domenica 17 maggio 2015

AMICI ANIMALI, BY D'ANGELO

REGGIO C., PETIZIONE ONLINE PER LE "VACCHE SACRE" DELL' 'NDRANGHETA: "NON ABBATTETELE"

"Vanno riallocate. Perché devono pagare colpe altrui?"

REGGIO C., PETIZIONE ONLINE PER LE
E' stata avviata una petizione online per dire no alla decisione con cui il prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, ha disposto nei giorni scorsi l'abbattimento delle cosiddette "vacche sacre", i bovini di proprietà della 'ndrangheta che vagano liberamente provocando danni alle colture agricole e vengono considerati anche un pericolo per la circolazione stradale e ferroviaria. A promuovere la petizione è stato il sito "Firmiamo.it", che chiede, in un comunicato, "se davvero il crudele sterminio degli animali sia l'unica strada. Le vittime di questa mattanza legalizzata sono dei bovini, spesso di proprietà di affiliati della 'ndrangheta. Preso atto che il problema deve essere risolto, la petizione propone il sequestro degli animali e la loro riallocazione in nuove location dove possano continuare a vivere". "Uccidere è una soluzione - si afferma nel testo della petizione - facile e veloce di un Paese che non sa governarsi. Organizzarsi e preservare la vita di questi animali sarebbe invece la risposta di un Paese intelligente e democratico verso tutti, animali compresi. Se le povere vacche sono lasciate pascolare senza controlli, di chi è la colpa? Dell'uomo o dell'animale? E se la colpa è dell'uomo, perché deve essere l'animale a farne la spese, addirittura con la vita?".

AUSTRALIA, "ROBOT AL POSTO DI CANI E GATTI": E' SCIENZA O FANTASCIENZA?

Melbourne, i ricercatori: "Possibile entro 10-15 anni"


Non solo maggiordomi o badanti: entro 10-15 anni anni i robot potrebbero prendere il posto del cane e del micio di casa, in una sorta di "carica dei robotpet", come vengono chiamati dagli esperti gli automi che imitano Fido. Ne sono convinti i ricercatori dell'università australiana di Melbourne, che descrivono il nuovo scenario ai limiti della fantascienza sulla rivista "Frontiers in Veterinary Science". Ma è chiaro: nessuno potrà sostituire i nostri amati amici a quattro zampe, neanche il più arguto degli studiosi.
''Potrebbe suonare surreale avere animali domestici virtuali o robotici, ma per le prossime generazioni potrebbe essere una cosa del tutto naturale'', osserva Jean-Loup Rault, coordinatore della ricerca che punta a riprodurre i migliori amici dell'uomo su chip e circuiti elettronici. Il ricercatore è convinto che il cambiamento potrà avvenire (sic!) in poco più di un decennio: ''Non è una questione di secoli. Se nel 2015 sulla Terra vivranno 10 miliardi di esseri umani, è probabile che le cose cambieranno prima di quanto possiamo pensare. Se qualcuno avesse descritto Facebook 20 anni fa, gli avrebbero dato del matto. Ma in Giappone è già possibile vedere persone molto affezionate al loro cane-robot. Al punto da celebrare i funerali quando i circuiti finiscono di funzionare''. A fare da apripista negli anni '90 è stata la moda del Tamagotchi, l'animaletto elettronico da accudire 24 ore su 24. Si calcola che da allora ne siano stati venduti oltre 76 milioni in tutto il mondo. Poi sono arrivati i mondi virtuali nei quali si allevano animali 2.0, come Happy Farm. Quindi è stata la volta dei primi cani robot, come Aibo della Sony, trattato come un vero cane nelle case in cui è entrato finora. Su Google ci sono numerosissimi brevetti di cani-robot, osserva Rault, e ''tutti sono convinti che il mercato possa decollare nei prossimi 10-15 anni''. Fin da adesso, però, si comincia a discutere dei problemi etici che l'arrivo del robot-Fido potrà comportare, per esempio rispetto alla dipendenza emotiva di un umano da un robot. Dall'Australia promettono che per i mici sarà più difficile: ''Costruire robot-gatto - conclude Rault - è più difficile perché i gatti sono animali imprevedibili''. Intanto, noi non pensiamo ad altro se non a coccolare i nostri animali domestici. In carne, ossa e pelo.

BOLOGNA, PICCHIA IL CANE A COLPI DI BADILE: SALVATO, GLIELO RIAFFIDANO

L'animale dimesso dopo le cure. Il 53enne sotto accusa

BOLOGNA, PICCHIA IL CANE A COLPI DI BADILE: SALVATO, GLIELO RIAFFIDANO
Un uomo di 53 anni di Varignana, vicino a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, ha ammesso con i carabinieri allertati da una telefonata al 112 di aver picchiato il proprio cane a colpi di badile, riducendolo in gravissime condizioni. Più e più volte, secondo il racconto di un vicino. Il proprietario del cane all'inizio ha negato, dicendo che l'animale era rimasto ferito nella rete metallica. Ma lì non c'era alcuna traccia di sangue. Poi l'uomo ha detto di averlo picchiato, perché avrebbe attaccatto la figlia. L'unica certezza è la brutalità, come riferito da un testimone, con cui l'uomo avrebbe picchiato l'animale lasciandolo agonizzante con la testa spaccata.
La bestiola è stata affidata alle cure di un veterinario di Imola, che l'ha subito stabilizzato. Ieri, però, l'animale è stato dimesso e riaffidato al proprietario. Stando alle informazioni acquisite dai carabinieri, rileva "Il Resto del Carlino", l'uomo non avrebbe mai dimostrato violenza nei confronti del cagnolino fino all'altra sera. Sta di fatto che, non appena verrà formalizzata, dovrà rispondere dell'accusa di maltrattamento di animale. Non è un controsenso?

PALERMO, CAVALLO CHE TRAINAVA UNA CARROZZA STRAMAZZA PER TERRA

Ferito. Un altro imbizzarrito ha danneggiato due auto

PALERMO, CAVALLO CHE TRAINAVA UNA CARROZZA STRAMAZZA PER TERRA
Traffico in tilt in via Roma a Palermo per un cavallo che è stramazzato a terra e si è ferito. L'animale che trainava una carrozza è rimasto sull'asfalto davanti all'ufficio postale. Si sono create lunghe auto perché la carreggiata è stata ristretta. Poco prima un altro cavallo imbizzarrito in via Messina Marine ha danneggiato due auto in sosta una Ford Ka di una donna di 34 anni e la Toyota Yaris di un palermitano di 59 anni. Quest'ultimo, rimasto ferito, è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all'ospedale Buccheri La Ferla.

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