Crescentino li 22 febbraio 2016
Spettabile
Amministrazione Comunale
Comune
di Crescentino
MOZIONE
Quale Consigliere in carica evidenzio e propongo
quanto segue.
Il progetto “adotta una telecamera” in linea di
principio è senza dubbio interessante, né potrei pensarla diversamente avendo
in passato formulato io stesso la proposta di potenziare la rete di videosorveglianza
Comunale ed essendo oggi tale esigenza maggiormente importante alla luce del
grave deficit di sicurezza avvertito dai cittadini.
In considerazione di ciò, non solo mi dichiaro
favorevole allo sviluppo dell’iniziativa ma ho già aderito ad essa attraverso la
richiesta personale di “adozione di telecamera”. Ri
chiesta che confermo e per
la quale sollecito nuovamente una risposta onde essere messo in
condizione di fare tutti i passi necessari per l’avvio del collegamento entro
il 1° marzo p.v., data indicata pubblicamente dall’Amministrazione in carica
per il varo del collegamento.
Premesso quanto sopra, tengo a segnalarVi alcune
evidenti incongruenze che allo stato caratterizzano il Vostro progetto.
Esso – per dichiarazioni pubbliche rese dal Sindaco e
dal Consigliere Borgondo – implica che il cittadino acquisti e faccia
installare l’apparecchio a proprie spese, avvalendosi di personale / Ditta
indicata dal Comune. Implica inoltre che il cittadino si faccia successivamente
carico dell’alimentazione elettrica dell’apparecchiatura. Implica infine che il
cittadino stesso non possa esaminare direttamente le immagini
videoregistrate ma che esse vengano custodite all’interno del server Comunale a
disposizione delle Forze dell’Ordine (in linea con la normativa in materia di
privacy).
Ne deriva che il cittadino “adottante” si potrebbe giovare
dell’investimento se e quando dovesse essere vittima di un episodio (es. furto)
dal quale discenda l’esigenza di osservare le immagini. Esattamente al pari
di un cittadino “non adottante” rispetto alle stesse immagini (immaginiamo tutti
coloro che vivono in una certa via o in un certo quartiere servito da almeno
una telecamera) o a quelle immortalate da qualsiasi altra telecamera comunale.
Ciò significa effettuare un investimento per la
collettività e continuare ad investire senza termine (pagando l’allaccio
elettrico) nella stessa direzione. Inoltre, il cittadino rimane proprietario
dell’apparecchiatura che ha messo al servizio della collettività con tutti gli
oneri connessi: si pensi alla manutenzione periodica ma, soprattutto, al
rischio di perimento del bene (es. eventi atmosferici, es. furto).
Un simile meccanismo è irragionevole ed alla fin fine eccessivamente
penalizzante per chi adotta la telecamera.
Per ovviare a tale meccanismo incongruo da Voi ideato occorre
quindi rimodulare l’iniziativa prevedendo che il cittadino adottante:
1)
adotti la
telecamera versando al Comune il costo equivalente al suo acquisto ed
alla sua installazione a cura del Comune stesso (che rimane proprietario del
bene)
2)
in cambio,
possa decidere – insieme al Comune – dove posizionarla (affinché riprendendo il
suolo pubblico riprenda anche l’area adiacente alla proprietà privata dell’adottante)
3)
il tutto
stipulando una convenzione in base alla quale il cittadino adottante continui a
farsi carico sul lungo periodo del costo di alimentazione della telecamera ed
il Comune si faccia invece carico della sua manutenzione e riparazione in caso
di guasto, oltre che sostituzione in caso di furto. Sotto tali profili
sarebbe sufficiente (e semplicissimo) che il Comune stipulasse una polizza
assicurativa relativa a tutti gli apparecchi installati, facendosene carico o
eventualmente ripartendo il premio pro
quota su ciascun adottante in relazione alla singola telecamera (costo
irrisorio che potrebbe anche essere conteggiato al momento del versamento
iniziale).
Chiedo quindi che in occasione della prossima seduta
il Consiglio voti per l’approvazione della seguente mozione: “Viste le giuste osservazioni mosse dal
Consigliere Mosca il Consiglio delibera affinché il progetto denominato ‘adotta
una telecamera’ venga rimodulato tenendo conto dei punti 1, 2 e 3 sopra
riportati”.
Cordialmente.
GIAN MARIA MOSCA
Ha ragione, non ci avevo pensato. Uno compra la telecamera e di fatto la dona, si impegna a darle da mangiare (elettricità) a beneficio di tutti, dopodiché se si rompe o la rubano sono cazzi suoi... no così non vale, questa volta ha ragione il moschino
RispondiEliminaSe voglio sorvegliare casa mia è giusto che i filmati li possa vedere anch'io magari anche in tempo reale sul cellulare.
RispondiEliminaPerché dovrei donare al comune una telecamera che filma la strada davanti a casa quando magari i ladri entrano da dietro?
Premesso che ritengo l'idea di base una buona iniziativa, i dettagli che stanno via via emergendo sono per nulla "invitanti".
RispondiEliminaSe ho ben interpretato, sembra che al progetto possa aderire soltanto chi si fà installare l'impianto di videosorveglianza da una ditta specializzata e autorizzata dal comune. Ergo il cittadino già dispone di un impianto di videosorveglianza, che sia installato da ditta o fai-da-te, viene escluso dal progetto. Ed in ogni caso, mantenimento e assicurazione sugli apparecchi è a carico del singolo cittadino.
Qualora fosse confermato, questa iniziativa è destinata a morire prima di nascere.
L'iniziativa è patrocinata dagli installatori nelle buone grazie degli amministratori? Che storia è mai questa?
RispondiEliminaE poniamo che chi richieda di visionare il filmato NON sia l'adottante, ma un qualunque cittadini della zona inquadrata dalle telecamere.. si può? Perchè è ovvio che per una iniziativa simile non deve inquadrare solo casa sua.. E perchè mai tutti gli altri cittadini che non hanno i soldi per le adozioni di telecamere dovrebbero farsi carico degli oneri di assicurazione, manutenzione e altro? L'adottante quali diritti può accampare sulla telecamera piazzata sulla sua proprietà? Chi ha i soldi per fare l'impianto ora vorrebbe anche farselo mantenere a spese della collettività?
Avvocato.. lei che è addentro alle cavillerie legali dovrebbe sapere che qualcosa non quadra sia nella sua che nell'altra proposta.
Pulce d'acqua
Posso adottare un alberello? Però innaffiate e ramazzate le foglie voialtri..
RispondiEliminaLei blogger cosa ne dice?
RispondiEliminaMi sa che Azzeccagarbugli ha ragione
RispondiEliminaSi può adottare anche un assessore? Non gli basta che gli paghiamo lo stipendio? Vogliono anche farci pagare le telecamere degli altri?
RispondiEliminal'azzeccagarbugli non si è reso conto che viene violata la privacy completamente, che tale iniziativa non porta alcun vantaggio ai cittadini che installano telecamere. Più semplice che ognuno provveda per se ed in caso di necessità i carabinieri possono acquisire immagini da qualsiasi telecamera.
RispondiEliminaVantaggi no, ma costi si. si fanno proposte demagociche scaricando i costi sulla collettività, e non è la prima volta
RispondiEliminaNo scusate, qui mi pare si stia perdendo il filo.
RispondiElimina1) problema di privacy violata non ne esiste, quella adottata è una telecamera come le altre
2) se il Comune ha i soldi per metterne un tot e i cittadini vogliono più sicurezza bisogna aumentare il numero delle telecamere
3) se un cittadino si sente più sicuro avendone una davanti a casa la adotta e la alimenta
4) questo significa che il cittadino per scelta e per tranquillità si addossa il costo di un servizio a favore della collettività (non diciamo cazzate, non è il contrario come si legge in certi commenti)
I quattro punti che precedono sono chiari e inconfutabili. Ed è pacifico che nessuno ti obblighi ad adottare.
Quello che dico io è che, visto il sacrificio del cittadino che fa questa scelta per tutti oltre che per se', almeno la manutenzione e l'assicurazione siano gestite dal Comune come per ogni altra telecamera comunale
E aggiungo che è da veri cialtroni dichiarare sui giornali che dal primo marzo le telecamere saranno in funzione. Io ancora non ho ricevuto risposte. Lifredi continua a dirmi che sta interessando Borgondo. Borgondo non mi dice niente. Gli uffici non ne sanno niente.
RispondiEliminaI filmati della telecamera privata possono essere visionati sul proprio Computer o cellulare in tempo reale dal propietario, quinsi in ogni momento si possono verificare movimenti sospetti. Su quella adottata solo dal comune e a furto avvenuto. Mi pare che la differenza sia sostanziale.
RispondiEliminaCome sarebbe che si fa un servizio alla collettività piazzando una telecamera davanti alla propria casa e accollando le spese di manutenzione al Comune? A me pare un servizio pro domo sua. Ci si spieghi bene, se uno non ha i soldi mica il Comune va a mettergli la telecamera davanti alla sua casa, quindi la mette chi ha i soldi. E così? Come al solito, i poveracci sono cornuti e mazziati.
RispondiEliminaLe telecamere, se le mette il Comune, il cui costo grava su tutti i cittadini contribuenti, le posiziona in aree di interesse collettivo, non certo davanti alla case di pinco e pallo. Sarebbe grave se lo facesse. Chi le vuole se le paghi. Ma vi pare giusto che io debba pagare(la manutenzione) della telecamera messa, diciamo un posto a caso come esempio, davanti alla casa di GMM? Dove sta il servizio alla "collettività"? I ladri vanno possibilmente dove non ci sono telecamere, cioè a casa di tutti quelli che non hanno adottato la telecamera, ai quali tocca pure di mantenere quelle altrui.
Ci spieghi GMM dove sta l'errore in questo ragionamento.
Viacam
Sta nel fatto che la telecamera punta sulla pubblica via, quindi se la metto a casa mia proteggo - a mie spese - tutta via Michelangelo
RispondiEliminaVia Michelangelo. La via dei sindaci, e di un consigliere
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