mercoledì 29 ottobre 2014

RICEVO E PUBBLICO DA GIUSEPPE ARLOTTA, ASSESSORE ALLA CULTURA E ALLE POLITICHE SOCIALI DEL COMUNE DI CRESCENTINO

Cari lettori del blog Mauroatlarge,

Su suggerimento di amici e con colpevole ritardo sono andato a leggere un pezzo intitolato " Damnatio memoriae - l'orto nelle scuole, la biblioteca etc. etc. " pubblicato sul blog AMARE CRESCENTINO, ponendo molta attenzione nel valutare l'accorato appello che dallo stesso si puo' evincere, ovvero, il timore che l'amministrazione Greppi cerchi di cancellare cio' che di " buono" e' stato  fatto da questa uscente.

Gli spunti di riflessione sono tanti e necessitano
una serie di risposte, anche se non ordinate, quantomeno chiarificatrici inerenti ad " Archivio fotografico Casalone " e  " Fondo Marchese ".

Se solo si avesse l'umiltà di riconoscere il non essere gli unici depositari della verità e che, comunque, il lavoro di una amministrazione comunale non puo' essere slegato da quelle precedenti, questo potrebbe bastare a far dormire sonni tranquilli alla signora Venegoni ed evitarle lo scrivere frasi sprezzanti sulla polvere e il disordine trovati nel mio ex ufficio ( si fa presente che il Comune era commissariato da circa 4 mesi e che comunque le pulizie vengono fatte dalla persona preposta e non dall'assessore ).

Troppo facile per l'ec sindaco scrivere " Le buone abitudini dovrebbero essere salvate in un cambio di amministrazione ", concentrando essenzialmente il tutto su  " Archivio fotografico Casalone " e " Fondo Marchese ", senza chiedersi cosa sia culturalmente centrale e piu' precisamente quali siano le indispensabili per poter pensare e agire.

Per questo mi permetto di suggerire alla signora Venegoni una prospettiva interpretativa differente dalla Sua, quello del " Tutto e' originario e nulla e' originale ". Capisco che per chi divide i cittadini in categorie di serie A e B, ponendo se stesso sul gradino piu' alto di un virtuale podio socio-culturale, la cosa possa sembrare eccessiva, ma con un po' di onestà intellettuale e buona volontà ci si puo' riuscire.

Sono del parere che ognuno debba agire con le proprie idee e le proprie azioni, con i propri luoghi, tempi ed attori, con i propri progetti e proposte, risultati e soprattutto fallimenti, senza per questo dimenticare o cercare di sminuire altri soggetti politici subentrati o a cui si è subentrato.

Si e' mai chiesta, invero, l'ex sindaco cos'abbia trovato io in biblioteca nell'ormai lontano 1999, dopo la fine del suo primo mandato?

Allora, si facevano in un anno i prestiti che oggi si fanno in un mese. E mi si conceda di affermare che se ai giorni nostri la biblioteca e' conosciuta oltre i confini cittadini ed e' nella bocca di tutti gli schieramenti politici cio' è dovuto solo a quel processo di innovazione iniziato ed ultimato nei dieci anni intercorsi tra la prima e la seconda amm.me Venegoni.

Prima si trattava della biblioteca solo en passant, quale una questione " esotica " e distante dai problemi e della vita della città, una tematica, questa, che non veniva affrontata con il giusto equilibrio.

L'ex sindaco, consapevole ( come sempre ) di essere " il giusto ", la stessa persona che oggi viene a parlarci di " damnatio memoriae ", ha volutamente tralasciato di indagare su quali fossero i reali progetti dell'amm.me Greppi in campo culturale evitando oculatamente di dire che la promozione della biblioteca l'avevano iniziata altri prima di lei e che la collaborazione con le scuole era stata attuata in maniera ben piu' costruttiva molto prima dell'avvento dell'assessore Ravarino. Ma si sa,a volte, a chi è " troppo preparato " manca quella piccola dose di fantasia caratteristica dei cialtroni come Greppi e company.

Ho anche l'esigenza di chiarire una volta per tutte che se la città di Crescentino è in possesso del Fondo Marchese lo si deve a quel patto verbale ( rispettato dignitosamente dagli eredi ) intercorso tra il sottoscritto e il compianto Beppe.

La parte piu' importante dello stesso fondo è stata trasferita immediatamente all'interno dell'archivio storico, quello stesso, che grazie alla sensibilità della Venegoni è stato soggetto a riduzione di orario d'apertura e che sicuramente nei pensieri dell'ex sindaco era meno rilevante del Chico bum, al punto tale da non giustificare alcun investimento.

In tempi non sospetti, dichiaravo a dei giornali locali che lo stesso fondo sarebbe stato catalogato a trasferimento avvenuto dalla biblioteca dai locali della villa Tournon a quelli dell'ex casa di riposo delle suore della carità, nell'attesa i libri sarebbero stati custoditi dentro l'unica stanza chiusa a chiave della biblioteca ( il mio ex ufficio ).

Per quanto riguarda, invece, il tanto celebrato archivio fotografico Casalone posso affermare che lo stesso proviene dalla casa dei coniugi fotografi crescentinesi e che è stato donato al comune dalla figlia in occasione di un trasloco avvenuto dopo la morte dei genitori.

Credo che anche in questo caso bisogna dirselo fuori dai denti: stiamo parlando di un fondo di magazzino di una attività commerciale dismessa, dove il dato di fatto piu' palese è quello che a fronte di migliaia di negativi alla fine risulteranno di interesse tra le 100 e le 200 immagini relativo ad un periodo che va dall fine degli anni 60 agli inizi del 1990. Tutto il resto ha scarsa rilevanza storica, tale da non giustificare spese per il recupero, d'altronde l'amministrazione Greppi non aveva a disposizione appassionati e volontari.

Il vero archivio fotografico Casalone, quello che accorpava anche l'archivio fotografico Piovano ( negativi ed immagini dall'inizio del " 900 alla fine degli anni 30 ) la cui attività era stata rilevata dal Casalone padre, è disperso od in mano a collezionisti locali. Mi meraviglia che la signora Venegoni crescentinese, non sappia questo, ma sovente per pavoneggiarsi o dare valore a suggestioni amministrative scadenti ogni mezza verità e' buona.

Detto questo, tengo a sottolineare che la cultura cosi' come il sociale non sono esclusività di una sinistra naif e rappresentativa di quel massimalismo parolaio e troppo spesso inconcludente che ha contraddistinto le amministrazioni Venegoni.

Bisogna avere la coscienza che non esistono verità prefabbricate da poter ostentare come un muscolo contro l'insolenza dello scettico o del critico e nessuno , tantomeno la signora Venegoni, puo' recitare la verità perchè essa è solo una presentazione di noi stessi alla realtà. Esistono anche i pensieri e le azioni degli altri e bisogna tenerne conto.

L'ultima considerazione che mi viene da fare è che spesso alla tanto declamata e divulgata onestà intellettuale non corrisponde altrettanta capacità amministrativa. Voglio, comunque, rassicurare l'ex sindaco, garantendo che ciò che è stato fatto " di buono " dalla precedente amministrazione non verrà cancellato, cosi' come quello delle amministrazioni Greppi verrà ripristinato.


GIUSEPPE ARLOTTA
Assessore alla cultura e alle politiche sociali  Comune di Crescentino

8 commenti:

  1. Non ne abbia a male assessore... nell'unica occasione che la Ex sindaca poteva fare un bel gesto per Crescentino ha preferito un museo torinese... Non stia a perdere tempo in spiegazioni, chi ha a cuore Crescentino lo dimostri nei fatti. e non solo di Crescentino.. anche di chi ci abita, cosa di scarsa importanza per gli Illuminati.
    E riportate il Consiglio Comunale nella sua vera sede, nel teatrino lasciateci fare le recite. Ciao Pippo
    Cordiali saluti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giuseppe Arlotta29 ottobre, 2014 15:39

      X Saint Just - il Consiglio Comunale ritornerà nella sua vecchia sede, il teatro storico ha dei costi eccessivi per il riscaldamento. E' già stato deliberato . Ciao Mauro

      Elimina
  2. se Omassi - anziché limitarsi a scrivere sui blog sotto pseudonimo - leggesse anche i giornali, saprebbe che la proposta di riportare il Consiglio nella vecchia sede l'aveva già fatta con un editoriale sulla Gazzetta il compagno direttore Lorini, e che il sindaco Greppi aveva risposto dicendosi d'accordo e che la Giunta l'avrebbe deliberato.

    RispondiElimina
  3. Se 'narfabbeta leggesse i blog, saprebbe che Saint-Just è sempre stato contrario al Consiglio comunale fatto nel teatrino e non ho mancato di dirlo per tempo a chi ce l'ha messo, anzi, anche prima che traslocasse, Quindi il compagno acchiappa-anonimi è arrivato buon secondo.
    Accolgo con piacere la notizia, quali che siano le motivazioni l'importante è tornare nella sede storica.
    Saluti

    RispondiElimina
  4. intanto facendolo alle 9 del mattino potete anche farlo sulle scale, non ci viene nessuno, così potete fare e dire quel che vi pare e
    Omassi sarà contento. Invece a me il teatrino piaceva e molto, l'acustica è perfetta. Ma la nuova amministrazione asfalta, cementifica e non finisce i cantieri, Arlotta e Omassi sempre a guardare indietro, ma pensate a fare il vostro lavoro, che mi avete proprio rotto!!! Scaricabarile!! fate vedere a cosa siete capaci. Ora tocca a voi smettetela di lagnarvi altrimenti sparite!!!

    RispondiElimina
  5. .. Ma perchè non fai vedere cosa sei capace di fare tu ..... mi sembra che gli elettori non abbiano premiato granchè la tua lista....... dovrai ritentare...

    RispondiElimina
  6. Solidarietà a Saint Just!

    RispondiElimina
  7. Solidarietà all'assessore Arlotta !

    RispondiElimina