sabato 14 gennaio 2012

LA SERATA DI LEGA AMBIENTE A TRINO DI VENERDI' 13 GENNAIO, DA PIEMONTE OGGI

CARI LETTORI,  PER QUESTIONI TECNICHE LA RIPUBBLICZIONE DA PIEMONTE OGGI E' STATA SOLO POSSIBILE IN QUESTA MANIERA......SCUSATEMI,  HO FATTO VARI TENTATIVI,  CERCATE DI LEGGERLA COSI'.........
IL BLOGGER




TRINO – No di Legambiente e Pro Natura alla nuova centrale a biogas – Intervengono anche Portinaro, Negri, Burrone e la Presidente del consiglio comunale Mussino 
TRINO – No di Legambiente e Pro Natura alla nuova centrale a biogas – Intervengono anche Portinaro, Negri, Burrone e la Presidente del consiglio comunale Mussino
Nicoletta Mussino, Mario Burroni e Massimo Negri

(Luca Vallarino) – Gianpiero Godio, responsabile di Legambiente del Vercellese, ha tenuto venerdì 13 gennaio presso l’Auditorium delle scuole medie di Trino una riunione informativa ed aperta a tutti per spiegare quali sono secondo Legambiente e Pro Natura di Vercelli le rischiosità e le aberrazioni del progetto di realizzazione di una nuova centrale termoelettrica a biomasse, giudicato costoso e nel complesso dannoso. La volontà è quella di informare in sede neutra, lontani dalle bandiere di partito, proprio perché il problema viene ritenuto complessivo per tutta la cittadinanza. L’idea è oramai nota e più volte apparsa sulle pagine di politica trinese di VercelliOggi.it: l’Amministrazione comunale trinese, guidata dal Sindaco Marco Felisati, ha intenzione di consentire l’edificazione di una centrale termoelettrica a biogas presso la strada antica per Ramezzana (ex Cascina delle Monache). L’impianto dovrebbe gestire un motore di 48000 cm3 funzionante per 24 ore su 24 per circa 11 mesi all’anno (per dare un’idea, come se si lasciassero accesi 24 ore su 24 50 motori di utilitarie da 1000 cm3, spiegano i relatori). In questo impianto dovrebbero essere bruciati cereali appositamente coltivati ad hoc su un area agricola pari a 2,5 km2. Le organizzazioni ambientaliste si oppongono anzitutto ad un utilizzo a loro avviso immorale dell’agricoltura: si sottrae infatti terra adatta a coltivare prodotti destinati all’alimentazione umana o animale, esclusivamente per produrre input biologici da convogliare presso la centrale ai fini di generare energia. Inoltre, come spiega Godio, tralasciando le ragioni dell’etica, viene dimostrato come queste energie rinnovabili siano profondamente inefficienti: con un rapido ed efficace calcolo (ancorché non troppo rigoroso), il responsabile di Legambiente dimostra come da ogni metro quadrato destinato alla coltivazione di cerali “input” per la centrale a biomasse si ottengano solo 4kWh all’anno di energia, «da ogni metro quadrato di pannello fotovoltaico se ne ottengono invece 100kWh: dunque queste fonti energetiche sono 25 volte meno efficienti dei pannelli solari». Oltre a questa scarsa produttività, vengono sottolineati altri problemi che risulterebbero dall’edificazione della nuova centrale, come l’inquinamento derivante dai trasporti (i prodotti agricoli destinati alla centrale verrebbero portati da Bianzè), l’inquinamento sonoro dei camion, problemi alla circolazione stradale. A fronte di tutta questa spesa, giudicata da Legambiente così poco efficiente e così costosa per i trinesi, ci sarebbe spazio per un solo nuovo posto di lavoro per un tecnico: nessuna ricaduta quindi, secondo gli ambientalisti, anche in termini occupazionali.
«Non siamo contrari per principio a questa fonte energetica, - spiega Godio -
ma riteniamo che le centrali a biogas debbano essere alimentate non da prodotti agricoli coltivali ad hoc, bensì da scarti del settore, che possono in questo modo essere riutilizzati in maniera virtuosa: così accade per esempio a Cuneo per i reflui zootecnici dell’allevamento di suini». Ancora viene ribadito: «Non siamo solo noi ad assumere una posizione critica nei confronti di queste centrali. La Coldiretti di Cremona ha ingaggiato una vera e propria battaglia contro queste strutture verso le quali sono destinati il 25% dei prodotti agricoli raccolti sul territorio. La Lombardia ha comunque approvato norme più severe per limitare le speculazioni sulle centrali a biomasse, il Piemonte deve provvedere al più presto a deliberare leggi più stringenti».


Prendono poi la parola alcuni esponenti politici di Trino, che concludono la serata con un vivace dibattito: si tratta del ConsigliereAlessandro Portinaro del Pd e poi di Massimo Negri e Mario Burroni, ex Assessori della giunta Felisati e del Presidente del Consiglio comunale Nicoletta Mussino. I rappresentati politici sottolineano l’illegittimità del Consiglio comunale indetto per il prossimo 18 gennaio per deliberare sull’autorizzazione alla realizzazione della centrale, convocato dalla Vicepresidente del consiglio Barbara Gardano ad insaputa della Presidente  In homepage è disponibile il video dell’intervento integrale di Negri e Burroni.

Oggi a Trino gli ambientalisti stanno raccogliendo ulteriori firme dei cittadini da aggiungere alle 300 già ottenute per manifestare il dissenso popolare di fronte a questo progetto.
Un'immagine della centrale a biomasse in funzione a Civitanova Marche
Un'immagine della centrale a biomasse in funzione a Civitanova Marche

10 commenti:

  1. Azzardo un suggerimento, non per voler insegnare cose che probabilmente conosci, ma perchè magari a qualcuno può interessare. Quando si copia un testo, a volte "strano" come quello in questo caso, prima di incollarlo nel vostro blog incollatelo su "blocco note" di windows. Vi assicuro che per tabulazioni e caratteri strani è un Terminator. Vi restituisce un testo "primordiale" che potete poi tranquillamente copiare e incollare.
    Saluti a tutti i lettori.

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  2. ecco un'altra dimostrazione che gli ambientalisti da strapazzo non hanno seguito.
    la solita ventina di persone che si muove di paese in paese per sostenere la loro battaglia politica ma non ambientale

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  3. Ma Portinaro è un ambientalista?

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  4. Non erano una ventina di persone ma quasi un centinaio .

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  5. Fra i quali anche quel pericoloso ambientalista di Portinaro.... o è di un altro partito? Forse del Pd....

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  6. grazie del suggerimento
    il blogger

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  7. non è la quantità a fare la qualità.
    in questo caso non c'era ne la quantità ne la qualità.

    perchè Godio e amici tacciono sui diserbanti e sulla bruciatura delle stoppie?

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  8. Parlatene voi allora che siete più ecologisti di Godio.

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  9. Non 20, ma quasi 100 persone...
    Come i carrarmati di Mussolini. Sempre gli stessi di Crescentino, Moncrivello, ecc.. Di Trino nessuno. Bravo Felisati... tieni duro

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  10. Felisati vi ha abbandonati carissimi... il Comune di Trino ha votato contro l'autorizzazione alla centrale a biomassa.
    Siete rimasti solo voi a difendere l'indifendibile.

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