martedì 29 ottobre 2013

RICEVO E PUBBLICO

Giovedi' 31 OTTOBRE PRESSO IL GIP DI VERCELLI VERRA' DISCUSSA UNA DELLE TANTE RICHIESTE DI 
ARCHIVIAZIONI.
IN silenzio e lontano dai riflettori si sta combattendo un’importante battaglia legale tra la 
Teksid ed alcune famiglie di ex dipendenti dell’azienda deceduti per gravi malattie.
Nell’ottobre del 2011, infatti, è stata depositata presso la Procura della Repubblica di Vercelli 
una denuncia penale per omicidio colposo nei confronti dei vertici dell’azienda del gruppo Fiat. 
Non sappiamo se si tratta di una azione legale che riguarda uno o più ex dipendenti, ma l’argomento 
è tanto interessante quanto drammatico.
Nel dubbio facciamo che si tratti di un singolo dipendente e allora diciamo che l’accusa nei 
confronti della Teksid è quella di aver provocato la morte di un ex dipendente per cancro, a causa 
dell’esposizione continua, per diversi anni, a prodotti chimici e idrocarburi policiclici aromatici 
nel reparto di lavorazione.
Il settore dello stabilimento sotto accusa è il “reparto anime”, dove i lavoratori potrebbero 
essere stati esposti all’azione di prodotti chimici pericolosi quali formaldeide, ammine, fenoli, 
catalizzatori, solventi e, per non farsi mancare nulla, idrocarburi policiclici aromatici.
Sembra che a confermare questa situazione sia intervenuta un’indagine di Arpa e dell’Asl di 
Collegno/Grugliasco, che ha definito le sostanze presenti nel reparto (e sopra elencate) come 
“altamente cancerogene e pericolose per la salute dell’uomo”.
Se la situazione presentata dai denunciati corrisponde alla realtà, allora la gravità sarebbe 
inaudita.
Le sostanze utilizzate presso il reparto “incriminato” sono censite anche nelle tabelle di Arpa e 
molte di esse presentano seri rischi per la salute umana, tant’è vero che il legislatore si è 
preoccupato di inserirli nell’allegato all’art. 33 del D.P.R. 303 del 19 marzo 1956, ovvero il 
decreto che ha per oggetto: “Norme Generali per l’Igiene del Lavoro” e che stabiliva l’obbligo 
della visita medica e la periodicità, in funzione della causa di rischio, cui i lavoratori dovevano 
essere sottoposti.
Inoltre la Direttiva 2004/107/CE del Parlamento Europeo, del 15/12/2004, all'Art. 3 considera, tra 
l'altro, gli idrocarburi policiclici aromatici come agenti cancerogeni e specifica che non esiste 
una soglia identificabile sotto la quale queste sostanze non comportano un rischio per la salute 
umana.
Cosa è successo alla Teksid di Crescentino e a quali rischi potrebbero essere stati esposti i 
lavoratori dell’impianto? Quali conseguenze potrebbe aver portato (e potrebbe portare in futuro ai 
lavoratori che hanno prestato la loro opera presso lo stabilimento) la continua esposizione ad 
agenti chimici?
Queste sono le domande che ci poniamo come cittadini, ma alle quali sono chiamati a rispondere i 
Magistrati vercellesi.
Sappiamo che la Procura di Torino ha rinviato a giudizio sette ex dirigenti dello stabilimento per 
omicidio colposo e lesioni gravi (ma con altre motivazioni ed in circostanze diverse), mentre la 
Procura di Vercelli ha presentato una richiesta di archiviazione per le denunce di cui stiamo 
parlando. I denuncianti, però, hanno presentato opposizione al GIP di Vercelli. Noi speriamo che la 
decisione del Giudice sia quella di ordinare la prosecuzione delle indagini perché la questione è 
tanto importante quanto delicata, ma intanto, grazie ad una serie di documenti che ci sono stati 
forniti, assieme ai lettori proveremo a capirci qualcosa di più, indipendentemente dalle decisioni 
della Magistratura.
Nel caso che ex dipendenti (o persone che per altri motivi conoscono la situazione) volessero 
inviarci interventi da pubblicare saremo ben lieti di farlo dopo le opportune verifiche.

13 commenti:

  1. Ma chi è che scrive?

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  2. scrive un parente di una persona deceduta che sta lottando da anni per vedere riconosciute certe situazioni ma che vista la delicatezza della cosa rimane anonimo a voi e conosciuto a me. contenti?
    il blogger

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  3. Quando si scrivono cose giuste come questa non bisogna avere tomore fi firmarsi

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  4. Grazie Mauro per la riservatezza, visto che la cosa è delicata e la magistratura sta indagando.

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  5. la riservatezza in questo blog e' massima quando ci vuole
    il blogger

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  6. QUEL ANONIMO DEL 30 OTTOBRE CHE RIDE, VORREI CHE LI CAPITASSE A LUI QUELLO CHE HANNO SOFFERTO I TANTI LAVORATORI CHE SI SONO AMMALATI IN T.E.K.S.I.D. CHI RIDE BENE CHI RIDE ULTIMO VERGOGNATI !!!!!

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  7. la risata era riferita a me e non alle vittime sul lavoro, risata che comunque rimando al mittente

    il blogger

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  8. Confermo. La risata era per il blogger. Massimo rispetto per le vittime sul lavoro e le loro famiglie.

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  9. L'anonimo si scusa con il BLOGGER, IN QUANTO NON SAPEVA CHE ERA RIVOLTA A LUI,SALUTI-

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  10. Vedo che si accettano di nuovo commenti anonimi. I miei, non offensivi, ma di disturbo agli amici del blogger non sono stati pubblicati. W la coerenza

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  11. GRAZIE MAURO PER LA TUA CORRETTEZZA INFATTI QUESTO PROBLEMA CHE SI PORTA AVANTI DA UN PO' DI ANNI DA FASTIDIO A QUALCHE POLITICO DI TURNO,VISTO CHE HANNO MESSO A TACERE IL TUTTO QUELLO CHE C'ERA SULL'AREA T.E.K.S.I.D. ORA MOSSI GHISOLFI !!!!!

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  12. Il problema è che finché teksid ha dato lavoro NESSUNO ha avuto interesse o coraggio di parlare.

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