domenica 12 aprile 2015

LEZIONI DI MUSICA, QUINTA E ULTIMA LEZIONE SUGLI ACCORDI...LE ALTRE TIPOLOGIE, BY D'ANGELO ( CHE OGGI CI METTE ANCHE LA FACCIA )








LE ALTRE TIPOLOGIE DI ACCORDI (ultima lezione sugli accordi)

Con questa 5° lezione concludiamo il discorso sugli accordi (anche perché penso che a qualcuno siano venuti un po’ a nausea…). E come al solito, ancora un po' di vocabolario.
  • Gli accordi eccedenti (o maggiorati) sono accordi in cui la nota specificata dopo il nome dell’accordo in questione è aumentata di un semitono, ossia in pratica è un Diesis (#). Es. Fa6+ (Fa sesta eccedente) è formata dalle note Fa-la-do-re#, giacchè la sesta nota dell’accordo di Fa è Re (fa-sol-la-si-do-re-mi-fa), che, aumentata di un semitono, diventa appunto Re#. Se la nota in eccedenza è inclusa nella triade di base, le note saranno solo 3 e non 4. Es. Fa5+ (Fa quinta eccedente) è formata dalle note Fa-la-do#.
  • Gli accordi composti non sono altro che accordi con l’aggiunta della nota specificata dopo il nome dell’accordo in questione (in realtà includono anche gli accordi eccedenti di 4 note, ma in questo caso ho preferito includerli nella categoria “eccedenti”). Es. Fa6 (Fa sesta) è formata è formata dalle note Fa-la-do-re, giacchè la sesta nota dell’accordo di Fa è Re (fa-sol-la-si-do-re-mi-fa). In questo caso non abbiamo eccedenza della nota in aggiunta né di una nota già compresa nella triade.
  • In un gruppo di 3 note, quale è il grado di importanza tra i vari gradi dell’accordo? In musica il grado più importante in assoluto è sempre, invariabilmente il 1°, che viene chiamato “Tonica”. Viene poi il 5° grado (o 3° nota), chiamato “Dominante”, ed infine il 3° grado (o 2° nota), chiamato “Mediante”.  Quando le note non sono più 3 ma 4 ( ci fermiamo a 4 per ora!) il discorso cambia leggermente, ma lo si vedrà quando si imparerà a usare gli accordi sulla tastiera. Qui diciamo solo che quando si vogliono suonare solo 2 o 3 tasti anziché 4 si prediligono determinate note a seconda delle circostanze e delle preferenze, che non sono mai le stesse, in quanto ognuna di esse ha un incidenza armonica differente dalle altre (la Tonica ha effetto conclusivo, la Mediante determina se l’accordo è maggiore o minore, la Dominante è il penultimo grado prima di finire sulla Tonica e tutte le altre, 7° compresa, hanno funzione di dissonanza più o meno forte o di tensione armonica).
  • Cosa significa la notazione con due accordi separati da una barra, come ad esempio C/G (Do/Sol)? Fondamentalmente significa che si suona l'accordo a sinistra della barra, in questo caso il Do, ma la nota più bassa dell'accordo deve essere quella indicata a destra dell'accordo: nel nostro caso, il Sol (quindi l’accordo di Do-mi-sol si suonerà in effetti Sol-do-mi). La cosa è molto importante se si sta suonando il pianoforte (o la chitarra basso!), un po' di meno nel caso si facciano semplicemente accordi alla chitarra.

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Come si costruiscono i seguenti accordi:
  1. Eccedenti e Diminuiti (non viene qui inclusa la 7° perché prende il nome di “maggiore” e non di eccedente). N.B. - Gli accordi Diminuiti qui esaminati non sono da confondersi con quelli studiati nella terza lezione. In questo caso infatti si abbassa solo il grado indicato e non il 3° ed il 5° come in quello classico già spiegato. Qui ho incluso gli accordi che NON includono una quarta nota.
  2. Composti, cioè che includono una 4° ed eventualmente una 5° nota, oltre alla triade di base. In quasi tutti gli accordi composti è buona norma aggiungere una settima minore, che più sotto ho trascritto tra parentesi, ma si deve valutare di volta in volta, a seconda delle esigenze armoniche. NB. - Le quarte note è preferibile prenderle in un’ottava superiore, dato che nella stessa ottava producono più dissonanza: sono cose che potete capire solo quando mettete mano allo strumento, ascoltando i vari suoni che vi si producono.

  1. Eccedenti e Diminuiti:
-         l’accordo di Do 3° eccedente (Do3+, scritto anche Do3magg) è composto dalle note Do-mi#(fa)-sol, cioè abbiamo il Mi aumentato di un semitono, che in questo caso è di nuovo un tasto bianco, non essendoci il tasto nero tra il Mi ed il Fa.
-         l’accordo di Do 5° eccedente (Do5+, scritto anche Do5magg) è composto dalle note Do-mi-sol#, cioè abbiamo il Sol aumentato di un semitono.
-         L’accordo di 5° diminuita (Do5dim, da non confondersi con l’accordo diminuito classico), è costituito dalle note Do-mi-solb; non è quindi da confondersi con l’accordo diminuito classico che è costituito dalle note Do-mib-solb. Qui abbassiamo solo il 5° grado e non anche il 3°.
  1. Composti:
-         L’accordo di Do 2° (Do2, chiamato per lo più di 9°: vai a capire i musicisti…il motivo è probabilmente per quanto già accennato, e cioè che i suoni ravvicinati producono più dissonanza di quelli posti in ottave diverse) è composto dalle note Do-mi-sol-(sib)-re (il Re è la seconda nota dal Do nella scala Do-re-mi-fa-sol-la-si-do), che però andrebbe suonato sulla tastiera in un modo da “stringere” il più possibile le note tra di loro, a meno di non prendere qualche nota anche con la mano destra (questo discorso vale per tutti gli accordi con almeno 4 note). Quindi andrà suonato: Do-re-mi-sol-sib, a meno che non si cambi ottava per il 2° grado, “allungando” di parecchio le note tra di loro, e costringendo il pianista ad usare addirittura 2 mani (Do-mi-sol-sib-re). L’accordo minore (Dom2) è: Do-mib-sol-(sib)-re.
-         L’accordo di Do 4° (Do4, chiamato per lo più di 11°) è composto dalle note Do-mi-sol-(sib)-fa. Es. di accordo “stretto”: Do-mi-fa-sol-sib. Es. di accordo “allargato”, che vale anche per tutti gli altri tipi di accordi composti: Do-mi-sol-sib-fa. L’accordo minore (Dom4) è: Do-mib-sol-(sib)-fa. (Il Fa è infatti la quarta nota dal Do nella scala Do-re-mi-fa-sol-la-si-do).
-         L’accordo di Do 6° (Do6, chiamato per lo più di 13°) è composto dalle note Do-mi-sol-(sib)-la. Es. di accordo “stretto”: Do-mi-sol-la-sib, “allargato”: Do-mi-sol-sib-la. L’accordo minore (Dom6) è: Do-mib-sol-(sib)-la. (Il La è la sesta nota dal Do nella scala Do-re-mi-fa-sol-la-si-do).
-         L’accordo di 6° diminuita (Do6dim, da non confondersi con l’accordo diminuito classico), è costituito dalle note Do-mi-sol-(sib)-lab; non è quindi da confondersi con l’accordo diminuito classico che è costituito dalle note Do-mib-solb.
-         l’accordo di Do settima maggiore (Do7+ - in questo caso la 7° viene chiamata “maggiore” e non eccedente, per la teoria degli intervalli che non ho spiegato perché prematura) è composto dalle note Do-mi-sol-si, e si distingue dalla 7° minore (Do-mi-sol-sib) per il suo uso in contesti diversi rispetto a quest’ultima (vedi 4° lezione).
-         L’accordo di 8° (Do8) è semplicemente costituito dalla ripetizione del 1° grado, ossia della Tonica; abbiamo quindi Do-mi-sol-do.

P.S. – cos’è tutto questo casino direte voi? Allora, diciamo prima due parole su quello che ho appena scritto. Per spiegare il perché della scelta, che poi non è una scelta, ma un passaggio obbligato, dovrei confondervi ancora di più le idee. Vi dirò solo che tutto quello che abbiamo visto fino ad ora, compresa la lezione di oggi, ESAURISCE virtualmente il discorso sugli accordi. Molti trattati, come ho già avuto modo di spiegare a un lettore, non li capirete MAI, ed è questo il motivo per cui ho dedicato ben 5 lezioni agli accordi, faticando non poco per spiegare dei concetti che sui libri, ma anche, purtroppo, sul web, sono spiegati in modo astruso e complicatissimo, parola mia…dava fastidio anche a me lo stare dietro a tutti questi concetti buttati uno dietro l’altro solo ed esclusivamente per i musicisti navigati. Anche così ci saranno molte domande e molti non avranno capito granchè. Ed è per questo che io sono sempre a disposizione per chiarimenti. Se volete cominciare a studiare musica, questo è il momento.

Prossimamente infatti, dopo una serie di 3 lezioni sulla Storia della Musica, tanto per non rimanere completamente a digiuno della materia, metterò on line (problemi tecnici permettendo che stiamo cercando di risolvere col Blogger) qualche decina di lezioni di base che serviranno di “avviamento” alla musica, con figure e esempi sonori linkabili. Così se alcuni di voi non avessero capito un tubo degli accordi, potranno ricominciare da ZERO l’apprendimento della musica. Le Tonalità, i Giri Armonici ed i Tempi, assieme alla ripetizione della teoria degli Accordi, verranno trattati durante queste lezioni. Mi sono accorto infatti, consultandomi con alcuni lettori, che il discorso degli accordi che a me sembra tanto facile (no comment, direte voi) non lo è affatto senza la presenza dell’insegnante.

Come esercizio per la prossima volta ora costruite agli accordi di Fa2, Fa4, Fa6, Fa8, Fa3+, Fa5+, Fa7+, Fa5dim e Fa6dim.

RISOLUZIONE ESERCIZI DELLA LEZIONE PRECEDENTE SUGLI ACCORDI IN SETTIMA:
  • Domanda: Come esercizio per la prossima volta ora partite dalla nota FA (la quarta nota dal DO) e costruite l'accordo di FA7, quello di FAm7 e quello di Fadim7.
  • Risposta:
  1. L’accordo di Fa7 (Fa maggiore settima) è costituito dalle note Fa-La-Do-Mib. Se infatti contate i semitoni a partire dal FA con la sequenza di intervalli semitonali 4/3/3 otterrete proprio queste 4 note (4 semitoni dal Fa al La, 3 semitoni dal La al Do, ed altri 3 per arrivare al Mib).
  2. L’accordo di Fam7 (Fa minore settima) è costituito dalle note Fa-Lab-Do-Mib. Se infatti contate i semitoni a partire dal FA con la sequenza di intervalli semitonali 3/4/3 otterrete proprio queste 4 note (3 semitoni dal Fa al Lab, 4 semitoni dal Lab al Do, ed altri 3 per arrivare al Mib).
  3. L’accordo di Fadim7 (Fa diminuito settima) è costituito dalle note Fa-Lab-Dob(Si)-Mibb(Re). Se infatti contate i semitoni a partire dal FA con la sequenza di intervalli semitonali 3/3/3 otterrete proprio queste 4 note (3 semitoni dal Fa al Lab, 3 semitoni dal La al Dob(Si), ed altri 3 per arrivare al Mibb(Re, che deve mantenere il nome di Mibbperché va rispettato il nome dei gradi dispari dell’accordo in questione).

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