giovedì 24 maggio 2012

LA MIA OPINIONE SULLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE E NUOVI SCENARI POLITICI NAZIONALI, LA LETTERA DI MONTEZEMOLO AL CORRIERE DELLA SERA


Qualcuno di voi mi ha chiesto in un commento una opinione sulle elezioni amministrative appena concluse.

La mia idea è che abbiamo assistito ad una specie di ribellione degli elettori che si è manifestata in una astensione record e chi ha votato a volte ha scelto forme di protesta e nuove aggregazioni tipo il Movimento 5 stelle capitanato dal comico milionario, Beppe Grillo, che con urla e insulti pensa di risolvere i problemi italiani senza che ancora abbia esternato uno straccio di idea.

Molti votanti moderati si sono sentiti presi per i beati fondelli sia dal PDL che ha fatto di tutto per finire nel marasma,  in primis il disastroso governo Berlusconi in cui il primo disastro è stato lui, sia dalla Lega  su cui dobbiamo stendere non solo un velo, ma tutte le lenzuola di casa per coprire la vergogna in cui il movimento che urlava Roma Ladrona e che invece i ladri li aveva in casa in un crescendo di miserie umane che andavano dal patetico e rimbambito segretario fino alla finta segretaria sindacale con toy boy fintamente laureato,  una fine ingloriosa giustamente punita da un elettorato tradito.
A Como, città sempre moderata, il sindaco di centro sinistra che ha vinto ha ottenuto il 75% dei voti e cio' vuol dire che i moderati non sono andati a votare e le cause le ho descritte sopra.
Non che il pd possa poi ridere visto che in moltissime ed importanti realtà ha vinto ma lo ha fatto con candidati vicini a Sel o a Italia dei Valori e a Palermo ha vissuto l'onta della vittoria prima di Ferrandelli alle primarie che non era un candidato che proveniva dalle sue fila e poi dopo la decisione di sostenerlo comunque se l'è visto stritolare dal vecchio Leoluca Orlando .
Ieri sera mi è capitato di vedere in tv il nuovo sindaco di Parma di cui tutti strillano la novità, essendo il candidato vincente di 5 stelle in una grande città. Ebbene ? mi è parso uno sprovveduto e mai dico mai l'avrei votato , in primis per il suo capo che considero un  arruffapopolo  , in ultimo perchè appena ha aperto bocca mi sono chiesto se ci è o ci fa e stamane alla lettura del giornale mi sono cadute le braccia: Una nuova moneta per Parma , ecco la prima proposta del sindaco grillino, povera Parma, speriamo rimanga almeno il prosciutto.
Ebbene con un PD che va verso la foto di Vasto, ci sono tantissimi voti moderati e sono la maggioranza in questo paese, che devono essere riconquistati, motivati, cercati e vezzeggiati,  questa lettera di Montezemolo che vi propongo e che è stata pubblicata ieri su IL CORRIERE è interessante e la lascio ai vostri commenti.

Mauro Novo
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Montezemolo: noi al voto nel 2013? Possibile
Ma non per fare alleanze gattopardesche

«La situazione in Italia è tale da richiedere un passo avanti di una nuova classe dirigente»

Caro direttore, rispondo solo oggiall’editoriale di sabato scorso con cui Pierluigi Battista ha chiesto di chiarire la posizione di Italiafutura rispetto allo scenario politico, non per mancanza di attenzione, ma perché l’attentato di Brindisi e il terremoto in Emilia sono eventi così terribili da chiudere ogni diverso orizzonte al pensiero e al ragionamento. Il nostro Paese vive davvero un momento drammatico. Una situazione che impone a tutti di lavorare per la chiarezza e di non aggiungere fattori di confusione o destabilizzazione. Per questo voglio rispondere a Battista in maniera netta. Italiafutura non è un partito, bensì un’associazione che interviene nel dibattito politico con analisi e proposte. Dare spazio e diritto di tribuna a idee e persone nuove: questo è dal primo giorno e ancora oggi il nostro obiettivo e il cuore della nostra attività.
Nei tre anni di vita dell’associazione abbiamo presentato proposte concrete e attuabili su mobilità sociale, contratti, fisco, scuola, cultura, finanziamento dei partiti, riforme istituzionali e molti altri temi. Abbiamo speso la nostra voce per criticare il precedente governo quando era forte e (molto) vendicativo e quando la grande maggioranza delle classi dirigenti rinunciava al dovere di critica e applaudiva incondizionatamente anche quei ministri che sostenevano che l’Italia fosse uscita prima e meglio di altri dalla crisi. Così come abbiamo insistito sulle insufficienze della politica, sul fallimento della Seconda Repubblica e sulla totale mancanza di assunzione di responsabilità da parte dei suoi protagonisti. Non abbiamo passato gli ultimi tre anni a fare il «gioco della vecchia politica», per usare le parole di Battista. Né certamente vogliamo iniziare ora, parlando di contenitori invece che di contenuti, di alleanze invece che di idee, di leadership individuali piuttosto che di ricambio complessivo di classe dirigente. Italiafutura potrebbe anche diventare nei prossimi mesi un movimento politico a tutti gli effetti e presentarsi alle elezioni del 2013.
Questa svolta la discuteremo insieme alle tante persone che sono parte attiva dell’associazione e che dovrebbero fare la scelta, non facile, di mettersi in gioco intraprendendo un nuovo percorso di vita. In quella sede discuteremo anche di leadership. Su questo punto voglio essere ancora una volta molto chiaro: non ho mai pensato che un mio eventuale ingresso in politica possa fare alcuna significativa differenza per il Paese. La situazione dell’Italia è tale da richiedere il passo in avanti di una nuova classe dirigente e forse di una nuova generazione (visto il disastro combinato dalla nostra), non di questo o di quel presunto superuomo. Quel che posso dire con certezza già oggi è che, se Italiafutura deciderà di presentarsi alle elezioni, lo farà rispettando i propri valori e le aspettative di profondo e autentico rinnovamento di chi vi ha preso parte. Non siamo interessati ad alleanze gattopardesche né a fare da paravento a operazioni di finto rinnovamento che siano ispirate alla filosofia del «tutto cambi affinché niente cambi». Anche per questo, nei giorni scorsi, abbiamo tenuto a smentire, in maniera netta e categorica, che vi siano in corso colloqui con questo o quel partito. Ciò non vuol dire mantenere «tutto sul vago». Sappiamo con certezza in quale campo ideale militiamo. Lo abbiamo dichiarato e scritto, non ultimo nel manifesto pubblicato poche settimane fa sul sito dell’associazione, www.italiafutura.it.
Ridurre la pressione fiscale tagliando la spesa pubblica è la priorità fondamentale, la prima condizione per qualsiasi credibile progetto per l’Italia. Riteniamo che questo sia il modo per tornare a giocare in attacco, rimettendo in circolo energie e risorse per la crescita. Pensiamo che lo Stato, oggi debole ma pervasivo, debba ridurre radicalmente il perimetro della propria presenza, dismettendo e tagliando tutto ciò che non rientra nelle sue funzioni fondamentali, per consentire all’iniziativa individuale di rimettere in moto il Paese. Abbiamo fatto in questo senso tante proposte concrete. Pensiamo che cultura e impresa siano i grandi volani della rinascita, sistematicamente trascurati dai governi di destra e di sinistra degli ultimi venti anni. Riteniamo che si debba rifondare il rapporto tra politica e cittadini, non avendo paura di dare agli italiani la possibilità di contribuire a determinare la legge elettorale e la forma di governo attraverso referendum confermativi. Dobbiamo rendere conto ai cittadini come a veri e propri «azionisti dello Stato», coinvolgendoli anche nella vigilanza sui tanti conflitti di interesse che rappresentano il vero rischio degenerativo di una società liberale.
Siamo convinti che la risposta alla sempre più drammatica sofferenza di tanti lavoratori e produttori si trovi aumentando le occasioni di mobilità sociale, piuttosto che ingessando ulteriormente il Paese, a scapito in particolare delle donne e dei giovani. Pensiamo che la retorica della ricchezza individuale e dei ristoranti pieni abbia danneggiato la forza persuasiva di un’agenda di crescita e sviluppo, che deve invece mettere al centro il lavoro, il merito e il dinamismo dell’iniziativa produttiva. Abbiamo insomma un’incrollabile fiducia nelle capacità individuali degli italiani, che dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter realizzare le proprie aspirazioni e capacità. Per questo, indipendentemente da un nostro futuro e diretto impegno elettorale, lavoriamo per aprire un cantiere progettuale di tutte le forze sociali, culturali e politiche che si riconoscono nella stessa visione ideale. In assenza di un progetto credibile che sappia unire tutte le forze riformiste, milioni di italiani e una porzione significativa delle migliori energie del Paese rimarranno senza rappresentanza, dando spazio a populismi demagogici e distruttivi.
Luca Cordero di Montezemolo
Presidente di Italiafutura

7 commenti:

  1. Mauro sono pienamente d'accordo con la tua analisi. Purtroppo sarà durissimo andare a votare alle prossime elezioni. Ho sempre espresso un voto, ma questa volta e per la prima volta non saprei proprio da che parte girarmi. E ti dirò che pur con le loro imperfezioni ed impopolarità preferisco cento volte questo governo tecnico che un qualsiasi politico... speriamo nel futuro.

    Rossella C.

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  2. E' evidente che i lettori del blog sono poco interessati alle vicende nazionali. Queste non ci toccano. L'ITALIA stà andando a rotoli, ma noi pensiamo alle polemiche sterili di Sellaro e Mosca.

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  3. VERCELLI - Terre d’Acqua: respinta la questione preliminare per indeterminatezza del capo d’imputazione presentata da tutti gli avvocati difensori del processo che vede imputati Roberto Rosso e altri - Lunedì 1 ottobre iniziano a deporre i testimoni


    I Giudici: Maria Teresa Guaschino, con Marco Dovesi e Andrea Massaro
    (s.tre.) – Alle ore 9 di giovedì 24 maggio 2012, in Tribunale, si è svolta l’udienza preliminare che vede imputato l’onorevole Roberto Rosso con altri sette amministratori coinvolti nell’inchiesta sulla fondazione Terre d’acqua (che fu costituita dalla Provincia di Vercelli e dal Comune di Trino). I capi d’imputazione variano dall’associazione a delinquere al peculato e alla concussione. Il Tribunale era in composizione collegiale, diretto dalla Presidente Maria Teresa Guaschino, con i Giudici Marco Dovesi e Andrea Massaro. Presenti due degli imputati: Alessandro Giolito e Giovanni Ravasenga con i relativi legali, mentre gli altri -appunto l’Onorevole Roberto Rosso, Gianfranco Chessa, Tino Candeli, Roberto Saviolo e Cinzia Joris- erano rappresentanti in aula dai loro avvocati. L’accusa è stata retta dal Pm Pier Luigi Pianta. Come incipit, il Tribunale ha dovuto esaminare una questione preliminare per indeterminatezza del capo d’imputazione presentata da tutti gli avvocati di tutte le difese. Si è quindi ritirato per deliberare. Successivamente l’eccezione è stata respinta. Dopo di che si è passato alle richieste istruttorie e alla calendarizzazione delle prossime udienze per sentire i testimoni. L’Accusa ha proposto 13 testimoni ed un consulente, mentre l’Avv. Claudio Morra, difensore dell’On. Roberto Rosso porterà a deporre 7 testimoni e tre consulenti. Si inizierà lunedì 1 ottobre con i primi quattro testimoni del Pm: il Luogotenente Lavarino, il Maresciallo Esposito, la Sig.ra Mortarolo e Lasone. Venerdì 5 ottobre verranno ascoltati: Ranghino, Felisati (Sindaco di Trino), Tricerri, Portinaro, Molinari e Baucè. Lunedì 15 ottobre, saranno ascoltati Danna, Carbone, Matarazzo e il consulente Gili. Venerdì 19 ottobre ci saranno gli esami degli imputati e poi si valuteranno i testimoni delle difese per le date del 22 e 29 ottobre.

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  4. caro anonimo, non creda che se i commenti sono pochi i post non vengano letti, sono letti eccome, io ho i dati
    non e' semplice commentare per scritto certe cose, stasera invece ho avuto un commento a voce su cio' che ho scritto,perchè non ci sono solo i commenti pubblici che voi leggete ma anche quelli che mi fanno in privato.
    il blogger

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  5. Cosa c'entra Montezemolo con le vicende d'Italia? Meglio che resti dov'è se non vuole affossare del tutto la già scarsa credibilità della politica.
    Stima per Montezemolo? Zero.

    Comunque fra Edwige e Ruby preferisco la seconda..

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  6. Edwige è una cosa passata da almeno dieci anni. Si vede che sei out. Aggiornati!

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  7. Vero, Edwige è un po invecchiata.
    Ma in Europa l'avranno visto il film dell'Ubalda? Dopo i Professori della Bocconi.. passeremo alle Dottoresse del distretto militare? In visione su tutti gli schermi della BCE.
    Già mi immagino lo Spread diventare "bollente" e gli sghignazzamenti di Hollande.
    Ma per piacere .. un po di pietà per questa Italia..

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