IL PARERE DEL BLOGGER: Un film potente, un film politico, ma anche un inno alla libertà e all'autodeterminazione. Inutile raccontare la trama, la leggete sotto, ma all'uscita della sala le discussioni si sprecano, perchè non si puo' rimanere insensibili a una storia ben raccontata , con una tensione palpabile negli spettatori.
Ho sempre pensato che cacciare lo Shah di Persia sia stato un errore, madornale poi far rientrare quel boia di Khomeini che doveva essere fatto fuori a Parigi nel suo esilio altro che servito e riverito, lo Shah non era democratico? di sicuro, ma alla sua morte le nuove generazioni avrebbero transato il paese verso la democrazia ancorandolo all'Occidente risparmiando a quel popolo fiero la tragedia di essere comandati da un branco di luridi assassini in nome di Allah.
E proprio nel giorno in cui si fa il grosso errore in Italia di chiudere alcune scuole per una ricorrenza di una religione che non ci appartiene , ho voluto vedere questo film che vi consiglio.
Regia: Zar Amir Ebrahimi, Guy Nattiv
Cast: Arianne Mandi, Zar Amir Ebrahimi
Genere: Drammatico
Durata: 105'
Classificazione Film: 6+
Anno: 2023
Produzione: Keshet Studios
Distribuzione: Bim Distribuzione
Per la prima volta nella storia un regista israeliano e una regista iraniana uniscono i loro sguardi per raccontare una storia di rara potenza. Leila e la sua allenatrice Maryam stanno rappresentando l’Iran ai campionati mondiali di Ju
do quando ricevono un ultimatum dalla Repubblica Islamica. La serie positiva di vittorie di Leila rischia di farla scontrare sul tatami con l’atleta di Israele, Paese che l’Iran non riconosce. Il regime le intima quindi di fingere un infortunio e di ritirarsi dalla competizione, altrimenti ci saranno serie ripercussioni. Con la sicurezza propria e della sua famiglia a rischio, Leila deve affrontare una scelta impossibile: rispettare il volere del regime, come Maryam le implora di fare, o continuare a combattere, per la medaglia d’oro e per la libertà.
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