BREXIT

Se fossi britannico sarei tentato di votare leave,  cosi' per curiosità, per sapere alla fine se i profeti di sventura , se i grandi economisti e gli esperti dei giornali hanno ragione a profetizzare crolli della sterlina, disfatta dell'economia, fuga di capitali finanziari dalla City magari come scriveva LA STAMPA ieri a Singapore ( proprio li' , città stato cantata dai NUOVI ANGELI in un vecchissimo hit di inizio anni 70 e poi perchè proprio a Singapore e non a Dublino,  piu' vicino e a fiscalità ridotta come nella città asiatica? ) .

Io cari miei invece sono convinto che se anche i britannici che voteranno per andarsene ,  giovedi' a
questo referendum voluto dal primo ministro Cameron per sedare  conflitti nel suo stesso partito, i Conservatori ( non si sono minoranze rumorose solo nel PD ) non succederà granche' all'economia di quel paese e ben poco anche alla nostra economia .

Chiunque sia stato in Gran Bretagna e il blogger ci e' stato una quantità di volte che ne ho perso anche il conto restandoci  anche un mese di fila, si e' accorto di quante e quali differenze ci siano con il continente .

La Sterlina regna sovrana e nessuno si sognerebbe mai di perdere l'indipendenza monetaria adottando l'Euro, il trattato di Schengen non e' mai stato approvato e all'arrivo di un qualunque aereoporto o porto marittimo si mostra il documento di identità o il passaporto e i controlli sono piuttosto accurati.  La loro televisione e' unica in tutto il mondo,  per non parlare della loro attitudine alla vita e al rapportarsi con gli altri.  Prima dell'unione europea viene il Commonwealth che per quanto arrugginito rappresenta quello che fu il British Empire e assicura alla Gran Bretagna l'arrivo di merci esenti da dazi e tasse da ogni parte del mondo.

In anni e anni non ho mai sentito la Regina Elisabetta nel suo messaggio alla nazione il giorno di Natale parlare di Comunità Europea ma sempre e solo di Commonwealth,  questo dice molto , forse tutto.

Poi certo che la Gran Bretagna e' Europa, un Europa insulare, particolare, diversa,  affascinante, divertente, eclettica,  da li' ci sono arrivati fenomeni come i Beatles, gli Stones, la minigonna, le mode piu' stravaganti, gli stili piu' folli ; Londra e' un crogiolo di razze, di usi, di lingue,  non rappresenta la Gran Bretagna ma ne e' la bandiera nel mondo,  una città che non dorme mai quasi come N.Y.C .

Se se ne vanno lo decideranno loro a maggioranza, e' già sconvolgente quanto un popolo quasi sempre controllato e pragmatico si sia diviso in questa maniera e che si sia arrivati alla tragedia dell'altro giorno, quando uno spostato ha ucciso una deputata laburista favorevole al remain.  Ci sono colpe politiche ben precise, un referendum che Cameron ha voluto fortemente per poi farsi scappare la situazione di mano quando il potente ex sindaco di Londra B. Johnson ha sposato la posizione leave, quando il Sun, tabloid letto da oltre 5 milioni di persone ogni giorno  ha preso posizione per l'abbandono e quindi altro che Farage che per quanto popolare non ha l'appeal e il potere che hanno certe "istituzioni " nazionali.  

I due fronti  si danno battaglia fino all'ultimo sangue, anzi fino all'ultima barca....Bob Geldof, paladino di Live Aid e Farage leader di Ukip , si sono fronteggiati a Londra sul Tamigi e per poco non si affondavano a vicenda; Chi prevarra'? I sondaggisti sono incerti e se nelle ultime ore soprattutto dopo il fatto di sangue, pare che i remains siano in lieve vantaggio  , solo alla chiusura delle urne lo sapremo; indubbiamente recuperare uno stato di calma servirà agli ultimi indecisi a soppesare bene il proprio orientamento, ma già da ora non sono tra quelli che pensano a sconquassi se la decisione sarà quella di uscire dalla Comunità Europea.

Mauro Novo
mauro at large