DAL SITO DEL COMUNE DI BRUSSON
La tradizione vuole che il castello di Graines sia stato costruito intorno all'XI secolo. Esso risale sicuramente ad un'epoca anteriore al 1263. In quell'anno, infatti, il visconte di Aosta, Gotofredo di Challant, riconobbe in feudo dall'abate di Saint-Maurice il castello di Graines, la montagna chiamata Palasinaz, le terre di Vollon, la montagna di Soremont e la montagna di Fontesin con tutte le loro decime.
La cappella del castello, dedicata a San Martino, figura nel "Messale di Brusson" attribuito all' XI secolo e in documenti pontifici datati tra il 1145 e il 1170.
Il castello è collocato sulla sommità di una rupe, all'imbocco del Vallone di Freudière, in posizione tale da controllare l'intera Valle d'Ayas e l'accesso all'alta Valle di Gressoney.
E' un castello di "tipo primitivo", dall'aspetto essenziale e austero. La cinta muraria segue l'andamento della rupe e manca sul lato strapiombante, dove si ritenne inutile realizzarla.
Essa racchiude la torre che poggia su un solido zoccolo a scarpa, la cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, la cappella orientata a levante come tutte le chiese primitive e pochi ruderi appartenenti ad ambienti abitativi.
Nell'angolo nord - ovest del perimetro murario, la cappa conica di un camino indica la collocazione degli alloggiamenti militari.
L'accesso era difeso da un'avamporta che immetteva in un vano destinato al corpo di guardia; strette feritoie, adatte a vigilare sul territorio proteggendo chi si trovava all'interno, incorniciano un paesaggio di rara bellezza, specie in autunno quando i boschi a valle del castello di Graines si tingono delle più svariate tonalità del rosso e del giallo.
Per oltre mezz'ora siamo stati io e il mio compagno d'avventura i soli visitatori stamane e vi assicuro che la magia e' assicurata, il rumore del torrente sotto stante la vallata, le nuvole e il sole che faceva capolino, l'aria frizzante che stamane a 1300 metri di altitudine si faceva sentire. A Graines si respira una storia millenaria, raccontata dai tableau che troverete intorno alle rovine che sono state opera negli anni scorsi di restauri conservativi.
LA VAL D'AYAS E LA CONCA DI BRUSSON
IL PANORAMA DAL CASTELLO
La storia del castello e' legata alla sua posizione strategica non lontano dai passi montani che conducono in Svizzera o nelle vallate laterali, con l'apertura di nuove vie di comunicazione nei secoli il maniero perse di importanza. In questi anni di pandemia che hanno costretto la gran parte delle persone a ferie meno esotiche luoghi come questo hanno destato interesse e il castello e' meta di passeggiate dalla vicina Brusson e da altre parti della Val d'Aosta. L 'ingresso attraverso un impervio sentiero che conduce all'interno non vi deve scoraggiare, sarete immersi nella natura e con un po' di fortuna nel silenzio, che si addice ad una visita ad un posto come questo.
L'IMPERVIO SENTIERO DI INGRESSO AL MANIERO
Saltata la troppo affollata Brusson dove c'è stata una veloce sosta caffe' e dopo uno sguardo molto di fretta al lago artificiale della località valdostana , una lunga tappa al Col De Joux con i suoi splendidi boschi e sentieri dove e' facile fare passeggiate nella natura, al fresco di alberi secolari e delle acque di torrenti e ruscelli. La parte piu' turistica offre due ristoranti ( Noi abbiamo scelto al brasserie, piu' spartana ma con ottimo cibo ) , giochi per i bambini e il laghetto con noleggio sdraio e ombrelloni, perfetto per una sosta di relax dopo una passeggiata .
IL FASCINO DEL COL DE JOUX TRA BRUSSON E SAINT VINCENT, A OLTRE 1600 METRI DI ALTITUDINE
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