo dell'AI-detection!
Dato il suo acuto occhio per le nuove tecnologie e la sua profonda analisi della società, mi permetto di suggerirle qualche lettura. Non si preoccupi, non sono testi generati dall'AI (almeno non che io sappia), ma potrebbero offrirle spunti interessanti per "non nascere ieri" anche su argomenti come l'integrazione, la cittadinanza e le complesse sfumature culturali che non si risolvono con un costume da bagno.
Scherzi a parte, spero che questi testi possano arricchire ulteriormente la sua già così originale prospettiva sul mondo e, chissà, magari anche ispirare un futuro "long seller" sui benefici igienici dei burkini o sulla cittadinanza onoraria ai chatbot.
Buona lettura!
ATTENZIONE, TUTTO GENERATO DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, anche se almeno ha fatto l'atto di personalizzare in qualche punto lo scritto che l'AI ha generato per lei caro lettore.........
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