Sono passati 93 anni, ma l'anniversario della Vittoria nella guerra mondiale 1915 / 18 , assume quest'anno un significato molto particolare, perchè molti storici sono concordi a ritenere la prima guerra mondiale, la nostra ultima guerra di indipendenza, infatti con i trattati di pace l'Italia ha ottenuto territori che erano ancora irredenti come il Trentino e la Venezia Giulia /Istria, poi persi in parte dopo la tremenda sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale.
Percio' Domenica 6 novembre si celebreranno i caduti e la vittoria con un raduno presso il Monumento ai Caduti alle ore 10 e 15, a cui seguirà l'Alzabandiera.
Verrà anche celebrata una Messa in Parrocchia per tutti i caduti a cui farà seguito l'Ammainabandiera al Monumento ai Caduti.
Mauro Novo
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E' una festa considerata così importante che non la si festeggia neanche il giorno della ricorrenza. D'altronde non vedo cosa ci sia da festeggiare in una cosa che ha provocato la morte di 650.000 italiani.
RispondiEliminaSeicentocinquantamila. Seicentocinquantamila.
C'è da inorridire soltanto a pronunciarne il numero.
E per cosa poi?
proprio tu invece dovresti essere il primo a dedicare un momento di ricordo per tutti quelli che persero la vita in quell'immane tragedia. Non vuoi festeggiare perchè secondo te non vi è nulla da festeggiare? Rendi almeno il rispetto dovuto ai caduti, e comunque non si tratta di festa con banchetto e fuochi d'artificio, ma semplicemente di commemorare con un corteo tutti insieme(è la terza volta spero basti) chi non c'è più.
RispondiEliminaIl rispetto ai caduti lo si fa non facendoli cadere e impedendo che si verifichino ancora simili ecatombe. Quando si esaltano cose come la patria e la bandiera vuol dire non avere capito niente. La vita umana viene prima di tutto.
RispondiEliminaCaro anonimo, ho forse parlato di festa? tra una festa e una commemorazione passa un elefante.
RispondiEliminaIn Europa erano purtroppo di moda le guerra fino a 60 anni fa, riflettiamoci su e non dimentichiamo, è una lezione che la storia ci invita a ricordare per non fare piu' certi errori in futuro