martedì 21 luglio 2015

ANTIMAFIOSI DI PROFESSIONE: ROSARIO CROCETTA,

QUANDO VEDO IL PRESIDENTE DELLA SICILIA ROSARIO CROCETTA IN TV MI VIENE DA PENSARE CHE IN ITALIA E IN SICILIA IN MODO PARTICOLARE SI SIA INVENTATA UNA NUOVA PROFESSIONE ALTAMENTE RETRIBUITA: L'ANTIMAFIOSO!!!
PARE INVECE CHE IL SIGNOROTTO DI SICILIA NON ABBIA MAI FATTO LAVORARE L'ASSESSORE ALLA SANITA' BORSELLINO CHE ALLA FINE DISGUSTATA DAI MANEGGI CHE GLI AMICI DEL PRESIDENTE PERPETRAVANO  A MAN BASSA  SI SIA DIMESSA.

CHE LA TELEFONATA DELLA DISCORDIA ESISTA O NON ESISTA  IL SIGNOR CROCETTA SE NE DEVE ANDARE.

IL BLOGGER



Da DirettaNews.it

Crocetta verso la resa: “Riforme in tempi

brevi poi dimissioni”

Proseguono le polemiche contro il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, dopo la pubblicazione di un’intercettazione in cui il suo medico personale, Matteo Tutino, parlando con lui al telefono, sottolinea che l’ex assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, deve fare la fine del padre Paolo, ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992. Più volte la procura di Palermo ha smentito l’esistenza della telefonata e anche il ministro Alfano ha chiesto massima chiarezza.

Secondo il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, il problema non è però l’intercettazione incriminata: “Per la telefonata inesistente l’ho difeso. Per le intercettazioni vere no. E queste confermano l’esistenza di un cerchio magico che ha messo in piedi e che gli sta facendo perdere la faccia. Un cerchio diventato un governo parallelo, un sistema di rapporti che vede coinvolti l’ex magistrato antimafia Antonino Ingroia, l’ex presidente dell’Antimafia Beppe Lumia, il medico che sparlava di legalità Matteo Tutino, il manager di Villa Sofia Giacomo Sampieri, e altri registi non proprio occulti”.

Crocetta, da parte sua, ha delineato al ‘Corriere della Sera’ la sua exit strategy, prospettando in tempi brevi la fine della legislatura: “Tempi brevi. Per poveri, province, acqua pubblica, bilancio e sblocca-Sicilia potrebbe bastare un mese”. Oggi alle 16, il presidente della Regione Sicilia parlerà all’Ars e al quotidiano di via Solferino ha anticipato il contenuto del suo intervento: “Dirò che non posso dimettermi su una motivazione inesistente, su una telefonata e su una frase smentite dalla Procura”.

Il governatore ha quindi ribadito che sosterrà di non essere “disponibile a subire all’infinito il martirio, deciso a continuare a combattere il malaffare. Ma che, fatte alcune cose importanti per la Sicilia, per questa terra che rischierebbe la fine della Grecia, possiamo valutare con Parlamento e maggioranza, dentro il centrosinistra, un percorso per una chiusura anticipata della legislatura”.
GM

1 commento:

  1. Condivido assolutamente. Uno che ha cambiato non so se 36 o 38 assessori non ha più una giunta ma solo una poltrona da conservare. E' vero che la legge glielo consente ma ci sono anche questioni di opportunità e, direi, onestà politica. Stesso discorso per quanto riguarda Marino a Roma. Sono tutti innocenti agnelli nel mezzo di un mattatoio che non vedono o non fingono di vedere.La Sicilia spende di più delle regioni produttive del Paese w non produce niente. Persino il succo delle favolose arance è mischiato col succo di arance brasiliane. Chissà che in qualche cartoccio qualcuno non trovi prima o poi qualche Vedova Nera delle foreste brasiliane.

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