giovedì 7 novembre 2024

CRESCENTINO: 30 ANNI DOPO LA GRANDE ALLUVIONE DEL 1994 E LA COMMEMORAZIONE DELLE SORELLE JERINO'

Sono passati esattamente 30 anni dalla grande alluvione del novembre 1994,  il 5 e il 6 novembre  di quell'anno le acque del Po e della Dora Baltea dopo tre giorni di pioggia incessante  invasero parti della città e le frazioni  sia quelle poste a Ovest che quelle a Est .  Ci furono due vittime , le giovani sorelle Jerino' che sono state ricordate nel tardo pomeriggio con una cerimonia toccante  nella piazza che a loro e' stata dedicata  con la presenza delle autorità comunali  , della protezione civile, della Croce Rossa e delle forze dell'ordine .

Dopo la commemorazione il corteo delle autorità   a cui hanno partecipato anche il Presidente della Provincia di Vercelli, il Prefetto di Vercelli e molti sindaci del territorio di entrambe le sponde del fiume , si e' svolto nel teatrino Mimmo Càndito  sito nel palazzo comunale  , un convegno per ricordare  quello che avvenne.  Il Sindaco Ferrero che allora aveva 7 anni  ha invitato la popolazione a non dimenticare cio' che e' accaduto e che purtroppo potrebbe ancora accadere essendo il nostro territorio compreso tra quelli a rischio nella regione Piemonte.

Il Sindaco ha voluto ricordare le difficoltà e la scarsita' di mezzi con cui  dovettero combattere i volontari, le forze dell'ordine e la Croce Rossa locale che era nata da poco tempo.

Il Sindaco ha poi lasciato il palco a tre relatori.

Gabriele De Giovanni che allora era un giovanissimo giornalista alla Sesia ha raccontato con dovizia di particolari come fosse differente allora il mestiere di dare le notizie in un momento terribile  come quello.

A disposizione c'era il telefono fisso,  la macchina fotografica a rullino e la macchina da scrivere Olivetti,   essendo molto giovane nemmeno l'auto , i servizi furono fatti in bici e al massimo con  l'auto della sua collega Laura Di Caro  che aveva qualche anno in piu'.

De Giovanni ha mostrato con slides delle foto  tratte dal giornale che sono anche esposte nella bella mostra allestita in sala consigliare e visitabile nelle ore di apertura del comune.

Il secondo relatore Fabrizio Galliati tutt'ora gestore delle serre di Rosa Cisalpina  ha ricordato quello che avvenne in quei terribili giorni ,  ha ricordato il disastro  accaduto nella sua azienda letteralmente spazzata via , ma ha ancora voluto ringraziare le centinaia di volontari che sono intervenuti a dare una mano per rimettersi in piedi.



Ha preso poi la parola Silvio Ottino, che e' tutt'ora geometra all 'ufficio tecnico del comune di Crescentino,  allora era il dipendente piu' giovane e ora invece e' quello con piu' anni di vita lavorativa.

Ottino che allora ebbe la casa alluvionata  ha raccontato quali sono state le difficoltà tecniche per la rilevazione dei danni e le segnalazioni che dovevano essere fatte alle autorità competenti per la riparazione dei danni agli argini e alle strade.   La viabilità, ha ricordato Ottino,  fu sconvolta per la rottura della strada  che portava al ponte sul Po  oltre al fatto che anche la viabilità secondaria ebbe danni  .

Presente tra il pubblico anche l'ex Sindaca Marinella Venegoni  che prese il posto del Sindaco Canonica che era in carica al momento dell'alluvione  e che e' stato ricordato da Ferrero.



Ho provato molta emozione a rivedere le foto e tra esse quella di mio padre  e della mia ditta che nell'evento fu alluvionata.

Ottino nel suo intervento ha detto chiaramente che l'acqua non la fermi,  non si puo' e ha ragione da vendere; la cosa piu' terribile e' vedere la tua vita travolta dall'acqua inesorabilmente.  Quella notte quando alle 2 e un quarto uscii di casa e finii immerso fino alla cinta nell'acqua gelida e melmosa  non riuscivo nemmeno a connettere , scappai in casa e corsi a svegliare i miei  senza nemmeno pensare che fossimo in gravissimo pericolo e che l'acqua potesse entrare anche in casa.  Fu scioccante anche perchè nessuno si aspettava quello che e' accaduto e non c'erano stati allarmi anche se qualche ora prima era crollato il ponte sul Po a Chivasso,   sembrano passati secoli dall'overdose di informazioni e di allarmi  che adesso in certe circostanze sono costanti.

Il Prefetto di Vercelli Lucio Parente in chiusura ha voluto riportare al centro la tragica morte delle sorelle Jerino' ,  con presente la madre e i parenti  il prefetto ha detto che il dolore per la morte di un figlio e' qualcosa di inimmaginabile e anche inconcepibile.

Anche Galliati ha voluto ricordare le sorelle cosi' tragicamente perite,  i danni materiali si aggiustano anche con le difficoltà  ma e' la vita umana ad essere preziosa e insostituibile.

Mauro Novo
mauro at large

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