martedì 8 ottobre 2013

MIRKO BUSTO, DEPUTATO CITTADINO MOVIMENTO 5 STELLE COMUNICA : MOZIONE , INTERROGAZIONE SULLA CENTRALE A BIOMASSA DI CRESCENTINO

COMMENTI PERMESSI SOLO CON NOME E COGNOME


I nostri riflettori tornano sulla problematica delle centrali a biomassa. Questa volta, tornando a Crescentino, al quale avevamo già dedicato un precedente post.
Nel merito abbiamo presentato un’interrogazione al MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE -MINISTERO DELLA SALUTE -MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO invitandoli a valutare l’opportunità di rivedere la normativa delle «Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili» di cui al decreto ministeriale sviluppo economico del 10 settembre 2010, il quale a ben vedere risulta essere il maggior incriminato per il proliferare di queste centrali sul territorio italiano.
Risulta infatti che ad oggi in Italia sono sorti impianti energetici alimentati a biomasse e biogas in oltre 1400 comuni, per una potenza efficiente lorda totale di oltre 3,8 giga watt alla fine del 2012 (fonte: GSE), più che raddoppiata dal 2008 .
Centrali a biomassa che come abbiamo avuto modo di esporre nella mozione presentata già prima dell’estate, presentano diversi profili critici sia in ordine alla salute dei cittadini e dell’ambiente, sia in relazione al cattivo uso delle risorse naturali in esse disperse.
Si tenga presente che molti degli impianti sorti negli ultimi 4 anni non utilizzano reflui ma colture dedicate, sottratte al consumo alimentare umano e animale con un consumo di territorio di 400 ettari per ogni mega watt di energia (impianti a biogas, di solito basati sulla digestione anaerobica del mais, per la maggiore resa energetica rispetto a letame o altri reflui).
Qui i testi dell’interrogazione e della mozione:

1 commento:

  1. Metto in evidenza il testo dell'Interrogazione Parlamentare, non mi sembra che ci sia molto da aggiungere, Mirko Busto e i suoi colleghi del movimento 5 Stelle hanno fatto un buon lavoro di di sintesi della situazione.
    Mauro Omassi

    Atto Camera

    Interrogazione a risposta scritta 4-02073
    presentato da
    BUSTO Mirko
    testo di
    Venerdì 4 ottobre 2013, seduta n. 91
    BUSTO, DAGA, DE ROSA, MANNINO, SEGONI, TERZONI, TOFALO e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
    il comune di Crescentino in provincia di Vercelli ha permesso di costruire un impianto di digestione anaerobica da biomassa di origine agricola a poche centinaia di metri dal centro abitato, in alcuni casi addirittura a poche decine di metri dalle abitazioni;
    l'impianto utilizza quasi esclusivamente insilato di mais coltivato appositamente per la produzione energetica. Va ribadita l'assurdità ecologica di alimentare una centrale per produrre energia con biomasse alimentari coltivate appositamente, sottraendo quindi terra fertile alla alimentazione umana e animale. Anche mettendo da parte le ripercussioni etiche, è poco sensato considerare l'energia prodotta come rinnovabile e sostenibile.
    il mais è un prodotto agricolo che cresce anche grazie alla luce solare e quindi certamente è rinnovabile, vero. Ciò che non è rinnovabile è l'energia fossile (derivata dal petrolio) e le materie prime utilizzate nella produzione di fertilizzanti, fitofarmaci (pesticidi) come pure nella manifattura e nell'uso dei macchinari agricoli;
    la costruzione dell'impianto è terminata il 21 dicembre 2012, ma alla sua attivazione a parere dello scrivente ne è conseguito un degrado della qualità di vita dei residenti dei centri abitativi limitrofi a causa di forti odori provenienti dalla centrale. Questo è testimoniato non solo dai residenti, ma anche dai verbali del corpo della polizia municipale e da sopralluoghi svolti da membri di comitati cittadini contrari alla centrale;
    oltre al danno sulla qualità della vita e sulla salute psicofisica, i residenti dell'area stanno subendo anche un danno economico notevole in quanto i terreni e gli stabili abitativi sono oggetto di forti svalutazioni, cosa che paradossalmente sta interessando anche terreni limitrofi di competenza demaniale;
    in virtù di tale situazione sono seguite forti proteste ed azioni popolari che hanno culminato con l'obbligare l'amministrazione ad emettere, in data 23 luglio 2013, l'ordinanza n. 24 del 2013 che impone alla centrale la sospensione delle attività;
    nonostante l'ordinanza di sospensione i titolari della centrale hanno fatto ricorso al T.A.R. che ha sospeso il blocco attività ordinato dal responsabile del settore urbanistico del comune di Crescentino;
    ad oggi la centrale è in funzione, con gravi disagi per la popolazione –:
    se il Ministro non ritenga opportuno disporre verifiche e controlli da parte del personale appartenente al Comando carabinieri tutela ambiente (C.C.T.A.), in relazione all'oggettivo pericolo che si verifichi un danno ambientale, ai sensi dell'articolo 197, comma 4 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
    se il Ministro, anche in considerazione di fatti simili non ritenga opportuno rivedere la normativa delle «Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili» di cui al decreto ministeriale sviluppo economico del 10 settembre 2010, al fine di rafforzare le tutele anche procedimentali per i cittadini. (4-02073)

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