domenica 10 aprile 2016

L'ASTRONOMIA DI MAURO OMASSI: UNO SGUARDO VERSO IL CIELO: I PIANETI, SECONDA PARTE

Uno sguardo verso il cielo : i pianeti –  seconda parte

Dopo aver visto i pianeti giganti Giove e Saturno,  ora diamo un’occhiata ai pianeti più vicini alla Terra, Marte, Venere e Mercurio, i più simili al nostro pianeta come composizione e dimensioni, e un altro sguardo a quelli più lontani, Urano e Nettuno e al pianeta nano Plutone.
Osserviamo il Sistema Solare nel suo complesso


Mercurio
Pianeta più vicino al Sole, senza satelliti, diametro 4880 km. Osservabile ad occhio nudo o al telescopio poco prima del tramonto o del sorgere del Sole. Non offre molti dettagli visibili. Sembra, a dispetto della torrida temperatura, che vi siano tracce di acqua.

Foto Nasa

Venere
Pianeta celeberrimo, porta il nome della dea dell’amore, molto simile alla Terra come dimensioni (12103 km) e composizione, purtroppo le condizioni al suolo sono da inferno dantesco, temperatura media 500 gradi e pressione 400 atmosfere, le rare sonde che sono riuscite ad atterrare (russe) non hanno resistito oltre 60 minuti. E’ l’astro più luminoso del nostro cielo (nei periodi orbitali in cui è visibile), al telescopio mostra pochi dettagli, al massimo si intuiscono le nubi che lo avvolgono come una cappa.

Foto Nasa

Questo è quanto ho potuto fotografare io al telescopio - Essendo un pianeta
interno rispetto alla Terra, mostra le fasi come la Luna


Marte
Il pianeta rosso, forse per questo porta il nome del dio della guerra, è quello le cui caratteristiche lo rendono ipoteticamente adatto allo sviluppo della vita. Tramontati definitivamente i mitici canali marziani di Schiaparelli, rivelatisi illusioni ottiche, è attualmente esplorato al suolo dalla sonda rover Curiosity e osservato da numerose sonde in orbita. Per ora nessuna notizia dei marziani, ma continueremo a cercarli con altre sonde, che ci sia acqua è quasi certo e sicuramente c’è stata abbondante nel tempo passato. (molto passato..) Caratteristiche di Marte sono le calotte polari, coperte da anidride carbonica ghiacciata e la cui dimensione varia in base alle stagioni
E’ visibile facilmente ad occhio nudo come un astro luminoso e leggermente rossiccio, in questo periodo si vede alto verso le 4 del mattino, con un  piccolo telescopio si vede pochino, con uno medio si intravvedono le calotte polari e qualche dettaglio della superficie.

Immagine  Nasa con in evidenza la Valle Marineris, un enorme canyon di 1000 km


E questo è quanto sono riuscito a riprendere io – Marte è piccolo e attualmente si trova in un punto dell’orbita molto distante dalla Terra. Sono visibili entrambe le facce

 

Urano
Terzo pianeta come grandezza (51.000 km) è un gigante gassoso sul genere di Giove e Saturno, pochi i dettagli visibili anche dalle sonde spaziali, da Terra si vede come un  pallino verde/azzurro. Dispone di un sistema di satelliti, i principali sono  ArielUmbrielTitaniaOberonMiranda, diametri da 1000 km a 1500, visibili
con un buon  telescopio

Urano ( foto Nasa)

E questo è quello fotografato  personalmente da Crescentino.. non è molto.


Nettuno
Pianeta gassoso di 49.500 km,  molto simile ad Urano, poche le caratteristiche visibili sulla superficie, si distingue una macchia vorticosa simile a quella di Giove, le dimensioni e l’intensità della quale variano nel tempo. Numerosi satelliti ruotano attorno al pianeta, ma il principale e più interessante è Tritone (2700 km) perché geologicamente attivo con dei vulcani in fase attiva.

Immagine Nasa e  foto personale di Urano – fidatevi, è lui. Con mak180/2700








Plutone
Osservando la tavola con le orbite dei pianeti, vediamo due particolarità: la prima è che l’orbita di Plutone è diversa dalle altre, è sempre stato considerato il pianeta più distante dal Sole, ma non lo è sempre, a volte interseca quella di Nettuno  che diventa quindi a sua volta il più distante. Questa orbita particolare potrebbe teoricamente portare allo scontro fra i due pianeti, non succcederà per diversi motivi, nessuna paura (.. forse). Platone (2370 Km) e  il suo satellite Caronte ( 1270 Km) sono stati osservati da vicino pochi mesi fa dalla sonda New Horizon , che sta ancora inviando immagini spettacolari
Era stato degradato a pianeta “nano”,  chissà se ora ci ripensano


Gli incredibili dettagli di Plutone inviati da New Horizon da 5 miliardi di Km !


Asteroidi
La seconda particolarità è che lo spazio fra Marte e Giove è occupato, anziché da un  pianeta, da una miriade di frammenti che fanno pensare ad un  pianeta che si è frantumato. E’ la fascia degli asteroidi. Alcuni frammenti hanno la dimensione di un piccolo pianeta, il più grande è Cerere (diametro 1000 km), scoperto dall’italiano Piazzi dall’osservatorio di Palermo nel 1801.
La sonda Dawn è attualmente in obita intorno a Cerere, si sta cercando di capire cosa siano quei punti luminosi in diverse parti del pianetino – Civiltà extraterrestre o depositi di sale?

Osservare, e fotografare, i piccoli pianeti e quelli più distanti richiede l’uso di telescopi medio grandi, ma qualche soddisfazione su Marte e Venere si può avere anche con telescopi amatoriali.  Io ho utilizzato uno strumento molto adatto all’osservazione dei pianeti, un maksutov 180/2700. Anche con i grandi telescopi terrestri non si sono raggiunti
apprezzabili risultati, soltanto con le sonde spaziali che possono avvinarsi ed entrare nelle loro orbite è possibile studiarli in  modo approfondito, e le sorprese non stanno mancando,
il Sistema solare è molto più complesso di quello che ci si aspettava.
Testi e immagini personali copyright by Mauro Omassi
Cordiali saluti
Mauro Omassi

Nessun commento:

Posta un commento