Cari lettori, ecco un’azione
assolutamente coraggiosa di un PM che non si lascia intimidire dalla retorica
bolsa di regime (con regime non intendo il Governo, ma tutti quei poteri
finanziari e non che giocano contro e non a favore dell’Italia). E guardate che
l’indagine non parte per difendere Berlusconi in quanto Berlusconi, ma per
chiarire un’azione che ha fatto cadere un Governo democraticamente eletto.
L’avvocato Marco Mori, difensore di molte cause sociali a difesa del cittadino
comune, ne ha per tutti. Monti, Draghi, Padoan, Prodi ed anche lo stesso
Berlusconi in quanto sostenitore del governo Monti, che ha portato l’Italia ad
uno stato di sudditanza all’euro e alla UE.
Un PM coraggioso apre un
processo contro il golpe finanziario: non lasciamolo solo
A FIRMA
DELL’AVV. MARCO MORI
Nel 2011
l’Italia subì un colpo di Stato. Il governo capeggiato da Silvio
Berlusconi,
non convinto di percorrere la via dell’austerità, parlò di uscita del nostro
Paese dall’euro e la finanza immediatamente passo all’attacco sostituendo
Berlusconi con un proprio governo, quello di Mario Monti. Qui il punto non è
difendere o meno Berlusconi, che dopo aver subito tutto questo, per bieca
convenienza, si alleò con chi lo aveva deposto votando un atto eversivo come il
pareggio in bilancio in Costituzione. Il pareggio in bilancio rappresenta
infatti la resa dell’Italia alla dominazione straniera, impedendo al Paese il
libero esercizio della propria sovranità economica con violazione evidente dei
principi fondamentali della Costituzione (artt. 1-11).
Che cosa accadde nel 2011 lo sappiamo bene. La banca
centrale europea annunciò che non avrebbe più comprato i nostri titoli di Stato
sul mercato secondario. Le agenzie di rating iniziarono a declassare i nostri titoli
di Stato e Deutsche Bank vendette i titoli italiani in suo possesso. L’azione
coordinata degli organismi finanziari provocò l’impennata artificiale dello
spread. Tutto questo ovviamente non bastava a portare alla resa di Berlusconi
che ben sapeva che uscendo dall’euro e recuperando la sovranità monetaria in un
Paese di grande produttività e forza industriale come l’Italia non avrebbe
avuto alcun problema a disintegrare il dominio finanziario. Allora la finanza
colpì le sue aziende e la paura di perdere la propria ricchezza lo portò alla
resa ed all’avvento di Mario Monti, ovvero colui che con le sue politiche ha
distrutto il Paese rendendo scientemente molto più difficile di allora
un’uscita dal cappio europeo. Monti ha infatti distrutto, con politiche mirate,
i settori trainanti dell’economia italiana a finché la ribellione non potesse
più essere una scelta praticabile.
Il disegno
fu semplice e chiaro, la crisi dello spread si concluse non per le azioni
distruttive di Monti ma unicamente quando la banca centrale tornò ad annunciare
che avrebbe comprato illimitatamente i titoli di Stato italiani sul mercato
secondario. Ovviamente tale azione fu subordinata a politiche lacrime e sangue
volte allo smantellamento della sovranità italiana. Insomma nel 2011 subimmo
un’occupazione paragonabile a quelle di carattere militare.
Il Paese non
reagì all’aggressione e la classe politica si posizionò sulle tipiche posizioni
collaborazioniste che vediamo in atto ancora oggi con Padoan al timone. Avete
letto bene, ho scritto Padoan e non Renzi. Renzi infatti è l’uomo immagine
scelto dalle forze d’occupazione, ma il Paese è governato dal ministro
dell’economia, uomo di stretta fiducia della finanza.
E veniamo a
Michele Ruggiero, è questo il nome dell’unico PM italiano che ha avuto le
“palle” di reagire concretamente a questa situazione. Ovviamente visto che la
competenza in merito agli atti eversivi commessi (delitti contro la personalità
dello Stato punibili ex artt. 241 e ss. c.p.) appartiene alla dormiente Procura
di Roma, Ruggiero ha dovuto “inventarsi” qualcosa per dare una prima spallata
agli invasori. E la sua intuizione giuridica ha portato al superamento
dell’udienza preliminare ed all’apertura del dibattimento in un processo dove i
fatti del 2011 verranno analizzati con attenzione. Si celebrerà un processo
dove la sovranità e l’indipendenza del Paese saranno al centro del dibattito.
L’intuizione del PM di Trani è brillante. Ruggiero
infatti ha trovato il modo di attaccare la finanza portando alla sbarra otto
tra analisti e manager delle agenzie di rating Fitch e Standard&Poor’s.
Tali agenzie sono accusate di manipolazione del mercato (ecco come il PM ha
aggirato la competenza romana) per aver fornito false informazioni
sull’affidabilità dell’Italia come creditore. Lo scopo che il PM ben conosce fu
una destabilizzazione dell’Italia sui mercati finanziari deprezzando i titoli
di Stato. Tutto questo per imporre un colpo di Stato che mantenesse l’Italia
sotto il dominio finanziario.
Michele
Ruggiero ha svelato all’Italia, grazie ad un’e-mail interna di S&P
dell’agosto del 2011, che già tre mesi prima delle dimissioni di Berlusconi,
prima ancora della lettera con cui BCE detto la politica di austerità che
l’Italia avrebbe dovuto attuare per avere il suo supporto, l’agenzia sapeva del
cambio di governo in Italia. Nella lettera, come confermato da numerosi organi
di informazione, si consigliava agli investitori di “prendere tempo” perché in
Italia c’era la possibilità che venisse imposto un governo tecnico perché
Berlusconi era sotto pressione da ogni parte. Ecco che l’oggetto del processo
riguarderà indirettamente proprio quei delitti contro la personalità dello
Stato che la Procura romana ignora. Insomma da Trani, in caso di condanna e
conferma che nel 2011 l’Italia subì un colpo di Stato, potrebbe partire
l’offensiva nazionale all’occupazione straniera che ci sta annientando giorno
dopo giorno con l’avvallo dei collaborazionisti al governo.
L’economia
da sola non salverà il Paese. Non può farlo. Il Paese si salverà solo se assieme
alla ripresa di politiche economiche volte all’interesse nazionale la
Magistratura colpirà, Costituzione e codice penale alla mano, quel potere
finanziario costituito che ci ha portato in questo incubo, recuperando da essi
il maltolto con quegli strumenti giuridici che l’azione penale consente.
Dobbiamo riprenderci quel tessuto produttivo che ci è stato sottratto con
azioni criminali.
Peraltro
tornando a Padoan è tutt’altro che irrilevante rammentare ai lettori che lo
stesso ha deciso di non far costituire lo Stato contro le agenzie di rating nel
processo in corso, non procedendo neppure alle richieste di risarcimento per
quei danni erariali che la Procura aveva evidenziato (su tutti i 2,5 miliardi
pagati da Monti senza fiatare a Morgan Stanley in forza del declassamento
dell’Italia da parte di S&P. Soldi dovuti in virtù di una clausola di un
contratto derivato incredibilmente sottoscritto dal governo italiano. Clausola
prontamente onorata dal servile Monti nonostante S&P, che conta tra i suoi
azionisti proprio Morgan Stanley, fosse già sotto inchiesta).
Insomma
mentre qualche euro imbecille insiste nel dire che Monti ha salvato il Paese la
realtà è che un PM ed un GUP hanno già dimostrato il contrario e questo
nonostante l’assordante silenzio mediatico e l’ostruzionismo del governo che si
schiera con i nemici del Paese. Ruggiero ha ironicamente definito sorprendente
la scelta di Padoan di non costituirsi, comunque ciò che conta è che il
processo va avanti.
Sosteniamo
questa Procura coraggiosa che può fare il primo fondamentale passo che porterà
anche alla futura condanna di almeno 3/4 della classe politica italiana che ha
lavorato al fianco dei nostri nemici perseguendo lo smantellamento della
sovranità e dell’indipendenza nazionale.
Ruggiero da
speranza a tutto il Paese e noi non dobbiamo lasciarlo solo. Diffondiamo quanto
sta accadendo rammentando anche che durante il processo saranno escussi come
testi tra gli altri addirittura Monti, Padoan, Draghi e Prodi. Ovvero alcuni
dei principali traditori della nostra Repubblica.
Seguiremo il
processo passo dopo passo soprattutto perché proprio da tali testimonianze si
potrà dare ulteriore impulso alle denunce che porto da tempo avanti contro la
cessione della sovranità nazionale. Sarà istruttivo sentire Monti e Padoan che
raccontano quanto da essi compiuto davanti ad un PM che li vorrebbe alla sbarra
con il ben diverso ruolo di imputati.
Speriamo che
anche a Roma qualche Magistrato sappia rendere onore al lavoro del Collega e
trovi il coraggio di procedere.
Avvocato
Marco Mori
Mauro, per favore basta con questi post. Stai rasentando il ridicolo.
RispondiEliminalettore che si sta annoiando...
ma no, io controllo solo che D'Angelo non scriva cose da querela, poi si cura ed e' libero di curare i suoi spazi, D'Angelo e' detestato dalla metà dei lettori del blog, e' una specie di JR dei blog, amato molto dagli anziani per gli articoli di religione ( mi creda , mi fermano per la strada a ringraziarmi...ed e' vero ) , ha questa ossessione per Berlusconi che non gli passa, ma eì un uomo intelligente e un po' paranoico come lo sono anche io nei miei limiti.
RispondiEliminase non vuole leggere i post di D'Angelo non li legga , molto semplice, ma se i post arrivano a 50 letture, quei lettori li lei non li rispetta?
In mezzo a tante inchieste pilotate è' una notizia che merita attenzione se venisse fuori il complotto. Certo non vengo a chiedere a lei consigli sul cosa pubblicare o no.
RispondiEliminaÈ evidente che berlusconi sia stato "eliminato" perché non assencondava sufficientemente i poteri porti.
RispondiEliminaÈ stato poi sostituito con i governi monti, letta e renzi, non espressione della volontà popolare ma molto più fedeli alla trojka che schiaccia i cittadini.
Praticamente hanno fatto la versione soft di quanto poi è accaduto in Grecia.
il bello è che pure io leggo i post. Ammetto che se lo faccio alla sera tardi, a volte mi addormento, perché sono troppo lunghi e a volte ripetitivi.
RispondiEliminaA volte sono d'accordo con il sig. Maurizio a volte no, capita. Ma quando è troppo è troppo. Un po' di tregua o almeno un po' di sintesi...
lettore che si sta annoiando...
Lunghi posso ammetterlo. Ripetitivi dove? Sono tutti diversi e quando trattano di argomenti affini è perché ci sono novità o nuovi punti di vista. Osservi meglio. Ci sono lettori che commentano dopo aver letto poco più del titolo! Non è serietà: io parlo su fatti concreti non su posizioni ideologiche o di gente acigna e insoddisfatta della vita al punto da trovare un bersaglio qualsiasi e colpirlo demagogicamente senza avere argomenti. L'ho già dimostrato con la Musica, le Fiabe e le Religione, e lo posso dimostrare facilmente anche con la Politica.
RispondiEliminaBene, vedo che anche altri arrivano alle mie conclusioni... Il post-atore è capace a fare il copia incolla ma incapace sia di trarre delle sintesi che di scrivere alcunchè di sua testa, inoltre ormai ha inflazionato oltre misura il blog illudendosi che gli accessi siano merito suo, mentre sono al 99 per cento finalizzati a leggere le notizie e gli spetteguless locali.
RispondiEliminaDaiantai
Perché non va a rompere le scatole alla Venegoni cosi magari si becca pure qualche denuncetta? Non sono tutti bravi come me. Io magari dico che strangolerei qualcuno ma rimane (almeno per il momento) tutto teoria; qualcun'altro magari lo fa sul serio.
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