lunedì 30 dicembre 2013

LAURA RAVARINO PROPONE UN ARTICOLO DEL FATTO QUOTIDIANO DI NICCOLO' VALENTINI PUBBLICATO IL 28 DICEMBRE

Politici, bilancio di fine anno. Solo M5S si salva
di Niccolò Valentini | 28 dicembre 2013 Il Fatto Quotidiano


Il 2013 volge al termine, è un fatto. I panettoni hanno rischiato di restare 
chiusi nei camion dei forconi quest’anno e molti sono rimasti comunque 
invenduti sugli scaffali dei supermercati. È tempo di bilanci. Nella conferenza 
stampa di ieri Letta si è lasciato scappare che ha dovuto “ritirare” il decreto 
salva-Roma, poi si è subito corretto come per non ammettere di essere stato 
sconfitto, di aver dovuto battere in ritirata appunto.

Ma non è la prima volta che il nipote di Gianni Letta fa dietrofront, né la 
prima che ci promette qualcosa senza farlo, o peggio, facendo l’esatto 
contrario.

Subito dopo l’insediamento, a maggio, nella stessa sala stampa di ieri, ci 
aveva comunicato l’agenda con le 4 priorità per i primi 100 giorni del suo 
governo: lavoro per i giovani, decreto Imu, agevolazioni fiscali e legge 
elettorale.

Di giorni ne sono passati più di 200 da allora, ma i giovani disoccupati sono 
aumentati, l’Imu-Tasi-Iuc ancora non si capisce come si chiamerà e che fine 
farà, le uniche detrazioni fiscali sono quelle sui finanziamenti ai partiti che 
saranno del tutto aboliti solo a partire dal 2017 e la legge elettorale è 
ancora molto fumo e niente arrosto.

Nel frattempo Sel e Lega si sono sganciate dalle rispettive coalizioni che le 
hanno portate in Parlamento e fanno finta di stare all’opposizione, Monti è 
svanito silenziosamente in un giorno di ottobre e la Destra si è spaccata in 
due.

Quello del M5S, invece, non sarà stato forse un anno iniziato bene, ma di 
sicuro è finito meglio. I 5stelle non hanno avuto i numeri per fare tutto ma 
hanno già fatto molto. 6 cose su tutte.

Hanno reso finalmente possibile l’espulsione dal Senato di un evasore 
pregiudicato chiedendo il voto palese senza il quale tutti sappiamo che si 
sarebbe comprato qualche senatore in saldo per farsi salvare.

Hanno sventato l’assalto all’articolo 138 che protegge la Costituzione salendo 
sul tetto di Montecitorio e venendo pure sgridati dalla maestrina Boldrini.

Hanno fatto ritirare l’emendamento che puniva i comuni che ostacolavano la 
diffusione delle micidiali slot, le macchinette mangia-soldi rovina-famiglie 
degli amici di Letta.

Hanno fatto ritirare il decreto salva-Roma che prevedeva, tra le altre 
porcate, la privatizzazione di servizi essenziali tra cui l’acqua.

Hanno presentato e fatto approvare l’emendamento Fraccaro sui canoni d’affitto 
fuori mercato dei palazzi del potere, prima annullato e poi reinserito ieri dal 
governo nel consueto decreto delle Millevergogne.

Ma, cosa più importante, specie in un momento così delicato per la 
popolazione, è aver rifiutato fin da subito i 45 milioni di euro dei rimborsi 
elettorali che gli spettavano mentre gli altri stanno ancora cercando di capire 
come fare a continuare a prendere soldi pubblici all’insaputa dei cittadini. 
Questi sono fatti.

Auguri Letta, buona fine e buon principio. Io non so cosa le diceva Andreotti 
durante le cene a casa di suo zio. Forse le diceva che agli italiani basta 
raccontare un sacco di balle per continuare a mangiare ogni anno il panettone, 
tanto il potere logora chi non ce l’ha.

Di anni ne sono passati tanti da allora e adesso siamo profondamente logorati 
dalla logorrea di una classe “dirigente” avida, corrotta e incosciente. Per il 
2014 gradiremmo meno parole e più fatti, magari uno al giorno, proprio come il 
nome della testata che ospiterà questo mio nuovo blog.




ciao
laura

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