mercoledì 30 ottobre 2013

MOVIMENTO 5 STELLE VERCELLI COMUNICA:

Vercelli, si tornano a bruciare le stoppie e “vola” il PM10
A Vercelli in questo periodo si tornano a bruciare le stoppie e l’Arpa annuncia che i livelli di PM10 registrati negli ultimi giorni sono insalubri.
I due fenomeni sono collegati? Ce lo chiediamo leggendo la notizia pubblicata recentemente sul sito dell’Arpa Piemonte.
Da un confronto con analisi dello scorso autunno, è la stessa Arpa a sottolineare che i livelli di PM10 più alti nell’ultimo mese sono quelli dell’alessandrino e del vercellese, seguiti dal territorio torinese.
I dati sulla qualità dell’aria a Vercelli nella settimana appena trascorsa sono poi impietosi. Scorrendo i dati della stazione Vercelli Gastaldi, la concentrazione delle polveri sottili (PM10) ha registrato picchi di 117 microgrammi/m3 e sull'intera settimana si segnalano ben 6 giorni consecutivi di sforamenti (PM10 superiore a 50 microgrammi/metro cubo).
Sembra chiaro come, anche quest’anno, l’abbruciamento delle stoppie abbia contribuito pesantemente a peggiorare la qualità dell’aria e la salute dei cittadini su tutto il territorio vercellese. La pratica dell'abbruciamento è guarda caso scattata quest’anno in concomitanza all'accensione dei riscaldamenti. Forse qualcuno dirà che i due eventi contribuiscono allo stesso modo al peggioramento della qualità dell’aria. Ma non è così, poiché dal grafico Arpa possiamo notare chiaramente che, negli ultimi giorni, i valori di PM10 non s’impennano più di tanto nei territori non a vocazione esclusivamente agricola, quali Omegna, Borgomanero, Oleggio e Asti. Sottolineiamo che anche in queste aree i riscaldamenti sono stati accesi, ma che l’impennata di PM10 si registra solo nelle campagne vercellesi e alessandrine.
Dopo aver analizzato i dati e constatata la manifesta inefficienza dei metodi di controllo ed intervento previsti nel regolamento provinciale sull’abbruciamento delle stoppie del riso, non capiamo perché si debba continuare a permettere l’utilizzo di questa tecnica arcaica. I dati Arpa evidenziano una situazione molto drammatica in tutta la pianura, dove il livello giornaliero di protezione della salute, ai sensi di legge fissato in 50 microgrammi/m3, è stato continuamente ed abbondantemente superato. Per capire bene il problema, abbiamo anche intervistato Giorgio Gallina, presidente degli agronomi di Vercelli. Anche Gallina conferma che la tecnica dell’abbruciamento può essere abbandonata.
Dal canto nostro, non capiamo come mai non si usi il principio di precauzione. Lo stesso regolamento provinciale prevede la sospensione dell’attività in caso di peggioramento della qualità dell’aria.
Detto ciò chiediamo che questa tecnica venga al più presto vietata dalle istituzioni competenti su tutto il territorio provinciale ed invitiamo, inoltre, le stesse a sollevare il problema anche presso le opportune sedi delle province limitrofe, in modo che l’abbruciamento delle stoppie venga bandito in tutto il territorio regionale.
Inoltre ci chiediamo: come mai non è stato rispettato l'art. 2 comma 3 regolamento provinciale?
Come mai i Comuni non hanno rispettato l'art 4 comma 1 dello stesso regolamento, visto che non abbiamo visto nessuna ordinanza che vieta l'abbruciamento?
Chi fa i controlli per far rispettare l’ordinanza?
Speriamo che questo sia l'ultimo anno di abbruciamento.
Mirko Busto – capogruppo M5S VIII commissione Ambiente
MoVimento 5 Stelle Piemonte gruppo di Vercelli
info@vercelli5stelle.it
www.vercelli5stelle.it

Link Arpa effetti sulla salute: http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/aria/generale_120.asp




1 commento:

  1. Bisognerebbe ricordare ai grillini che è più di un mese che piove. Anche volendo è impossibile bruciare stoppie.
    Agricultural

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