IL LIBRO DELLA SETTIMANA: AVERE FIDUCIA DI MICHELA MARZANO

"In una famosa storiella ebraica, un padre chiede al figlio di saltare dalla finestra. All'inizio il ragazzo, spaventato, esita. 'Non ti fidi di tuo padre?' gli chiede quest'ultimo per rassicurarlo. E il ragazzo si decide a saltare. Cadendo, si ferisce. 'Ecco, adesso lo sai,' dice il padre al figlio in lacrime 'non devi fidarti di nessuno. Nemmeno di tuo padre!' Questa storiella è inquietante, ma ci permette di formulare domande fondamentali." Così Michela Marzano dà avvio alla sua riflessione sul senso e sul valore della fiducia negli altri nella società contemporanea in cui, da tempo, dominano paura e sfiducia. Utilizzando autori classici e contemporanei e richiamando non solo le riflessioni di filosofi e sociologi, ma anche di narratori, poeti e psicoanalisti, Michela Marzano elabora una vera e propria etica della fiducia. Un pensiero attento e intenso che si interroga sul "come" ci affidiamo o no ai nostri simili, ma anche sulla nostra posizione nel mondo a partire dalla fiducia che accordiamo o neghiamo. Nel trionfo della società liberista, dove la sociologia e la psicologia hanno costruito una "religione della fiducia di sé", si crede di vivere in una "società affidabile". In realtà, afferma l'autrice la nostra società contemporanea è una società della sfiducia. È un mondo in cui la paura vince e il sospetto dilaga. Perché la fiducia è pensata e concepita solo come riproduzione contrattuale del rapporto debitore-creditore.
Nata nel 1970 a Roma, ha studiato all'università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore. Dopo aver conseguito un dottorato di ricerca infilosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è diventata docente all'Università di Parigi V (René Descartes), dove è attualmente professore ordinario. Autrice di numerosi saggi e articoli di filosofia morale e politica, ha curato il "Dictionnaire du corps" (PUF, 2007).
Si occupa di Filosofia morale e politica e, in particolar modo, del posto che occupa al giorno d'oggi l'essere umano, in quanto essere carnale. L'analisi della fragilità della condizione umana rappresenta il punto di partenza delle sue ricerche e delle sue riflessioni filosofiche. Ha pubblicato le sue opere sia in italiano che in francese.
mi meraviglia che su questo argomento non si facciano commenti. Certamente sarebbero troppi e forse anche pesanti. Vorrei solo fare una riflessione con tutti voi si parla di moralità politica come se fosse una condizione diversa dall'essere un cittadino comune. Tutti questi politici che sono stati come si dice, pescati con le mani dentro la marmellata sono prima di tutto persone, e ho sempre pensato che si è onesti a prescindere da qualsiasi situazione. QUESTO CREDO SIA IL PUNTO O SEI ONESTO O NON LO SEI. Seguiro con molto interesse le pubblicazioni della scrittrice grazie per la segnalazione.
RispondiEliminaHo voluto segnalare questo libro per stimolare alcuni pensieri; in un momento storico in cui avere fiducia nel prossimo è davvero difficile per non parlare della fiducia nei politici, finita sotto i piedi io penso che si debba continuare comunque a guardare al prossimo con un minimo di apertura mentale.
RispondiEliminaAvere fiducia in un amico, nel partner, nei genitori e nei figli è fondamentale, ma a volte forse è piu' facile a dirsi che a farsi .
il blogger