martedì 19 novembre 2019

CRESCENTINO DICE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE







Anche #Crescentino dice NO alla violenza contro le donne. In occasione del 25 novembre - Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per tutta la settimana, sventolerà dal balcone principale del municipio un drappo ro
sso quale simbolo della lotta contro il femminicidio.
Grazie a Mani Generose - Gruppo di Crescentino ed a Merceria Reale di Cristina Giordano che hanno contribuito alla realizzazione dell’allestimento.

Il Comune di Crescentino, in occasione della giornata internazionale
di contrasto alla violenza contro le donne, organizza “Seguendo il filo
rosso”, evento realizzato in collaborazione con il Comitato di
Crescentino della Croce Rossa Italiana e l’associazione “Rompi il
silenzio”. L’appuntamento è in programma domenica 24 novembre al Teatro
Comunale “Cinico Angelini”. Dalle 15.30 apertura della mostra fotografica
di Andrea Boccardo. A seguire presentazione delle attività dello
sportello di ascolto, collaborazioni con Istituti scolastici,
designazione delle Ambasciatrici del rispetto. Durante il pomeriggio sul
palco di via Manzoni si alterneranno Paola Bosso, con letture di brani di
Dacia Maraini, testimonianze di Nicole Greco e Touria Bouksibi,
interventi degli psicologi Chiara Brandimarte e Fedrik Bordino. La
pittrice Maria Giulia Alemanno presenterà, quindi, la panchina 2019
mentre l’intrattenimento musicale sarà affidato a Walter Guabello e
Zaccaria Roj. Inoltre, già da alcuni giorni sventola dal balcone del
Palazzo Municipale un grande drappo di velluto con alcune scarpe rosse
appese, che si trovano anche lungo le scale di ingresso al Comune,
immagine simbolo scelta in tutta Italia per la giornata contro la violenza
sulle donne. “Sono molto contenta di aver dato vita a questa iniziativa – ha
commentato la consigliera delegata Cristina Ponzin, che ha curato
l’allestimento insieme alla consigliera Samantha Tarallo e a Marina Cabrini
dell’Associazione Mani Generose – aderendo così alla ricorrenza istituita
dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 in ricordo del
brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate
esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di
contrastare il regime che tenne la Repubblica Dominicana
nell’arretratezza e nel caos per oltre trent’anni. I dati che emergono
sono molto preoccupanti. Dal 2000 ad oggi le donne uccise in Italia sono
state 3230, di cui 2355 in ambito famigliare e 1564 per mano del proprio
partner. Non bisogna mai abbassare la guardia e denunciare sempre ogni
forma di maltrattamento. Ben vengano quindi momenti di sensibilizzazione

come questo”.

Nessun commento:

Posta un commento