COMUNE DI CRESCENTINO
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alla Sindaca dott.ssa Marinella Venegoni
- all’assessore competente
Oggetto: INTERROGAZIONE ARCHIVIO STORICO E DI DEPOSITO
In data 10 aprile 2012 mi sono recata in Archivio
per informazioni circa l’eventuale
presenza di
Cinquecentine. Appena varcata la
soglia, sono stata accolta da un fortissimo tanfo di umidità, che
dopo breve tempo ha causato a me e
alle altre utenti una forte irritazione alle vie respiratorie.
Ho chiesto alla curatrice dott.ssa
Cesare di poter verificare la temperatura e il grado di umidità dell’ambiente,
e sono risultati 19,5° di temperatura e
69,5% di umidità: fra l’altro in una giornata non particolarmente calda.
Sono poi salita al piano superiore,
nelle cui stanze sono custoditi dei dipinti, l’archivio e dei quadri
dell’Infermeria Santo Spirito, e dove si trova anche quella che dovrebbe essere
la sala studio, e qui lo spettacolo è stato devastante: uno stendino pieno di biancheria ad asciugare,
ciabatte, giochi per bambini, bidoni della spazzatura, cartacce.
Ho allora chiesto in visione la
documentazione circa le relazioni della curatrice sullo stato dell’Archivio
storico comunale, l’ultima delle quali risale al 30 aprile scorso, e quelle ricevute
dal Comune in data 7 maggio dalla Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e
la Valle
d’Aosta, redatta dal dott. Banfo, e in data 8 maggio dalla Soprintendenza ai
Beni Librari, redatta dal dott. Cissello, dopo l’ispezione dello scorso 2
maggio. Da tutte emerge una grande
preoccupazione per lo stato di degrado in cui versa l’Archivio storico De
Gregory, a causa soprattutto, cito dalla relazione del dott. Cissello, “ delle
infiltrazioni d’acqua dal piano superiore, che hanno intriso i muri della terza
stanza dall’ingresso, quindi i libri si trovano ad essere conservati in un
ambiente eccessivamente umido ( 70% di
umidità relativa ) che, associato alla temperatura di 19°, favorisce
l’insorgere di muffe. I valori ambientali devono essere mantenuti costanti:
l’umidità relativa dovrebbe oscillare tra il 50% e il 60% e la temperatura non
dovrebbe superare i 18° C”. Aggiunge il
dott. Banfo che “ la prevista ricollocazione della sala studio al piano
superiore collide con le non adeguate strutture di sicurezza e con
l’incompatibile presenza di alloggi destinati ad abitazione nei locali
adiacenti.
Dal canto suo la dott.ssa Cesare,
oltre ai rischi sopra esposti, lamenta l’ingresso nei locali dell’Archivio di
altro personale senza che gliene sia stata data informazione e quindi non da
lei monitorato, per cui declina ogni responabilità sui Beni dell’Archivio,
ritenendo di non averne più il controllo ( relazione del 30 aprile scorso ).
Si passa poi alle prescrizioni:
1)
areare settimanalmente l’ambiente e gli scaffali, visto
che anche l’umidità all’interno dei libri è elevata ed oscilla tra il 10% e il
22% ( dott. Cissello );
2)
l’immediata messa in funzione di un adeguato numero di
deumidificatori, che, in caso di indisponibilità finanziaria da parte del
Comune, la
Soprintendenza potrà fornire in prestito d’uso ( dott.
Cissello- dott. Banfo));
3)
allestire idonei impianti fissi per il ricircolo
dell’aria, quali ventole ad estrazione automatica e temporizzata (dott.
Cissello – dott. Banfo );
4)
mettere in funzione l’impianto di rivelazione del fumo
ed adeguare il numero degli estintori a polvere alla quantità di materiale
cartaceo contenuto in Archivio ( dott. Cissello – dott. Banfo), poiché si è
constatata una carente protezione antincendio dei locali;
5)
Provvedere al riscontro inventariale dei volumi e
sorvegliare che il lavoro venga fatto alla presenza di personale qualificato
(dott. Cissello ).
Poiché il dott. Banfo conclude la
sua relazione parlando di “ intollerabili situazioni di disordine e di
pericolo, sia per la conservazione del ateriale tutelato, sia per la sicurezza
del personale. Infatti, nonostante i ripetuti inviti e le prescrizioni
impartite con le note sopra citate, codesto Comune continua a restare
colpevolmente inadempiente. Ove tale situazione dovesse perdurare si renderà
inevitabile la segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria “,
la sottoscritta Consigliere Comunale Magda Balboni Tasso
INTERROGA
Il Consigliere Comunale
Prof.ssa Magda Balboni Tasso
Crescentino, 17/05/2012
Solare prof.ssa Magada Balboni in Tasso,
RispondiEliminacontento del suo minuzioso interessamento,vorrei domandarle se ha delle prosposte da porre, oltre che relazionarci la realtà oggettiva.
Sappiamo tutti che basterebbe un qualche contatto di suo marito per muovere denari da destinare a questa impresa.
Aiuti questo paesino porti delle prorposte concrete.
Tenga presente che oggi tra le priorità dei cittadini ci sono le rotonde non i libri.
Le porgo distinti saluti.
Il Marchese del Monferrato
L'archivio storico mi hanno detto che è nelle stesse condizioni di quando c'era il portalettere colto assessore e il marito della Balboni vicesindaco.
RispondiEliminaCara signora,a me sembra che in consiglio comunale le abbiano dato delle risposte !!!!cioè che gli uffici predisposti sono stati attivati per mettere in sicurezza l'archivio!!!vero? non è che quello che voi,loro,cioè lui esso... suo marito... era vice sindaco,non ha fatto per 10 anni!!!pretendete che gli altri lo facciano in pochi mesi?non hanno la bacchetta magica !!!!voi l'avevate? a me non sembra anzi!!!forse la vostra per 10 anni non ha mai funzionato!!!!
RispondiEliminaUna civiltà che non si prende cura della cultura e del suo patrimonio storico è destinata a scomparire poichè non ha futuro...
RispondiEliminaRitengo prioritario ampliare il ponte sul fiume Dora Baltea.
RispondiEliminaBevete la cedrata Tassoni è molto buona!
RispondiEliminaFra le priorità ci sono le rotonde?
RispondiEliminaAvrei scommesso che fosse l'aumento dei buoni pasto e la crisi economica di tante famiglie.
Complimentoni anonimo delle 13.04
Come si pagano i lavori per l'archivio storico? Aumentando le rette scolastiche? La tassa dei rifiuti? L'Imu? L'irpef?
Facciamo un bel referendum fra i cittadini e vediamo dove vogliono intervenire.
Per l'anonimo delle 15:56
RispondiEliminaio direi che chi non si cura della cultura e del suo patrimonio storico è destinato a sparire in futuro...
Il patrimonio storico lo fanno i vivi, L'italia vive già abbastanza sulle scartoffie e si vedono i risultati.Quanti cittadini residenti a Crescentino sono interessati a quello che è contenuto in quegli scaffali? Se si avanzano soldi per tenerli in ordine bene, altrimenti meglio aiutare qualcuno in difficoltà che è cosa più utile.
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