mercoledì 1 luglio 2009

LE ALTE LANGHE E I LUOGHI DI FENOGLIO
























































L'auto corre veloce, abbiamo sorpassato Alba, e ora siamo nella parte piu' glamour delle Langhe, Barolo, La Morra e tra poco Monforte, stiamo guidando tra ricchi vigneti, nell'azzurro cielo di una tranquilla domenica mattina di fine giugno, la nostra meta questa volta non sono le solite località famose, quelle delle cantine, delle enoteche regionali, dei castelli che ospitavano i premi letterari, ma ci dirigeremo nelle alte Langhe, meno turistiche , ma ammantate da un fascino tutto particolare.

Da Dogliani prendiamo la strada per Savona, il paesaggio cambia, meno vigneti, piu' prati, piu' alberi e pascoli, la scusa di questo itinerario è la visita di una mostra di fotografie che è aperta a Murazzano, paese delle alte Langhe detto LO SCUDO DEL PIEMONTE, a pochi chilometri dal confine ligure;

Il fotografo milanese Gabriele Basilico, ha nell'autunno e inverno scorsi, fotografato i luoghi di Fenoglio, cioè i posti dove il famoso scrittore ha ambientato parte dei suoi romanzi, la mostra si tiene in un curioso palazzo di Murazzano: Palazzo Tovegni, una perfetta ricostruzione di un palazzo in stile Norvegese nel cuore della Langa piu' remota.

Sulla strada per Murazzano ci fermiamo a Belvedere Langhe, un grazioso paesetto, ci fermiamo nella piazza centrale, piccola e carina, dove sorge la chiesa parrocchiale dedicata a San Nicolo', ci arriviamo proprio durante la Messa, e la mia difficoltà nel parcheggiare viene subito notata....

Dalla piazza, un panorama davvero notevole, vediamo chiaramente la piana in lontananza e le colline, un mare di colline e vigneti, tre o quattro uomini attendono le mogli e intanto ci guardano incuriositi, soprattutto quando manovro almeno 5 o 6 volte per uscire dallo stretto parcheggio faticosamente trovato.

Arriviamo a Murazzano dopo 10 minuti, attraversando un territorio che ha un qualcosa di alpino, pascoli, resi verdissimi dalla neve caduta in inverno e da una piovosa primavera.

Il paese è raccolto sulla sommità di un colle , piccolo, ma veramente degno di visita, vi si trovano tre 0 quattro cose da vedere assolutamente, il palazzo curioso che vi ho citato, dove fino a domenica scorsa è stata aperta la Mostra, per chi ama le Langhe, queste foto sono davvero notevoli, anche arricchite da interessanti didascalie, nel palazzo poi c'è una parte dedicata alle bande del paese e agli antichi strumenti musicali.

Uscendo dal palazzo abbiamo visitato la bella chiesa parrocchiale e ci siamo poi diretti alla vecchia torre, ultimo avanzo di un castello ora distrutto, questa torre è datata XIII secolo e serviva per avvistare il pericolo di incursioni saracene, importantissima anche durante la seconda guerra mondiale, Fenoglio la usa nel Partigiano Johnny, e difatti, al piede della torre c'è un cartello esplicativo con il passo del libro a lei dedicato, nei sentieri che portano alla torre ci sono poi tableaux che raccontano alcune tradizioni langarole, interessante quella dei sensali di matrimoni.

Ci dirigiamo poi al Santuario della Madonna di Hal, appena fuori dal paese, costruzione del 1600, ivi si trova un ritratto di Madonna con Bambino su lastra di ardesia, la tradizione dice che questo ritratto è simile a un quadro che si trova in una chiesa della città belga di Hal, annesso al santuario, ora ospizio per vecchi, c'era il vecchio ospedale, dove vennero ricoverati molti partigiani durante il secondo conflitto.

A due passi dal Santuario c'è il vecchio mulino a vento, risalente all'anno mille, poco piu' di un rudere, ma che emana un fascino particolare, da li , il panorama è unico, davanti a voi avete i pascoli e i prati dell'alta Langa, se vi girate il panorama spazia sulle Alpi Marittime e sull'Appennino Ligure, in un insieme di colori e di sensazioni uniche.

Riprendiamo la vettura e ci dirigiamo sulla strada per Savona, facendo tappa in un posto splendido, unico: Mombarcaro è la vetta delle Langhe, 898 mt sul livello del mare. Vedrete il paese posto su un alto colle, ivi disposto come una barca, salirete sulla strada abbastanza ampia , prima di arrivarci, si puo' sostare in un altro luogo Fenogliano, La Chiesa della Madonna della neve, dove Fenoglio fa incontrare i partigiani dopo l'inverno 44/45, la chiesa è immortalata anche nel film del 2001 tratto dal romanzo.

Mombarcaro deve il suo nome a due motivi, la prima, il paese sembra davvero da lontano una barca sui marosi, ma marosi di colline, e fatto curioso, sullo stemma del comune c'è il paese e in lontananza tre barche, dalla sommità della chiesa parrocchiale, il panorama è assolutamente unico e magico, da una parte, la valle Bormida e la valle Belbo, a Sud, nelle giornate terse come domenica scorsa potrete scorgere uno scintillio nel cielo differente, dove le colline si abbassano all'orizzonte: è il riverbero del mar Ligure, siete sulla direzione di orizzonte tra Savona e Spotorno, qui, un silenzio totale, solo il rumore del vento, scendendo in paese, la situazione non cambia, ci siamo arrivati a mezzogiorno, strade pressochè deserte, case basse, ma carine, fiori ovunque e una pace impagabile, passando sotto la vecchia porta del paese ci siamo diretti in un albergo ristorante: La vetta delle Langhe, dove per un prezzo modico, abbiamo mangiato e bevuto a dovere e anche troppo, ambiente demodè, ma genuino e onesto.

Usciti dopo pranzo abbiamo anche qui cercato traccie di Fenoglio, è qui che inizia l'avventura di Johnny, la sua vita di partigiano, in questo paese circondato da un mare di colline e vicino al mare , in una terra di silenzio e di mistero, in cui perdere i vostri sensi.

A questo punto avevamo due scelte, scendere a Alba per Bossolasco, il paese delle rose, bellissimo in questa stagione ,ma gia' precedentemente visitato o , per una strada stretta e scoscesa, scollinare in valle Bormida, passando per il bel borgo di Monesiglio, con un antico castello visitabile solo una volta al mese.

La Val Bormida è stretta almeno fino a Cortemilia, quando poi la strada si divide, una parte scende verso Canelli, l'altra scollina in Val Belbo e va verso Alba, passando per colli e vigneti.

Vicino a Monesiglio, verso la direzione Cortemilia si puo' salire a Prunetto, qui si trova, su un pianoro, da dove si gode un panorama impagabile su tutte le Langhe e anche le Alpi, l'antico maniero di Prunetto, del XIII, secolo, posto a 7OO mt di altezza, era di proprietà della famiglia Del Carretto, che governavano queste zone, dal loro feudo di Finale Ligure, attiguo al castello l'antica chiesa della Madonna del Carmine, secolo XIV, la natura è rigogliosa da queste parti, erbe officinali, ciuffi di lavanda, che ondeggiano alla brezza, le nuvole soffici di Langa che corrono in cielo, fanno di questo posto una tappa obbligata.

La fine dell'itinerario ci ha poi portati nuovamente alle Langhe basse, quelle glamour, al castello di Grinzane Cavour, pieno di turisti, in gran parte stranieri, che abbiamo notato numerosi anche a Murazzano.

E' questo il momento di visitare le alte Langhe, fatelo in estate , in una estate come questa poi, che segue un inverno nevoso al massimo, da cio' che ci hanno detto, era anni che non si vedeva un verde cosi' vivo e che i pascoli non erano cosi' ricchi.

Una giornata indimenticabile, e lo sarà anche per voi se deciderete di visitare questi posti incantati.

Mauro Novo
mauroatlarge.blogspot.com

2 commenti:

  1. bei posti e belle foto, faremo il possibile per visitarle la prossima volta che siam in Piemonte

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  2. Bravo signor Novo,

    molto interessante e ben spiegato.

    Wonder Woman

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