“Nessuno
è più insopportabile di colui, che svegliatosi una mattina, afferma di avere
avuto un sogno e pretende di imporlo a tutti facendolo passare come una
rivelazione dal Cielo” (parafrasi)
Ciclo
della Fondazione – PRIMA PARTE
Il Ciclo delle Fondazioni
è un gruppo di sette romanzi di fantascienza scritti da Isaac Asimov a partire
dal 1951. Dopo la trilogia iniziale, nota come Trilogia della Fondazione,
Asimov, sotto la spinta degli appassionati
e dell'editore, la Doubleday di New
York, riprese in mano il ciclo e nel 1982 realizzò un seguito ai primi tre
romanzi, per concludere con due prequel nel 1988 e nel 1992.
L'intera saga, ordinata
secondo la cronologia interna degli eventi, è composta da:
- Preludio
alla Fondazione (Prelude to Foundation - 1988)
- Fondazione
anno zero (Forward the Foundation - 1992)
- Cronache
della galassia o Prima fondazione (Foundation
- 1951)
- Il crollo
della galassia centrale o Fondazione e
Impero (Foundation and Empire - 1952)
- L'altra
faccia della spirale o Seconda Fondazione (Second
Foundation - 1953)
- L'orlo della
Fondazione (Foundation's Edge - 1982)
- Fondazione e
Terra (Foundation and Earth - 1986)
I tre romanzi della
trilogia originale (Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda
Fondazione) sono stati scritti tre decenni prima degli altri seguiti e
prologhi e sono stilisticamente molto diversi da essi. Si tratta in realtà di
una raccolta di storie brevi, apparse la prima volta sulla rivista Astounding
Stories, ed in seguito raccolte in volume.
Trilogia originale della Fondazione
La Trilogia della
Fondazione è composta dai tre romanzi originali Fondazione, Fondazione
e Impero, Seconda Fondazione, per i quali Asimov vinse il Premio
Hugo come miglior ciclo fantascientifico nel 1966.
Già raccolti in volume
nel 1983 da Mondadori, i tre romanzi sono noti anche con i titoli Cronache
della Galassia (prima edizione italiana: 1963 sulla collana Urania,
n.317 bis), Il crollo della Galassia centrale (prima ed.it.: 1964 sulla
collana Urania, n.329 bis), L'altra faccia della spirale (prima
ed.it.: 1964 sulla collana Urania, n.338), sono stati riproposti, sempre
da Mondadori, nel febbraio 2004, con una introduzione di Fruttero &
Lucentini.
Prima Fondazione
Hari Seldon, primo e più
grande psicostoriografo dell'Impero Galattico, utilizzando complesse
funzioni matematiche da lui inventate e raccolte in una scienza definita "psicostoriografia"
(o "psicostoria" a seconda della traduzione), arriva alla conclusione
che l'Impero Galattico, durato già 10.000 anni, sta decadendo e che prima della
ricostituzione di un nuovo ordinamento galattico che possa assicurare pace e
tranquillità, dovranno passare 30.000 anni di anarchia e barbarie. Nel
tentativo di ridurre questo periodo di caos ad appena mille anni, Seldon, che
nel frattempo ha acquistato potere e popolarità nella capitale dell'Impero,
utilizzando la psicostoriografia spinge gli eventi per inviare su Terminus,
pianeta nella periferia della galassia, una comunità di scienziati, che
ufficialmente avranno l'incarico di creare una Enciclopedia Galattica,
monumentale opera che dovrà mantenere intatto il sapere tecnologico e
scientifico per le generazioni a venire.
In realtà questa
fondazione di scienziati, che si troverà a dover superare una serie di Crisi
Seldon, ovvero momenti di crisi previste anni o addirittura secoli prima da
Hari Seldon grazie alla psicostoriografia, è destinata secondo il
"piano Seldon" a diventare il nucleo del nuovo Impero Galattico che
dovrebbe sorgere nell'arco dei mille anni successivi. In questo primo capitolo
veniamo a conoscenza dei due personaggi che, assieme ad Hari Seldon, entreranno
nella leggenda della Fondazione: il sindaco di Terminus Salvor Hardin, che
saprà risolvere la prima e la seconda Crisi Seldon utilizzando le sottili armi
della diplomazia e della politica interplanetaria, ed Hober Mallow, definito
"il principe dei mercanti", il quale dovrà affrontare la terza Crisi
Seldon, che questa volta andrà a coinvolgere il mondo del mercato galattico.
Già a partire da questo
primo episodio Isaac Asimov ci mostra una fantascienza diversa da quella a cui
siamo oggi abituati: una fantascienza senza alieni, senza epiche battaglie
intergalattiche, senza misteriose forze sovrannaturali. Ognuna delle numerose
avventure che vedranno protagonista la Fondazione toccherà problemi
assolutamente conosciuti anche alla nostra realtà quotidiana: religione,
mercato, politica, diplomazia sono i temi che Asimov utilizza per dipingere il
futuro della storia dell'umanità.
Fondazione e Impero
Sconfitti tutti gli
avversari e superate tutte le Crisi Seldon dei primi 150 anni di vita, la
Fondazione, inevitabilmente, si trova a dover affrontare l'Impero Galattico. I
due regni iniziano a toccarsi: soprattutto iniziano a circolare alcune
voci sui suoi mercanti, confusi con mistici maghi dai poteri straordinari. Il
livello tecnico raggiunto dalla Fondazione, infatti, è tale per cui le novità
introdotte sembrano magiche rispetto alla tecnologia conosciuta nel
decadente Impero. Con i mercanti, però, giungono le leggende del Secondo
Impero, attirando così l'attenzione prima di un forte generale, Bel Riose
e, sconfitto questi grazie all'intervento di un mercante, Lathan Devers, di un
pericoloso e - nelle equazioni di Hari Seldon - imprevisto elemento, un
individuo che si è assegnato simbolicamente il nome di Il Mulo (Mule).
Questi è un mutante dotato di enormi poteri psichici, attraverso i quali è in
grado di convertire i suoi più acerrimi nemici in fedeli alleati.
Sarà quest'ultimo a
sconfiggere la Fondazione e solo l'intervento risolutivo di Bayta Darell
gli impedirà di scoprire l'ubicazione della Seconda Fondazione e quindi
di ottenere una vittoria definitiva sul Piano Seldon.
Seconda Fondazione
Il Mule sta cercando la Seconda
Fondazione creata da Seldon ed invia Han Pritcher, uno dei condizionati
al suo servizio, insieme ad un giovane, non condizionato, nella speranza che la
mente più libera di quest'ultimo possa scoprirne l'ubicazione. Quello che non
sa e che scoprirà solo alla fine, è che è caduto in una trappola di quest'altra
Fondazione, composta da persone che hanno sviluppato sensi in tutto e per tutto
simili ai suoi innati poteri psichici. L'obiettivo principale di questa
trappola è quello di condizionare il Mule e impedirgli di continuare la
ricerca, fino alla sua morte.
Dopo la morte del Mule
la Fondazione riottiene il controllo dei pianeti perduti, ma un gruppo di
persone trama nell'ombra pensando che, in realtà, la Seconda Fondazione, che
esiste affinché il Progetto Seldon vada a buon fine, sia il vero e ultimo
nemico rimasto tra essi ed il Secondo Impero. Il segreto della apparente
vittoria finale di questo manipolo di cospiratori sembra risiedere nelle grandi
capacità deduttive della piccola Arcadia Darell, nipote di quella Bayta,
che, unica in tutta la Galassia, era riuscita ad arrestare l'avanzata del Mule.
In realtà la storia è concepita per finire con la sconfitta del Mule, il seguito è solo un contentino per gli affezionati della saga e per il portafoglio di Asimov.
RispondiEliminaIl quale non riesce a staccarsi dalla concezione Yankee di fare la morale ad ogni cosa, con una elementarità narrativa tipica degli statunitensi. In verità non mi è mai granchè piaciuta la sua fantascienza. Meglio Arthur Clarke.
Allora. I gusti non si discutono ma le imprecisioni no. Asimov non voleva rimettere mano nuovamente alla saga, se non per soddisfare appunto i desideri dei suoi lettori. E perché aveva ricevuto un anticipo non richiesto di 25.000 dollari dal suo editore.
RispondiEliminaDei soldi non gli fregava più di tanto perché incassava tutto il necessario dalle sue opere di divulgazione scientifica. Concezione yankee? Innanzitutto era di origine russa e poi aveva preso a modello la Storia del Gibbon (inglese), opera fondamentale della storiografia per capire la decadenza dell'Impero Romano.
La morale è insita nello sviluppo narrativo e si rende necessaria quando si contrappone una forza che cerca di salvare l'Impero Galattico (le Fondazioni), a chi ne causa il disfacimento (la corte Imperiale e i suoi alleati, oltre a eventi previsti e imprevisti - leggi "Crisi Seldon" e il Mulo).
Elementarietà non direi proprio, dal momento che lo sviluppo narrativo è in alcune parti complicatissimo, soprattutto nei 4 libri successivi alla Trilogia.
MAURIZIO D'ANGELO
Di russo Asimov aveva più solo la barba.
RispondiEliminaPS
A commento di alcuni racconti dice di non disdegnare affatto la pecunia.