mercoledì 24 ottobre 2012

LUCA PEDRALE, CAPOGRUPPO PDL IN REGIONE SULLA VOTAZIONE IN REGIONE SULLA PROVINCIA VERCELLI / BIELLA

SI’ ALLA PROVINCIA FEDERATA BIELLA-VERCELLI, UN SUCCESSO DEL TERRITORIO E DELLA GENTE
"Un successo del territorio e della gente, che ci rende orgogliosi di esserci dati da fare, a gran voce, per richiedere un atto di amore per questi territori”.
Così il presidente del Gruppo consiliare regionale del Pdl Luca Pedrale ha commentato il voto favorevole dell’Aula di Palazzo Lascaris all’emendamento che

 ha fatto salire da 4 a 5 il numero delle Province, coronando la richiesta della popolazione vercellese e biellese, nell’ambito della proposta del Governo sul riordino delle Province piemontesi, di dare vita alla Provincia federata Biella-Vercelli, con Vercelli capoluogo.
“Da domani – ha precisato Pedrale - dovrà partire la battaglia per far restituire alle Province le risorse che il Governo ha loro deliberatamente tolto, in violazione con quanto sancito dalla Carta Costituzionale”.
“Ad assistere al dibatto che si è svolto oggi in Consiglio regionale – ha spiegato il presidente del Pdl – sono arrivati dal biellese e dal vercellese oltre 100 sindaci in fascia tricolore, tanti amministratori locali e tanta gente orgogliosa delle proprie radici, che con la sua presenza ha voluto difendere il proprio territorio in una battaglia che non ha colore politico e che non è stata portata avanti per questione di posti, di poltrone, di cariche politiche. Si è trattato, infatti, di un tema importante, profondo, in grado di scuotere cuori e coscienze di cittadini e amministratori”.
“Il Consiglio delle Autonomie Locali, creato apposta per difendere e valorizzare le istanze dei territori – ha precisato Pedrale - ha clamorosamente bocciato, caso unico in Italia, proposte che avevano i requisiti richiesti dal Governo in termini di numero di abitanti, di Comuni e di superficie, quale il caso della Provincia federata Biella-Vercelli. Una decisione, quella del Cal, che non poteva essere subita passivamente, in quanto avrebbe comportato, per i nostri territori, enormi problemi sociali ed economici”.
“La Provincia federata Biella-Vercelli – ha concluso l’esponente del Pdl – oltre ad avere i requisiti indicati dal Governo, non prevede la modifica di territori, ma anzi la riaggregazione di terre unite fino al ’92 e che dal dopoguerra ad oggi non sono mai state così compatte. Una compattezza oggi fondamentale e che ci consentirà di difendere posti di lavoro e servizi per i cittadini”.




VOTO DELLA DELIBERA FINALE SUL RIORDINO DELLE PROVINCE
Si precisa che:
- IL VOTO D’ASTENSIONE E’ UN VOTO CONTRARIO 
- LA NON PARTECIPAZIONE AL VOTO POTEVA COMPROMETTERE IL RISULTATO DELLA VOTAZIONE E POTEVA FAR MANCARE IL NUMERO LEGALE

HANNO VOTATO SI IN 19
Botta Marco (Pdl)
Bussola (Pdl)
Cantore (Pdl)
Casoni (Pdl)
Cortopassi (Pdl)
Costa (Pdl)
Formagnana (Gruppo Misto)
Giovine (Pensionati per Cota)
Leardi (Pdl)
Leo (Pdl)
Lupi (Verdi Verdi per Cota)
Mastrullo (Pdl)
Motta Angela (Pd)
Motta Massimiliano (Pdl)
Pedrale (Pdl)
Ronzani (Pd)
Spagnuolo (Pdl)
Toselli (Pdl)
Valle (Progett’Azione)

HANNO VOTATO NO I 3 ESPONENTI DI ITALIA DEI VALORI
Buquicchio
Cursio
Ponso

SI SONO ASTENUTI IN 11
Bresso (Uniti per Bresso)
Dell’Utri (Moderati)
Gariglio (Pd)
Laus (Pd)
Lepri (Pd)
Manica (Pd)
Muliere (Pd)
Pentenero (Pd)
Reschigna (Pd)
Stara (Insieme per Bresso)
Taricco (Pd)

NON HANNO VOTATO MA HANNO DATO LA PRESENZA IN 6
Artesio (Sinistra Europea)
Botta Franco Maria (Pdl)
Cattaneo (Pdl)
Cerutti (Sinistra Ecologia Libertà con Vendola)
Goffi (Udc)
Negro (Udc)

NON HANNO PARTECIPATO AL VOTO TUTTI GLI ESPONENTI DELLA LEGA NORD, DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE OLTRE AD ALCUNI DI PROGETT’AZIONE
Carossa (Lega Nord)
Marinello (Lega Nord)
Tiramani (Lega Nord)
Angeleri (Lega Nord)
De Magistris (Lega Nord)
Gregorio (Lega Nord)
Maccanti (Lega Nord)
Burzi (Progett’Azione)
Vignale (Progett’Azione)
Tentoni (Progett’Azione)
Boniperti (Progett’Azione)
Bono (Cinquestelle)
Biolè (Cinquestelle)

HANNO VOTATO NO I TRE ESPONENTI DI ITALIA DEI VALORI
Buquicchio
Cursio
Ponso





Il blogger dice......


Ma i leghisti della provincia di Vercelli non hanno partecipato al voto?

8 commenti:

  1. Cittadina perplessa se considerarla una vittoria24 ottobre, 2012 14:28

    Pedrale gongola della vittoria e afferma che la QUESTIONE PROVINCIALE non è dettata da cariche e poltrone ma, oltre che dall'orgoglio per le proprie radici, dalla difesa di posti di lavoro e servizi per i cittadini. Sarebbe cosa gradita che elencasse quali posti di lavoro (al di là di quelli dei funzionari e dirigenti provinciali)e soprattutto quali servizi per i cittadini, evitando, se possibile di ricorrere al linguaggio, politichese.

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  2. Il commento è che, come leggo su Amare Crescentino, la decisione finale spetta al Governo Monti, e la Regione ha dato il via libera alla provincia di Asti che è sottodimensionata rispetto agli standard. E allora di cosa parliamo?

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  3. La Lega, se non ho capito male, era forse favorevole al quadrante?
    Se è così, alle prossime elezioni vadano a farsi dare i voti in provincia di Novara.
    Grazie Tiramani, molto legato al territorio.. degli altri.

    E poi, Asti o non Asti, le province o si tolgono tutte o si lascia com'è.

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  4. Cittadina perplessa24 ottobre, 2012 20:13

    Quadrante, linea retta Biella-Vercelli, chi ha votato cosa...ma in sostanza per noi comuni cittadini COSA CAMBIA? la differenza tra linea retta o quadrato nella vita di tutti i giorni quali vantaggi o svantaggi ci procura? attendo sempre l'elenco!!!

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  5. si al quadrante24 ottobre, 2012 21:11

    io ero per il quadrante e spero che in tal senso si esprima Monti

    L'Italia è malmessa , la regione piemonte vicino al fallimento,
    le province unutili carrozzoni.
    (era meglio abolirle)

    leghisti fifoni , PD ipocrita , PDL coerente con l'idea di stato = vacca da mungere.

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  6. Gentilmente, il Sig. Pedrale, potrebbe dare risposta alla cittadina perplessa?
    Perchè anch'io faccio fatica a capire che vantaggi/svantaggi ha portato tutto ciò.
    Grazie

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  7. MUBLE.... MUBLE......25 ottobre, 2012 22:17

    L'assessore alla Sanità piemontese Paolo Monferino ha dichiarato che la Regione Piemonte è tecnicamente fallita a causa del debito consolidato che sfiora i 10 miliardi di euro. Oltre 2000 euro a testa, per ogni piemontese. Tra i partiti è scoppiata una bagarre e Il presidente Cota è dovuto correre ai ripari dichiarando che i conti sono sotto controllo perché si opereranno tagli, razionalizzazioni e svendite del patrimonio regionale.

    Pedrale quando finirete di fare danni?

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  8. semai i danni li ha fatti chi c'era prima

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