lunedì 20 marzo 2017

ITINERARI DI PRIMAVERA: LA COSTA AZZURRA , TRA IL MARE E L'ENTROTERRA,

Forse e' questo il momento di andarci, prima del caldo e della folla di turisti,  la Costa Azzurra e la Provenza a noi vicine ,  mare , montagne , natura, colori e profumi; arrivarci come ho fatto io dal colle di Tenda e scendendo la meravigliosa valle Roya fino a Ventimiglia. godendosi il panorama guidando senza fretta, seguendo i canions del torrente e le rocce a strapiombo sulla strada.


LA PIAZZA CON I PORTICATI E' IL PUNTO PIU' ANTICO DEL VILLAGGIO


Le mete scelte, non le solite,  Biot, villaggio nell'entroterra di Antibes, meno glamour di Vence e di St Paul de Vence, ma piu' vero,  dalla storia molto interessante che risale ai Cavalieri di Malta e ai Templari, di cui su molte case ci sono ancora i simboli. All'ufficio del turismo, personale gentile e paziente consiglia il percorso piu' completo e  il foglio a disposizione anche in Italiano e' utile a fare un giro turistico tra le bellezze e le curiosità della localita', la cui parte bassa all'inizio del 2016 e' stata colpita da una disastrosa alluvione di cui si scorgono ancora i segni prima di salire sul colle dove sorge il villaggio vecchio.
 VIA TIPICCHE  E UN SIMBOLO TEMPLARE SU UNA CASA

Biot e' famosa per la lavorazione molto fine del vetro e dell'argilla , molti cocci sono incastonati in alcuni muri delle abitazioni,  numerosi sono gli atelier dove si vendono prodotti in vetro molto preziosi.  Una ricca vegetazione che comprende anche limoneti e aranceti a testimonianza della particolare mitezza del clima

ARANCI E LIMONI

Antibes, meno celebrata di Mentone, Monaco o Cannes, ha molto fascino sia di sera che di giorno, la sua parte vecchia, la veille Antibes, cinta da mura restaurate da poco, e' ricca di
negozi e di locali come ristoranti con varie cucine da tutto il mondo,  pasticcerie, vinerie e bistro'.  Il Forte quadrato e' il simbolo della località ( sotto nella foto )
Il glamour e' di casa ad Antibes soprattutto sul capo che la divide dalla piu' mondana Juan Le Pins, nel capo ville milionarie e soprattutto l'Hotel du Cap che tra un mese e mezzo come al solito si riempirà di star di Hollywood per il Festival del cinema di Cannes,  tutto il capo e' immerso nel verde della vegetazione che contrasta il blu del mare

A Juan Le Pins le spiagge sono già aperte,  si mangia in piccoli ristoranti direttamente sulla spiaggia, C'e ' chi prende il sole e qualcuno fa il bagno,  inglesi e tedeschi che il freddo dell'acqua sicuramente sentono meno. In passeggiata, piuttosto elegante, locali e bar. La località e' famosa per la sua vita notturna tra enoteche, birrerie, discoteche e il celebrato festival jazz.
La penultima tappa e' quella piu' insolita,  sulla Haute Corniche che da Nizza va verso Eze ( splendida ma rivista già a settembre scorso e quindi tralasciata questa volta ) , Monaco e Mentone c'è La Turbie, il punto piu' alto delle Alpi che si affacciano al mare; qui i romani celebrarono le vittorie di Augusto con una enorme costruzione, il Trionfo delle Alpi, Nelle belle giornate la costruzione si vede da Sanremo all'Esterel, in un punto in cui le Alpi Marittime paiono gettarsi nell'azzurro del mare, sotto di voi avete Montecarlo con i suoi grattacieli . 
Sulla costa , il sole e almeno 22 gradi,  li sopra, nuvole e foschia che proveniva dal mare davano al paesaggio qualcosa di veramente suggestivo. Il monumento, costruito per celebrare le vittorie di Augusto sui popoli delle Alpi, nei secoli e' stato prima trasformato in torre nel primo Medioevo e poi smantellato a poco a poco per usare i materiali per costruire il villaggio sottostante ( interessante e suggestivo ) tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento fu decisa una parziale ricostruzione storica di quello che doveva essere il monumento originario rispettando le antiche cronache . Il complesso e' monumento storico dello stato francese ed e' inserito in un parco con annesso interessante museo .
PRIMA LA NEBBIA CON MONACO CHE EMERGE NELLA LUCE DEL SOLE E POI IL SOLE CHE CONQUISTA ANCHE LA SOMMITA' DEL COLLE, LA SPLENDIDA MONTECARLO CON IN FONDO CAP MARTIN


 Il vecchio villaggio e' costruito dove passava la via Iulia verso la Gallia e la Spagna, 
Il giro si e' concluso a Mentone, tra le vie piene di gente e i negozi sempre interessanti con i prodotti tipici come marmellate e cosmetici a base degli agrumi che si coltivano nei Pays Mentonnais dal clima particolarmente mite con le alte montagne che la proteggono dai venti del Nord. Suggestiva la vecchia città attorno alla Basilica dedicata a San Michele,  pare di essere a Genova con i suoi carrugi, le case alte e il sole che ci penetra appena,  si cammina su scale e scalette , salendo e scendendo in una atmosfera silenziosa.

L'Italia e' a un kilometro al fondo del lungomare Garavan, presidiato dalla Gendarmerie e dall'Esercito italiano, discreti guardiani che fermano e perquisiscono solo chi non e' bianco di carnagione;  in autostrada all'ingresso in Francia vi avvertiranno di stare attenti tra Ventimiglia e l'uscita di La Turbie, potrebbero esserci persone  a piedi in carreggiata. Sono i profughi che cercano di passare il confine e che rischiano la pelle sia nei valichi montani tra le Valle Roya e Bevera e in autostrada.

Mauro Novo
mauro at large

3 commenti:

  1. Che bel Centro Storico. Proprio come quello di Crescentino

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  2. le brutture ci sono anche in Francia, dopo di chè basta poco per avere un centro storico migliore del nostro

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  3. E villefranche sur mer?

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