mercoledì 26 settembre 2012

DALLO SPIFFERO, LO SCANDALO, ORA RITRATTATO DI CUI SI PARLA ANCHE A CRESCENTINO


Rosso ritratta ma è bufera sul Palazzo

Pubblicato Mercoledì 26 Settembre 2012, ore 14,40

Il parlamentare Pdl assolve Pedrale dall'accusa di farsi rimborsare le vacanze dalla Regione. Poi rilancia: “Il malcostume, però, è ampiamente diffuso”. E l'ombra di Batman aleggia su Torino

E meno male che l’onorevole Roberto Rosso è di Trino Vercellese, perché se vivesse a San Damiano sarebbe stato facile affermare, secondo il noto proverbio, che si tratta del solito che “lancia il sasso e nasconde la mano”. Da Trino a Torino: c’è una sola vocale a separare le due città, ed è su quel tragitto che si è consumata la brillante carriera politica dell’ex enfant prodige berlusconiano. Dopo che lunedì sera haraccontato in tv di aver invitato nella sua casa diSestriere un consigliere regionale, il quale si faceva pagare la settimana bianca dai contribuenti, attraverso un “trucchetto” in combutta con un amministratore locale, a Torino si è scatenata la caccia al furbetto del rimborso. Un particolare aveva fatto puntare i riflettori sul capogruppo del Pdl a Palazzo Lascaris Luca Pedrale, anche lui vercellese, ex sodale politico di Rosso, con il quale ormai i rapporti sono agli stracci: Rosso, infatti, pur non facendo nomi ha parlato di un rimborso chilometrico per viaggiare da San Germano a Sestriere. E chi è che vive a San Germano? Pedrale, appunto.

L'indiziato ha già minacciato querele e fatto sapere che mai è stato in settimana bianca con l’ex numero due della Regione Piemonte. Ma insomma, era proprio l’attuale capogruppo il protagonista del racconto? E' lui Mister X? «Non si tratta di Pedrale - replica Rosso - Ho detto San Germano? Era per dire un paese lontano dal Sestriere. Perché proprio San Germano e non Villanova d’Asti? Gliel’ho detto ho buttato lì una località». Da un lato Rosso ritratta, dall’altro rilancia: «Se poi vogliono denunciarmi, che lo facciano, davanti al giudice potrei raccontarne un sacco di quegli aneddoti». Perché? Non era un caso isolato? «Ma non scherziamo. E’ un malcostume diffuso. Vada a prendere i rimborsi dei consiglieri dello scorso agosto: a quanto risulta, nessuno è andato in vacanza, tutti in missione». D’accordo, sul Sestriere meglio soprassedere, ma il giochetto è chiaro e a quanto dice l’ex numero uno di Forza Italia abbondantemente praticato: «Ovunque vada il consigliere può farsi firmare un documento da un altro amministratore del luogo secondo il quale il consigliere in questione si trovava lì per rappresentare la Regione. In altre parole: in missione». Con tanto di indennità e rimborso chilometrico. Quindi così fan tutti? Malcostume mezzo gaudio? Il Piemonte è come il Lazio? «Noi siamo più sobri, niente feste in maschera e pacchianate varie». Ma...

14 commenti:

  1. Questo pezzo porterà delle querele... Sarebbe meglio verificare sempre le fonti Novo

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  2. Novo non sarà mica che lei ci prova gusto a mettere in piazza certe cose?

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  3. se un politico come Rosso va in una importante emittente transregionale a dire certe cose, poi riprese da quotidiani a livello nazionale e stamane anche da La Stampa il querelato sarà lui.
    Era inevitabile che io mettessi qualcosa sul blog , la ripubblicazione dallo spiffero era sensata, il fatto quotidiano ci andava ancora piu' pesante e non penso ci saranno querele per lo spiffero, magari per il Fatto
    IL BLOGGER

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  4. Si ma qui a Crescentino viveva il protagonista e qui mi pare sia il suo bacino elettorale, comunque tranquillo lei....

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  5. ROSSO SOLO PER SVIGNARSELA DALLA PRIMA UDIENZA CHE SI TERRA' A VERCELLI IL 1° OTTOBRE 2012 SUL CASO TERRE D'ACQUA ,CERCA DI METTERE IN CONFUSIONE I GIORNALISTI, FACENDO COSI' NON SI PENSERA' DI SCRIVERE SOLO SUL CASO TERRE D'ACQUA CHE PASSERA' IN SECONDO PIANO MA SARANNO MOLTO IMPEGNATI AD ATTACCARE ALTRI POLITICI DEL PDL.

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  6. Sono tutti uguali. Così sono molti politici di Berlusconi. Meditate gente! Medidate!

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  7. Parola di Penati... meditate...

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  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  9. Prima censura del mese di settembre....
    il blogger

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  10. BLOGGER, il commento eliminato ti pareva offensivo? Capisco che ti arrabbi quando dicono la verità sui tuoi amici berlusconiani, ma cerca di essere un po obbiettivo!

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  11. 30/09/2012 - Vercelli - Cronaca
    VERCELLI - Processo “Terre d’Acqua”: domani i primi testimoni dell’accusa - L’udienza si aprirà considerando che il Comune di Trino ha deciso di costituirsi parte civile
    I Giudici: Maria Teresa Guaschino, con Marco Dovesi e Andrea Massaro
    (s.tre.) - Da domani, lunedì 1 ottobre, e fino al 29 novembre, avranno luogo le udienze del processo “Terre d’Acqua”. Il collegio è presieduto da Maria Teresa Guaschino, che domani dovrà ascoltare i primi testimoni dell’accusa. Gli indagati sono: l’On. Roberto Rosso, Nicola Sirchia, Alessandro Giolito, Gianfranco Chessa, Tino Candeli e Giovanni Ravasenga, Roberto Saviolo e Cinzia Joris – Candeli per pochi mesi e Joris per un solo caso. Le accuse sono di peculato, concussione e associazione a delinquere. Questo perché, in base a quanto valutato dalla Procura, Terre D’Acqua sarebbe servita per “eclissare” somme di denaro invece di proporre fondi per eventi ricreativi e culturali. La somma in questione, proveniente dalla Pubblica Amministrazione, sarebbe di circa 400mila euro. L’accusa sostiene che Rosso abbia indotto gli amministratori della Provincia e del Comune a sostenere le richieste di sovvenzioni a favore della fondazione Terre d’Acqua, così da avere importi di denaro. Domani testimonieranno: il luogotenente Lavarino, il maresciallo Esposito della Guardia di Finanza, Anna Montarolo (moglie dell’ex assessore Giolito), e l’ex consigliere comunale di Trino Marina Rasore. L’udienza si aprirà considerando che il Comune di Trino ha deciso di costituirsi parte civile.

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  12. 01/10/2012 - Vercelli - Cronaca
    VERCELLI – Processo “Terre d’Acqua”: il comune di Trino non può costituirsi Parte Civile, vengono sentite le prime testimonianze
    Il Collegio presieduto da Maria Teresa Guaschino, con Marco Dovesi e Andrea Massaro
    (fe.bo) - L’udienza è comincia nella mattinata di oggi, lunedì 1ottobre, collegio presieduto da Maria Teresa Guaschino, con Marco Dovesi e Andrea Massaro. L'Ufficio della Pubblica accusa è sostenuto dal Pubblico Ministero Dott. Pier Luigi Pianta. A contrario di quanto avvenuto per le precedenti udienze, l’On. Roberto Rosso, già sottosegretario all’Agricoltura, si è presentato in aula questa mattina per il processo “Terre d’Acqua” in cui risulta imputato con altre sette persone: Nicola Sirchia, Alessandro Giolito, Gianfranco Chessa, Tino Candeli e Giovanni Ravasenga, Roberto Saviolo e Cinzia Joris. Il primo nodo da sciogliere è la richiesta dell’Avvocato Paolo Codegoni, rappresentante il comune di Trino, di costituire il comune Parte Civile. La richiesta non trova obiezioni da parte del P.M.Pianta , ma la difesa degli imputati sottolinea come la richiesta avvenga dopo la scadenza prevista, nonostante fosse stato notificato tempestivamente al comune l’inizio del procedimento. Il giudice accoglie le obiezioni della difesa e respinge la richiesta dell’Avvocato Codegoni. Il primo teste è il Luogotenente dei Carabinieri Lavarino, che fa uno storico della società “Terre d’Acqua”, nata da una delibera del Consiglio Provinciale di Vercelli con finalità supportive all’organizzazione d’eventi di svago e cultura per la Provincia di Vercelli. Il Luogotenente racconta come “Terre d’Acqua” ricevesse compensi da contratto da parte della Provicnia per svolgere alcune attività ed organizzare eventi. Per ogni attività organizzata dalla società c’è un avanzo tra la spesa e il contributo ricevuto dalla Provincia. In ogni caso la difesa sottolinea come tutte le uscite della Società siano documentate, e che non risultino ammanchi. Il secondo teste è il Maresciallo Esposito delle Fiamme Gialle, a cui è stato chiesto di esporre le risultanze delle indagini svolte in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri in merito ai capi d’accusa. Ne è scaturito, evidentemente, materiale sufficiente o probante un’attività illecita, stante il rinvio a giudizio degli imputati. Il terzo testimone, di fatto quello più scottante.


    Si tratta della Signora Anna Montarolo, ex moglie dell’Assessore Alessandro Giolito, la quale, a domanda risponde, che per un puro caso durante le pratiche per la sua separazione, è venuta a conoscenza, visionando le sue dichiarazioni dei redditi, di aver avuto parte nella Società “ Terre D’acqua”.


    La Signora ha spiegato che tutta la gestione economica della famiglia era di esclusivo compito del marito,Giolito, e che lei non era mai stata a conoscenza né degli estratti conto della Banca, né di cosa vi fosse sulla propria dichiarazione annuale dei redditi.


    Ha scoperto così anche, dai giornali asserisce, di essere una dipendente di “Terre D’acqua”, di percepire un compenso regolarmente denunciato e di aver firmato cose che mai ha firmato. Certo, tutto ciò ha dell’inverosimile ma non sarebbe il primo caso. Visionando alcuni documenti di “Terre D’Acqua”, in cui compare la sua presunta firma, la testimone nega che sia effettivamente una firma di suo pugno, ed afferma di non aver mai visto certi documenti. L’ultimo testimone a disposizione degli avvocati nella giornata di oggi è Marina Rasore, ex consigliere comunale di Trino in minoranza. Quest’ultima porta degli esempi di fatti da definire quantomeno “strani”. Ad esempio il fatto che l’allora Assessore al Bilancio nel comune di Trino facesse anche parte del CdA di “Terre d’Acqua”, oppure l’utilizzo di fondi della Provincia di “Terre d’Acqua” utilizzati per velate sponsorizzazioni coincidenti con i periodi di campagna elettorale.

    Cominciano quindi a delinearsi alcuni punti nevralgici del processo, che riprenderà venerdì 5 ottobre alle ore 9. Per ora solo congetture.

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  13. LO SAPEVANO CHE ERA SOLO UNA BUFALATA DELLE ULTIME TROVATE DI QUALCUNO CHE VOLEVA METTERE IN CATTIVA LUCE PEDRALE.
    PEDRALE NON MOLLARE E VAI AVNATI COSI'SEI UNA PERSONA SINCERA E ONESTA.

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