LA COLTIVAZIONE DELLA
ZUCCA GIGANTE
Il giorno 26 settembre 2018 noi
alunni delle classi 1^ e 2^ indirizzo tecnologico, che ci stiamo preparando ad
affrontare nel triennio il corso di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria,
abbiamo partecipato ad un incontro con Gabriele Rosso che per hobby coltiva
zucche giganti.
Gabriele ci ha spiegato come si
selezionano i semi, come si prepara il terreno e quali sono le cure colturali necessarie
per raggiungere dimensioni da record. Queste
zucche giganti non sono destinate al consumo ma vengono coltivate per
partecipare a manifestazioni e concorsi dove viene premiata la zucca più
pesante.
Gabriele con una zucca di 150 kg
ha vinto il terzo premio del concorso “La zucca più grossa” durante la quattordicesima
edizione della fiera Regionale “La Zucca delle meraviglie” a Piea (AT), ma il
record personale di Gabriele è una zucca di 273 kg.
Piea è un piccolo comune del
Basso Monferrato che ha saputo valorizzare il proprio territorio attraverso la
coltivazione delle zucche. Con questa fiera e la creazione della Denominazione
Comunale di Origine (De.C.O.) ZUCCA DI
PIEA (AT), ha recuperato terreni destinati all’abbandono con la
coltivazione di diverse varietà di cucurbitacee.
Gabriele ci ha trasmesso la sua
“passione per la zucca gigante” e noi avremo sicuramente modo, con un’uscita
didattica, di visitare i territori del Monferrato che, tra l’altro, sono Patrimonio
Mondiale dell’UNESCO.
CONOSCIAMO
IL NOSTRO TERRITORIO E LE SUE PIANTE AUTOCTONE
Noi, alunni della classe 1^ dell’I.T. “P. Calamandrei”,
abbiamo intrapreso il corso di studi che ci porterà ad occuparci, nel triennio,
di Gestione dell’ambiente e del territorio. Pertanto con questa uscita,
organizzata dalla nostra docente di Tecnologie Agrarie Laura Ponzetto, abbiamo
potuto visitare il parco cittadino del Comune di Crescentino, presso il
Santuario Madonna del Palazzo.
In quest’area verde abbiamo individuato un esemplare
di farnia (Quercus robur), albero maestoso su cui maturano, in questo periodo,
i frutti detti ghiande.
Con il supporto dell’agronomo convocato dall'istituto abbiamo
raccolto alcune ghiande e le abbiamo selezionate in modo da eliminare quelle
che presentavano dei difetti.
L'agronomo ci ha spiegato l’importanza del
la
riproduzione di piante autoctone come la farnia, adatte a vivere nel nostro
territorio.
Alcuni semi per poter germinare devono trascorrere un
periodo al freddo, in modo da non dare origine a giovani piantine in una
stagione sfavorevole, cioè all’inizio dell’inverno. Per far superare alle
ghiande questo bisogno di “freddo” si ricorre alla tecnica della
vernalizzazione, cioè si conservano i semi a basse temperature per un certo
periodo.
Per poter “disattivare” questa dormienza delle ghiande
noi le metteremo in frigorifero per circa un mese e poi le faremo germogliare
in vasetti piuttosto profondi per permettere alle radici fittonanti di
svilupparsi.
Noi ci prenderemo cura delle giovani piante di farnie,
che hanno una crescita molto lenta, e, prima del termine del nostro corso di
studi, le metteremo a dimora, in modo da contribuire alla propagazione di
questa specie tipica del nostro territorio e che, un tempo, costituiva la
foresta planiziale che ricopriva gran parte della Pianura Padana.
Non c'è bisogno di andare altrove per vedere le zucche giganti, basta girare per Crescentino e se ne vedono molte che si muovono su due gambe...
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