martedì 9 ottobre 2018

NOTIZIE DALL'ISTITUTO CALAMANDREI DI CRESCENTINO


LA COLTIVAZIONE DELLA ZUCCA GIGANTE

Il giorno 26 settembre 2018 noi alunni delle classi 1^ e 2^ indirizzo tecnologico, che ci stiamo preparando ad affrontare nel triennio il corso di Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, abbiamo partecipato ad un incontro con Gabriele Rosso che per hobby coltiva zucche giganti.
Gabriele ci ha spiegato come si selezionano i semi, come si prepara il terreno e quali sono le cure colturali necessarie per raggiungere dimensioni da record.  Queste zucche giganti non sono destinate al consumo ma vengono coltivate per partecipare a manifestazioni e concorsi dove viene premiata la zucca più pesante.
Gabriele con una zucca di 150 kg ha vinto il terzo premio del concorso “La zucca più grossa” durante la quattordicesima edizione della fiera Regionale “La Zucca delle meraviglie” a Piea (AT), ma il record personale di Gabriele è una zucca di 273 kg.
Piea è un piccolo comune del Basso Monferrato che ha saputo valorizzare il proprio territorio attraverso la coltivazione delle zucche. Con questa fiera e la creazione della Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.) ZUCCA DI PIEA (AT), ha recuperato terreni destinati all’abbandono con la coltivazione di diverse varietà di cucurbitacee.
Gabriele ci ha trasmesso la sua “passione per la zucca gigante” e noi avremo sicuramente modo, con un’uscita didattica, di visitare i territori del Monferrato che, tra l’altro, sono Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.




CONOSCIAMO IL NOSTRO TERRITORIO E LE SUE PIANTE AUTOCTONE


Noi, alunni della classe 1^ dell’I.T. “P. Calamandrei”, abbiamo intrapreso il corso di studi che ci porterà ad occuparci, nel triennio, di Gestione dell’ambiente e del territorio. Pertanto con questa uscita, organizzata dalla nostra docente di Tecnologie Agrarie Laura Ponzetto, abbiamo potuto visitare il parco cittadino del Comune di Crescentino, presso il Santuario Madonna del Palazzo.


In quest’area verde abbiamo individuato un esemplare di farnia (Quercus robur), albero maestoso su cui maturano, in questo periodo, i frutti detti ghiande.


Con il supporto dell’agronomo convocato dall'istituto  abbiamo raccolto alcune ghiande e le abbiamo selezionate in modo da eliminare quelle che presentavano dei difetti.


L'agronomo  ci ha spiegato l’importanza del
la riproduzione di piante autoctone come la farnia, adatte a vivere nel nostro territorio.


Alcuni semi per poter germinare devono trascorrere un periodo al freddo, in modo da non dare origine a giovani piantine in una stagione sfavorevole, cioè all’inizio dell’inverno. Per far superare alle ghiande questo bisogno di “freddo” si ricorre alla tecnica della vernalizzazione, cioè si conservano i semi a basse temperature per un certo periodo.


Per poter “disattivare” questa dormienza delle ghiande noi le metteremo in frigorifero per circa un mese e poi le faremo germogliare in vasetti piuttosto profondi per permettere alle radici fittonanti di svilupparsi.


Noi ci prenderemo cura delle giovani piante di farnie, che hanno una crescita molto lenta, e, prima del termine del nostro corso di studi, le metteremo a dimora, in modo da contribuire alla propagazione di questa specie tipica del nostro territorio e che, un tempo, costituiva la foresta planiziale che ricopriva gran parte della Pianura Padana.



1 commento:

  1. Non c'è bisogno di andare altrove per vedere le zucche giganti, basta girare per Crescentino e se ne vedono molte che si muovono su due gambe...

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