Busto (M5S) - Impianti
sperimentali nucleari a Trino, nessuna risposta sui rischi reali
Trino
VC, 10 mag. - "Impianti sperimentali nucleari nell'ex centrale nucleare
Fermi, qual è il reale rischio per i cittadini di Trino? A quanto pare non è
dato saperlo. Dopo anni di peripezie, domande inascoltate e silenzi
preoccupanti da parte dell'amministrazione e di chi sta portando avanti il
progetto, oggi la situazione è davvero preoccupante. I cittadini hanno diritto
di sapere cosa succederà nel loro territorio e quali conseguenze ci possono
essere. Stiamo parlando di nucleare, non di bazzecole".
Così
il deputato Mirko Busto, assieme al collega deputato Davide Crippa, ai
consiglieri regionali M5S Gianpaolo Andrissi, Giorgio Bertola, Mauro Campo e
agli attivisti del 5 Stelle trinese.
"E'
da dicembre 2015 che va avanti questa storia, da quando al Ministero
dell'Ambiente è stato presentato un progetto sperimentale per lavorare, presso
l'ex centrale, rifiuti nucleari già trattati al fine di compattarli
ulteriormente. A giugno 2016, senza che Comune di Trino e Provincia di Vercelli
ne dessero chiara notizia ai cittadini, il ministero ha approvato la
sperimentazione, ordinando solo alcune prescrizioni per la realizzazione della
stessa ed escludendo una più approfondita valutazione. A luglio sempre del
2016, tra numerose proteste - non solo del M5S -, il sindaco di Trino
Alessandro Portinaro ha accettato l'incarico di consigliere di amministrazione
della società che gestisce il nucleare in Italia e che costruirà i due impianti.
Solo dopo questi due fatti, quando ormai tutto era concluso e approvato, sono
stati organizzati incontri per informare la popolazione della sperimentazione.
A novembre 2016 è stata approvata in consiglio comunale una convenzione a
carico del Comune, (cioè dei cittadini contribuenti) per un ulteriore sistema
di monitoraggio
capillare del territorio in merito a possibili agenti
inquinanti di natura radioattiva. Insomma - continua Busto - l'unica cosa
chiara in tutto questo processo è la fretta del Governo di approvare un
progetto che, per quanto nei limiti di legge (definiti ovviamente ad hoc),
aggiungerà comunque emissioni radioattive rendendo i cittadini e il territorio
quasi come cavie e laboratorio di sperimentazione di tecnologie di
decommissioning nucleare. Cittadini a cui gli enti locali, Comune di Trino in
primis, si son guardati bene dal richiedere un parere. Neanche Sogin, la
società di stato che ha progettato i due impianti, sa dare con certezza
spiegazioni in merito ai rischi a cui andranno incontro. E di rischi ce ne
saranno visto che nessuno può sapere con certezza le conseguenze che avranno
radiazioni emesse dalla lavorazione delle resine nucleari. E il sindaco che fa?
Difende l'interesse dei cittadini o dell'azienda che rappresenta con la poltrona
del Cda di Sogin?".
Busto,
gli eletti e attivisti locali aggiungono: "D'accordo anche con diversi
cittadini preoccupati di questa incredibile vicenda, abbiamo deciso di agire
chiedendo al governo chiarimenti in merito al motivo che ha portato a escludere
la consueta procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e di vigilare sulla
convenzione stipulata tra Comune e Arpa Piemonte. Visto che i trinesi si
troveranno i due impianti sperimentali a 20 minuti a piedi dal centro storico
riteniamo urgente e necessario che si proceda almeno con una Valutazione di
Impatto Sanitario".
Mirko
Busto - deputato M5S commissione Ambiente
Davide
Crippa - deputato M5S commissione Attività produttive
Gianpaolo
Andrissi, Giorgio Bertola, Mauro Campo - consiglieri regionali M5S
M5S
Piemonte gruppo di Trino Vercellese
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