martedì 3 marzo 2015

LA MORTE DI GUIDO GHISOLFI, VICE PRESIDENTE DELLA MULTINAZIONALE MOSSI E GHISOLFI

DA LA STAMPA ON LINE E DA LETTERA 43




È stato trovato morto nella sua auto a Carbonara Scrivia, in provincia di Alessandria, l’industriale Guido Ghisolfi, 58 anni, vice presidente della multinazionale Mossi & Ghisolfi. A provocare il decesso un colpo di fucile sparato a distanza ravvicinata con un’arma regolarmente denunciata. Non ci sarebbero dubbi che si tratti di suicidio. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Tortona. 

Figlio di Vittorio, il «re» dei polimeri, Guido Ghisolfi aveva invece puntato sulle energie alternative. L’anno scorso era stato inaugurato il nuovo stabilimento del gruppo a Crescentino, in provincia di Vercelli. 

È stato trovato morto nella sua auto a Carbonara Scrivia, in provincia di Alessandria, l’industriale 58enne Guido Ghisolfi. Fatale un colpo di fucile sparato a distanza ravvicinata con un’arma regolarmente denunciata.
Si tratterebbe di suicidio. Sull’accaduto indagano i carabinieri di Tortona.
ALLARME DEI FAMILIARI. A dare l'allarme, poche ore prima, erano stati i familiari che lo attendavano a casa per il pranzo. L'imprenditore, vicepresidente della multinazionale Mossi&Ghisolfi, seconda azienda italiana nella chimica, non avrebbe lasciato alcun biglietto.

Azienda leader nelle energie alternative

Il Gruppo Mossi&Ghisolfi, fondato nel 1953, è controllato dalla società M&G Finanziaria, di proprietà della famiglia Ghisolfi e presieduta da Vittorio Ghisolfi, padre dell'imprenditore suicida. È leader nell'innovazione applicata al settore del Pet, dell'ingegneria e dei prodotti chimici rinnovabili derivati da biomasse non alimentari. Opera in Europa, negli Stati Uniti, in Sudamerica ed Asia, con un fatturato annuo di oltre 3 miliardi di dollari, 2.100 dipendenti ed oltre 100 ricercatori. Nata come azienda specializzata in imballaggi in plastica per il packaging, negli ultimi 10 anni ha avuto un forte sviluppo divenendo tra i leader sul mercato globale del poliesteri Pet: la produzione del gruppo è triplicata, passando da 600 mila a 1,7 milioni di tonnellate annue. Nel 2013 ha avviato la costruzione dello stabilimento di Corpus Christi, in Texas, il più grande al mondo per la produzione di Pet e Pta, un prodotto a base di particolari fluoropolimeri disciolti in miscela solvente. Nello stesso anno a Crescentino (Vercelli) è stato inaugurato un impianto in grado di produrre 75 mila tonnellate all'anno di bioetanolo generato con gli scarti delle produzioni agricole, paglia di riso e frumento, e canna dei fossi. Ed era stato proprio Guido Ghisolfi ad illustrare all'allora ministro Zanonato e a centinaia di ospiti del mondo finanziario ed imprenditoriale la bioraffineria e le potenzialità di mercato delle energie alternative.

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