domenica 17 maggio 2015

PROFUGHI A VERRUA SAVOIA? MA ANCHE A CRESCENTINO, MENTRE A SALUGGIA IL SINDACO.......

Da qualche mese il comune di Verrua Savoia retto oramai da un anno dall'amministrazione Moscoloni ha accettato di ospitare sul suo territorio un certo numero di profughi che sono alloggiati in uno stabile di Frazione Rocca;
Molto furba la sindaca di Verrua Savoia,  profughi si, ma molto lontani dal capoluogo , confinati nella Frazione  che sta in basso,  quindi invisibili al 95 per cento della popolazione.

Questi ragazzi con la bella stagione hanno cominciato a dirigersi naturalmente verso Crescentino,  cittadina di
ottomila abitanti che offre sicuramente piu' di Verrua Savoia il cui centro dista oltre 5 kilometri ( in forte salita tra l'altro ) .

Negli ultimi giorni cominciano ad arrivare strane segnalazioni,  alcuni di questi " disperati " come li definisce la nostra Presidente della Camera,  nota Madonnina Infilzata dei sette dolori  stazionano  fuori dai supermercati cittadini importunando ( qualcuno dice anche che spariscono le borse ma sono solo pissi pissi non confermati ) i clienti......con le mie orecchie ho sentito chiedere due euro per rimettere a posto un carrello.....in modo piuttosto insistente e strafottente.  il profugo era vestito di tutto punto, pantaloni a vita bassa come si usa, t shirt di gran moda e telefonino di ultima generazione, il malcapitato carrellista era invece uno che usciva dal lavoro stanco e sudato.

Disperati? Forse i nostri disoccupati.

Ma c'è dell'altro,   voci non confermate parlano anche di alcune ragazze importunate mentre facevano jogging sull'argine del Po e sulla strada che collega Crescentino a Brusasco.

Non hanno nulla da dire i nostri amministratori? 

A Saluggia invece il sindaco che e' stato secondo alcuni mezzi stampa " obbligato " a ospitarli in un ex istituto teme  che non tutti siano davvero persone fuggite dalla miseria e dalla povertà ma che tra loro vi siano addirittura terroristi dell'Isis e che non si puo' mai sapere chi ci si porta in casa.

Figuratevi la contentezza dei cittadini di Saluggia e dei genitori degli alunni che frequentano le scuole del paese poste non distante dallo stabile dove i " Disperati "  dimorano.   Cio' che e' sicuro che una prostituta che esercita  alla Rocca di Villareggia e' già stata rapinata  e non solo da due di questi signori ( informazione data dai mezzi stampa ).

Quindi cari miei stiamo all'erta,  non tutti quelli che vengono qui sono miserandi disperati,  non tutti scappano da guerre e da carestie, non tutti sono perseguitati,  anzi la maggior parte non lo sono proprio e non c'è bisogno di essere Matteo Salvini per pensarlo.  

Infine...signori Moscoloni e Barberis, ma non avete nulla da far fare a questi ragazzi? Nella bergamasca hanno trovato il metodo a norma di legge di far fare lavori utili per la comunità,  loro non si sentono inutili, non si annoiano e i cattivi pensieri sono confinati alla nostalgia di casa.....a buon intenditor....

Mauro Novo
mauro at large

3 commenti:

  1. Basta buonismo17 maggio, 2015 13:10

    "Non serve essere Salvini per capirlo " pienamente d'accordo e tutto quello che è scritto è la realtà purtroppo è ora di smettere di fare i buonisti e pensare alle nostre ditte e negozi che chiudono mi sa che siamo più disperati noi

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  2. Voci non confermate, pissi pissi, sembra che......e dare notizie vere e non pettegolezzi?

    Vorrei poi conoscere chi soni quelle incoscienti che vanno a fare jogging sulla strada tra Crescentino e cavagnolo con il serio rischio di essere investite.

    Riguardo verrua, è un paese sparso e in qualsiasi posto li avessero messi sarebbero stati lontani dagli altri.

    Buona domenica blogger renziansalviniano ( che prende il peggio da entrambi)

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  3. Dimenticavo.....quei signori abbronzati per beneficiare dello status di rifugiato devono per forza arrivare da paesi in cui vi è la guerra.
    Dato che le case le danno solo ai rifugiati è ovvio che questi lo siano. Ai clandestini non danno un bel niente.

    Ma si sa che il blogger scrive di pancia spesso senza informarsi.

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