mercoledì 15 luglio 2015

AMICI ANIMALI BY D'ANGELO

PARIGI, PROTESTA ANIMALISTA CONTRO SFILATA FENDI: STOP ALLE PELLICCE

Giovedì, 09 Luglio 2015

La polizia ha allontanato il gruppo di manifestanti

PARIGI, PROTESTA ANIMALISTA CONTRO SFILATA FENDI: STOP ALLE PELLICCE
Debutto tra le proteste per la collezione Haute Couture di Fendi alla settimana dell'alta moda di Parigi. Davanti al Téàtre des Champs Elysees, ieri, si è radunato un gruppo di animalisti per protestare contro l'uso delle pellicce nelle sfilate del marchio italiano per la collezione autunno-inverno 2015/2016, disegnata dal direttore creativo Karl Lagerfeld. Un gruppo di circa 20 dimostranti ha gridato e portato striscioni con scritto, 'Fur: Stop torture' o 'Fendied', mentre la folla aspettava di entrare nel locale. Una donna si è strappata via il cappotto, mostrando il corpo colorato di rosso. Immediato l'intervento della polizia che ha allontanato i manifestanti.

BRESCIA, FALSA ASSOCIAZIONE EQUESTRE SCOPERTA DA GDF E CFS

Giovedì, 09 Luglio 2015

Serviva per avere vantaggi destinati a "no profit"

BRESCIA, FALSA ASSOCIAZIONE EQUESTRE SCOPERTA DA GDF E CFS
I militari della Guardia di Finanza di Chiari, in collaborazione con il Nucleo Investigativo di Polizia ambientale e forestale del Corpo Forestale dello Stato di Brescia, hanno scoperto una falsa associazione equestre che sfruttando lo schermo giuridico di ente 'no profit' non ha mai presentato la dichiarazione dell'Iva (risultando cosi' evasore totale) e, dal 2012 al 2015, ha evaso 350mila euro e 75mila di Iva. Il controllo e' stato effettuato nei confronti di una associazione sportiva dilettantistica equestre in Franciacorta, per verificare i requisiti per usufruire del regime di favore previsto per le associazioni 'no profit' e controllare la cura degli animali. L'associazione, in realta' era una costola di un'attivita' imprenditoriale svolta da una ditta individuale di "allevamento cavalli" ed una s.r.l. di "commercio cavalli". Tutti i beni mobili ed immobili utilizzati dall'associazione sportiva (maneggio, due appartamenti e costosi mezzi per il trasporto dei cavalli) sono risultati di proprieta' di due imprenditori, che li avevano concessi formalmente in "comodato gratuito" per far gravare i costi di gestione sul bilancio dell'associazione stessa. L'attivita' sportiva e' risultata quasi inesistente e comunque di facciata. Anche due dipendenti, di nazionalita' indiana ed albanese, addetti alla pulizia delle stalle sono risultati assunti in modo irregolare, inquadrati come "collaboratori sportivi" invece che come lavoratori dipendenti ed erano pagati "in nero". Sono state trovate anche molte confezioni di farmaci veterinari detenute illecitamente che sono state sequestrate. Gli investigatori hanno anche rilevato la mancata compilazione del registro di carico e scarico dei cavalli.

NAPOLI, PITBULL MALTRATTATI: GIOVANE DENUNCIATO DALLA POLIZIA

Giovedì, 09 Luglio 2015

Chiusi in un recinto e tenuti senz'acqua

NAPOLI, PITBULL MALTRATTATI: GIOVANE DENUNCIATO DALLA POLIZIA
 Gli agenti del commissariato di Torre del Greco (Napoli), personale dell'Empa e le guardie zoofile di Napoli hanno scoperto, in un giardino, un recinto con tre cani pitbull legati a catene cortissime che non consentivano neppure il movimento agli animali. Uno dei cani, malgrado il forte caldo, non aveva acqua.
Durante una perquisizione sono state trovate, in una baracca, alcune confezioni di estrogeni, un collare elettrico e altri farmaci ottenuti senza prescrizione medica.
Il proprietario dei tre cani (uno dei quali senza microchip) e' stato denunciato per maltrattamento di animali. I cani sono stati affidati a una ditta specializzata della provincia di Caserta accreditata dal Ministero della Salute. Sono in corso indagini per accertare se i pitbull erano destinati ai combattimenti.

USA, UCCIDE LUPO GRIGIO RARO MA SE LA CAVA: "PENSAVA FOSSE UN COYOTE"

Venerdì, 10 Luglio 2015

L'agenzia federale americana ha "salvato" l'uomo

USA, UCCIDE LUPO GRIGIO RARO MA SE LA CAVA:
Un cacciatore dello Utah, negli Stati Uniti, che ha ucciso il primo lupo grigio visto vicino al Grand Canyon in settant'anni, non sarà incriminato perché pensava di uccidere un coyote. Lo ha annunciato lo US Fish and Wildlife. L'indagine dell'agenzia federale ha concluso che il cacciatore non ha intenzionalmente sparato al lupo, protetto nello Utah secondo l'Endangered Species Act. L'uomo, il cui nome non è stato reso noto, ha commesso il suo errore dopo aver visto l'animale morto e immediatamente ha segnalato la situazione alle autorità, stando a quanto si legge in un comunicato stampa. Nello Utah, invece, chiunque può cacciare coyote.
La femmina di lupo di tre anni - chiamata "Echo" dopo un concorso per studenti a livello nazionale - ha catturato l'attenzione degli avvocati della fauna selvatica in tutta la contea, perché era così raro vedere l'animale vicino al Grand Canyon. L'animale è stato ucciso nel mese di dicembre nello Utah meridionale. Il Fish and Wildlife Service ha fatto il test del Dna per confermare che il lupo fosse quello visto girare nei pressi del Grand Canyon nella vicina foresta all'inizio di quell'anno. I funzionari dell'agenzia federale hanno fatto sapere nel comunicato che il caso rappresenta un buon promemoria, perché tutti i cacciatori dovrebbero "identificare il loro obiettivo prima di premere il grilletto".

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