Nucleare, interrogazione M5S su ritardi carta Cnapi
«Il malgoverno e le scelte clientelari a fini elettorali mettono di nuovo a repentaglio la salute dei cittadini su un tema delicatissimo come la dismissione nucleare» denunciano i deputati M5S della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici.
«Assieme ai media nazionali, notiamo che tanto più si avvicinano le prossime elezioni e tanto più si allontana la presentazione pubblica della Carta Cnapi, mappa che indica i siti possibili per la costruzione del deposito unico atto a custodire tutte le scorie radioattive italiane».
Secondo il cronoprogramma concordato con la Sogin, infatti, i ministeri dell'Ambiente
e dello Sviluppo Economico avrebbero dovuto emettere entro il 13 aprile la Carta delle Aree potenzialmente idonee. E da quel giorno sarebbe partito il periodo di comunicazione con i cittadini in un percorso concordato con Ispra e Sogin. Ma della Carta non v'è traccia.
Il deputato Mirko Busto, che all'interno della commissione segue da tempo gli sviluppi del decommissioning italiano, annuncia: «Sulle lungaggini nella redazione e presentazione della carta Cnapi, abbiamo depositato un'interrogazione per verificare la reale natura del ritardo. Attendiamo questo e altri dettagli dalla viva voce dei ministri Federica Guidi e Gian Luca Galletti, di cui però sottolineiamo da tempo la reticenza su aspetti tecnici e organizzativi dello smantellamento».
«Oltretutto - aggiunge - questi ritardi comportano un maggior costo per la collettività perché nel frattempo le nostre scorie ad alta attività riprocessate sono in Francia e Inghilterra, che certo non ce le tengono gratis. Ci chiediamo se dobbiamo aspettare la fine della campagna elettorale, e quindi giugno, perché i ministeri emettano un documento che preferiscono tenere nel cassetto».
Tra gli ultimi scivoloni del Governo sul nucleare italiano, anche l'indicazione di un rinviato a giudizio per abuso d'ufficio e turbativa d'asta alla direzione dell'ISIN, l'ente che in base al D.lgs. 45/2014 dovrà vigilare appunto sul decommissioning nucleare.
«Si tratta di una nomina non ancora stralciata, nonostante le ultime vicende giudiziarie» osservano e concludono i deputati M5S della Commissione Ambiente «Il nome di Antonio Agostini, ancora ben saldo nella poltrona di segretario generale del ministero dell'Ambiente, è sulla scrivania di Matteo Renzi in attesa di una firma di ratifica. Auspichiamo che Raffaele Cantone tramite l'Anac faccia chiarezza sul caso, dopo aver ricevuto una segnalazione in merito. Troviamo infatti vergognoso che il suo nome figuri nell'elenco dei responsabili della prevenzione della corruzione e per la trasparenza dei Ministeri del nostro Paese».
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Mirko Busto
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